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Italia, Barella: "Speriamo fare come la Spagna di Xavi e Iniesta"

Europei

Dopo il gol al Belgio, il nerazzurro è stato protagonista della conferenza di domenica a Coverciano: "Spagna forte ma io gioco con due fenomeni, Jorginho e Verratti. Il nostro gruppo fa la differenza. Ora vogliamo rendere Spinazzola orgoglioso di noi"

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Un gol per prendersi la copertina anche dell'Italia, dopo la stagione da protagonista con l'Inter. Nicolò Barella, autore della rete del vantaggio contro il Belgio, trova i punti di contatto tra la squadra di Roberto Mancini e i nerazzurri campioni d'Italia con Antonio Conte: "C'è una parola che le accomuna, ma la tengo dentro di me e ve la dico a fine Europeo... C'è grande unità di intenti. All’Inter l'obiettivo era lo Scudetto, qui arrivare più lontano possibile e ce la stiamo facendo. Il gruppo fa la differenza, in Nazionale è anche più facile perché siamo tutti italiani e con la stessa cultura". La chiave giusta per tornare a far sognare un Paese intero, come era successo nel 2006, ma anche durante Italia '90. Il centrocampista dell'Inter non era ancora nato, eppure certe sensazioni le porta dentro: "Si possono provare emozioni anche senza averle vissute, soltanto con i racconti. Speriamo di far rivivere alla gente quel torneo in un periodo così".

"Jorginho e Verratti sono due fenomeni"

Se l'Italia sta funzionando tanto bene, oltre che dello spirito di squadra, il merito è anche del centrocampo: "È bello ricevere tanti complimenti, facciamo un lavoro importante per la squadra. La forza però è il gruppo. Dal centrocampo passa il gioco, Jorginho e Verratti sono fenomeni e fanno girare la squadra, io penso più agli inserimenti. Berardi o Chiesa? Mimmo viene dentro al campo, Fede sta largo, io mi adatto ai loro movimenti ma non cambia niente per me". Con i compagni di reparto solo una sana rivalità: "Siamo tutti titolari. Locatelli non è solo l’alternativa, e ci sono anche Pessina, Castrovilli o chi è rimasto a casa. Questo centrocampo, insieme a quello dell’Inter, è tra i più forti in cui abbia mai giocato. Dentro di noi creiamo delle rivalità che ci spingono a far meglio e vincere". E proprio il centrocampo, con Xavi e Iniesta, rese grande anche la Spagna: "Grandissimi campioni che hanno ispirato tutti, anche se per caratteristiche è difficile rivedermi in loro. Speriamo di fare come quella Nazionale che vinse l'Europeo e magari anche meglio. Con la Spagna sarà una gara difficile, siamo due squadre simili che vogliono entrambe giocare la palla. Speriamo in una bella partita, ce la godremo in un ambiente fantastico".

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Il mito Riva e quelle parole a Lukaku

Nicolò Barella parla anche del suo mito, Gigi Riva: "Lui è irraggiungibile, in tutta la carriera non potrò mai avvicinarlo, ma farò di tutto per rendere anche io orgogliosa la Sardegna". A fine partita col Belgio ha abbracciato l'amico Lukaku, dicendogli qualcosa nell'orecchio: "Cosa gli ho detto? Ero contento per me e dispiaciuto per lui. Giochiamo insieme da due anni, abbiamo vinto uno scudetto insieme e creato qualcosa di speciale. Ma lui avrà tante altre occasioni per festeggiare".

"Renderemo Spinazzola orgoglioso"

Un pensiero, inevitabilmente, è anche per Leonardo Spinazzola, volato in Finlandia per operarsi al tendine d'Achille: "Cercheremo di renderlo orgoglioso - è la promessa -. E' stato il primo gol per il quale a fine partita non ho esultato proprio per quello che e' successo a 'Spina'. Mi dispiace davvero tanto per lui. Il calcio dà e toglie tanto, d'altra parte è il nostro lavoro, la nostra passione". Per sostituirlo si candida intanto Emerson Palmieri: "Non ha bisogno di consigli: ha vinto la Champions e ci aiuterà come ha sempre fatto. Abbiamo grandissima fiducia in lui". 

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