Italia-Ucraina, Spalletti: "Identità? Oggi si è visto qualcosa di buono"

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Il CT dell'Italia commenta il successo contro l'Ucraina al termine di una gara ben giocata dagli Azzurri: "Dobbiamo imparare a essere più cattivi e a concretizzare le palle gol. Identità? Qualcosa di buono si è visto. Questa non è l'Italia di Spalletti ma di tutti perché questa maglia è sacra. Oggi siamo felicissimi"

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E' finalmente soddisfatto Luciano Spalletti per aver conquistato la prima vittoria da CT azzurro ma soprattutto per un successo (sull'Ucraina per 2-1), che rilancia le ambizioni di qualificazione della Nazionale a Euro 2021: "E' finita bene - dice - Bisogna ringraziare il pubblico, i tifosi di Milan e Inter soprattutto, e li ringraziamo per il supporto e l'affetto che ci hanno manifestato". Nello specifico di una gara ben giocata dagli Azzurri: "L'Italia ha giocato un buon calcio, abbiamo creato tante occasioni, un po' abbiamo sofferto nel secondo tempo ma è impensabile iniziare e finire nella metà campo avversaria".

"Non è la Nazionale di Spalletti ma l'Italia di tutti"

Una Nazionale che comincia ad avere un'identità ben precisa: "Secondo me qualche cosa si è inizata a vedere, hano fatto delle triangolazioni e degli aggiramenti con cui abbiamo creato delle opportunità da gol, bisogna essere un po' più cattivi, loro sono scesi due volte, e una di queste hanno fatto gol - dice ancora - Il secondo tempo siamo stati bravi, sulla perdita di palla loro hanno rischiato qualcosa, pensavano a ripartire con 2 contro due, ma il lavoro di Di Lorenzo è stato prezioso. C'è l'Italia di tutti non di Spalletti, la maglia Azzurra è sacra. Siamo felicissimi".

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"Tra le difficoltà dimostriamo che uomini e che calciatori siamo"

Spalletti è felicissimo della nuova avventuta in Azzurro intrapresa: "Mi sembra di essere in paradiso, tutto avvolto dall'azzurro, e mi porto dietro con grande piacere quella che è stata l'attenzione dei calciatori - conclude - Dal primo momento che li ho incontrati, ho visto partecipazione e attenzione totale. Mi porto dietro la loro disponibilità. Ciro fuori? Ce ne sono anche altri come Scamacca o Kean, per cui staremo attenti a sbagliare il meno possibile ma a me è sembrato che stasera tutti abbiano fatto la loro parte". Una gara con tante tensioni per la posta in palio: "Noi possiamo giocare queste partite con queste tensioni qui,  sono queste tensioni che ti danno la misura di che uomo sei e di che reazioni hai dentro le difficoltà. Dobbiamo dimostrare che calciatori e che uomini siamo a chi ci guarda ma soprattutto a noi stessi".

Scalvini: "Dopo la Macedonia rammaricati, oggi mentalità giusta"

Tra i protagonisti della bella prestazione dell'Italia c'è Giorgio Scalvini, uno del nuovo corso azzurro: "Abbiamo un po' sofferto ma l'Ucraina è una buona squadra. Potevamo segnare di più ma la prestazione è stata ottima - dice - Abbiamo lavorato tanto dovendoci abituare al nuovo mister. Dopo la Macedonia c'era rammarico ma abbiamo voltato pagina con la giusta mentalità". L'eredità di Chiellini e Bonucci? "Chiellini e Bonucci sono stati tra i migliori al mondo, fantastici. Noi dobbiamo farci trovare pronti anche se nei nostri club giochiamo con la difesa a tre".

Raspadori: "Io diverso da Ciro. Spalletti è un mister che ha passione"

Anche Giacomo Raspadori è stato tra i migliori in campo, preferito da Spalletti a immobile, ha ripagato la fiducia del CT: "Come caratteristiche sono diverso da Ciro, ma è la posizione dove mi trovo meglio. Sono contento di aver aiutato la squadra e di aver vinto questa partita - dice - Spalletti? La fiducia è massima nei nostri confronti, ha scelto i suoi giocatori. Nei giorni avuti a disposizione ha cercato con passione e voglia di trasmettere quello che pensa. Siamo riusciti a fare le cose nel migliore dei modi. Gli allenatori che ho avuto in carriera fino ad ora sono tutti grandissimi allenatori e per un ragazzo giovane come me è una fortuna averli, visto che ti porti dietro un bagaglio importante. Giocare a San Siro ti dà emozioni forti".

Zaniolo: "L'Italia deve andare all'Europeo e essere protagonista"

L'Italia ha ritrovato anche un Zaniolo in buonissime condizioni di forma: "Oggi l'importante era vincere, dovevamo sistemare il passo falso con la Macedonia - dice -  A prescindere dalla prestazione personale. Era fondamentale vincere e questo è quello che conta. Perché l'Italia all'Europeo deve andarci. I tifosi si aspettano tanto da noi e per questo accetto le critiche perché siamo una squadra forte: ci sta la gara no, ma la cosa importante è dare tutto per la maglia azzurra". Su Spalletti: "È un tecnico che ti dice le cose in faccia ed è una cosa che mi piace. Meglio una brutta verità detta in faccia che una bella bugia. Speriamo di fare tanta strada con lui. Se ci andiamo all'Europeo? Ci vogliamo andare ed essere protagonisti".

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