Dal ritiro della Polonia alla vigilia dell'ultima e inutile partita della fase a gironi con la Francia ha parlato Robert Lewandowski. Il 35enne attaccante del Barcellona ha vissuto un Europeo al di sotto delle attese anche per un infortunio. Sollecitato sul futuro ha escluso l'intenzione di lasciare la Nazionale: "A oggi non è ancora arrivato il momento"
L'Europeo della Polonia è stato da dimenticare. Due sconfitte contro Austria e Olanda per sancire un'eliminazione precoce quanto inaspettata. La fine di un ciclo secondo molti anche guardando la carta d'identità di alcuni protagonisti. Su tutti Robert Lewandowski, 35enne stella del Barcellona, che ha vissuto un Europeo in salita per l'infortunio al bicipite femorale sinistro patito nell'ultima partita di preparazione contro la Turchia. Ha saltato il match contro l'Austria ed è entrato nella ripresa contro l'Olanda. Con la Francia ci sarà dal primo minuto e per qualcuno quella di domani potrebbe essere la sua ultima partita in Nazionale. La sua risposta in conferenza stampa toglie ogni dubbio: "Non voglio avere rimpianti sul ritiro e quindi non voglio lasciare il calcio se ho le possibilità di giocare più a lungo. Allo stesso tempo, non voglio vivere male quella decisione quando arriverà il momento. Ad oggi non è ancora arrivato. Ho bisogno di sentirlo. Di sicuro nessuno mi influenzerà dall’esterno, solo me stesso e la mia famiglia”.
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Lewandowski: "Nostro girone di alto livello"
Nessuna voglia di mollare allora e un'analisi molto lucida sul perché la spedizione polacca in Germania è stata un fallimento: “Nel nostro girone, Francia, Olanda e Austria sono tutte squadre da quarti di finale. Hanno raggiunto un livello molto alto che, purtroppo, non siamo riusciti ad eguagliare”. L’ultima partita del gruppo vedrà i polacchi scendere in campo contro la Francia: “Spero che giocheremo la migliore partita del torneo. Vogliamo proporre un buon calcio, creare occasioni e segnare gol. Dobbiamo avere un piano gara e rispettarlo dall’inizio alla fine, indipendentemente dal risultato”