Infantino: "La Fifa investirà 1 miliardo nel calcio femminile"

Calcio femminile
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Il presidente della Fifa al Festival dello Sport a Trento: "Siamo pronti a investire 1 miliardo nei prossimi quattro anni nel calcio femminile. Si tratta di uno sport bellissimo. Con il Var il calcio è più bello, più giusto e più pulito". Poi sul Mondiale a 48 squadre: "Per essere globali bisogna includere"

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Un movimento sempre più in crescita, una realtà in continua espansione che sta appassionando tutti gli sportivi, compresi quelli italiani. Ospite al Festival dello Sport di Trento, il presidente della Fifa Gianni Infantino ha usato parole d’elogio per il calcio femminile: “Ormai è una vera realtà e molti se ne sono accorti solo adesso. Abbiamo visto bellissime partite e vissuto emozioni incredibili a questo Mondiale. Dobbiamo smettere di paragonare il calcio femminile al calcio maschile, considerando magari il primo una copia sbiadita del secondo. Consideriamolo, piuttosto, un bellissimo sport, appassionante. Come Fifa vogliamo investire un miliardo nei prossimi quattro anni nel calcio femminile", ha ammesso Infantino.

"Var ha reso calcio più bello, giusto e pulito"

Il presidente della Fifa ha affrontato anche l’argomento relativo alla tecnologia nel calcio: “Il calcio grazie alla Var è più bello, più giusto, più pulito. Ero scettico, ma quando sono diventato presidente della Fifa mi sono detto ‘perché non provare?’ E oggi – ha proseguito Infantino – possiamo dire che la Var sposta. Dobbiamo renderci conto che il lavoro dell’arbitro è difficilissimo, questi sono degli eroi e poterli aiutare concretamente è una bella cosa”. Sul tema ha preso la parola anche Pierluigi Collina, capo della Commissione arbitri Fifa, anche lui ospite al Festival dello Sport di Trento: "C'e' sicuramente l'esigenza di migliorare l'utilizzo dell'intelligenza artificiale per ridurre i tempi, anche perché le attese in campo non piacciono. Non credo la Var spenga l'entusiasmo, credo anzi che lo raddoppi", ha commentato l'ex arbitro

"Mondiale a 48 squadre è una conseguenza della globalizzazione"

Argomento Mondiale affrontato anche Infantino: "Il Mondiale è un evento sociale incredibile, tutto il mondo in qualche modo si ferma. L'andare a 48 squadre è una conseguenza della globalizzazione e per essere globali nel calcio bisogna includere. Si parla di qualità, si teme che apriremo a squadre non eccellenti, ma sono pur sempre 48 squadre su 211 Paesi”. Il presidente della Fifa ha poi aggiunto: “Nel 2018 l'Italia non c'era, l'Olanda non c'era, gli Stati Uniti non c'erano: si tratta di Paesi che esprimono grande qualità e che non hanno potuto partecipare. Per questo la nostra responsabilità è aprire il Mondiale e renderlo più partecipativo".

"Condanniamo il razzismo. Non è un problema solo dell'Italia"

Atro tema affrontato Infantino è il razzismo: “Bisogna condannalo in razzismo in tutte le sue forme, parlare e affrontare il problema. Va fatta educazione e formazione. Interrompere o abbandonare il campo se necessario. Il razzismo è un problema non solo italiano ma anche italiano. Oggi è facile identificare i tifosi e quindi dico che chi sbaglia deve essere subito individuato e allontanato, con conseguenze anche penali. Il razzismo non è nel nostro dna, dimostriamolo", il caloroso appello del numero uno della Fifa.