Barbra Banda, la regina del calcio africano

Barbra Banda è stata senza dubbio la calciatrice rivelazione del 2024, anno in cui con un suo gol ha fatto vincere il primo storico titolo nella National Women’s Soccer League all’Orlando Pride, permettendo all’amica, anzi alla “sister” Marta Da Silva, 38enne icona del calcio, di completare una carriera strabiliante. Quest’anno Barbra ha vinto anche il premio come miglior calciatrice della BBC e della CAF, la Federazione africana di calcio. Per la talentuosa attaccante zambiana il 2025 si prospetta ancora più strabiliante. "Non importa come sei nato, importa quello che diventi". Barbra Banda è nata il 20 marzo del 2000 su un altipiano a 1400 metri di altezza. È lì che si trova Lusaka, la capitale dello Zambia. "Lanciavo le scarpe da calcio dalla finestra, uscivo dalla porta così da far pensare ai miei genitori che stessi semplicemente andando fuori, poi facevo il giro per riprenderle”. Oggi Barbra è stata votata calciatrice dell’anno dalla BBC ed è stata nominata Giocatrice del 2024 della Confederazione africana di calcio, posando accanto ad Ademola Lookman, attaccante nigeriano dell’Atalanta, nominato calciatore dell’anno della CAF. Le somiglianze a livello calcistico sono impressionanti, anche Barbra ama spingere con la sua incredibile velocità. Dalla sua ha anche un fisico dominante e capacità di calciare con entrambi i piedi, caratteristica che la rende pericolosa anche quando è distante dalla porta. Quando è dentro l’area poi è implacabile. Il gol segnato contro il Washington Spirit, decisivo per la vittoria del campionato statunitense, comprende tutto il repertorio della giocatrice zambiana: velocità, dribbling e tiro. "Non fa bene soffermarsi sui sogni e dimenticare di vivere". La sua sfida è iniziata da piccola, quando doveva 'dribblare' i suoi genitori per poter andare a giocare a calcio. Ha iniziato a tirare calci a un pallone intorno ai 6 anni, giocava con i ragazzi e ogni commento che le giungeva all’orecchio, la fortificava: il calcio non era più solo un sogno, ma un obiettivo di vita. Barbra era sicura che sarebbe diventata la sua carriera, il suo lavoro. E per far sì che ciò accadesse spesso le toccava inventare soluzioni sovversive per saltare la scuola, al punto da scappare di casa perché sulla questione studio i genitori di Barbra sono sempre stati irremovibili: doveva venire prima di tutto. Ma l’ostinazione della ragazzina di 11 anni ha avuto sempre la meglio. "Non sono sicura che funzionerà, Vernon". "Oh, la mente di questa gente funziona in modo strano, Petunia; non sono mica come te e me" disse lui cercando di battere un chiodo con il pezzo di dolce alla frutta che zia Petunia gli aveva appena portato. "Chissà se funzionerà…". Se lo chiedeva Barbra, eccome se se lo domandava! Va bene essere ostinate e forti nell’inseguire i propri obiettivi, ma poi bisogna anche confrontarsi con tutto il resto. Il primo passo è arrivato con l’approdo al Green Buffaloes Women's Football Club, società calcistica femminile di Lusaka. A quel punto Barbra aveva 16 anni e, soprattutto, era finalmente riuscita a convincere i suoi genitori. Ma dopo due anni è giunto il grande salto: Banda firma per il Logroño, club spagnolo, che la rende la prima donna zambiana a giocare a calcio professionistico in Europa. Lì ha trascorso 15 mesi molto produttivi, siglando 16 reti in 28 match. Il primo gol è arrivato alla prima partita: al debutto ha contribuito alla vittoria per 2-0 del Logroño contro lo Sporting Huelva. Poi nel gennaio 2020, a pochi mesi dai suoi 20 anni e, soprattutto, proprio all’inizio del Covid, Barbra ha deciso di lasciare la Spagna per trasferirsi in Cina, dove ha dovuto trascorrere due settimane di quarantena chiusa in hotel prima dell’inizio della nuova stagione a causa della pandemia di Covid-19 che stava ormai dilagando. 14 giorni in cui Barbra ha lavorato sul fisico e sulla mente: sapeva che la Cina poteva rappresentare un viatico fondamentale per la sua carriera. In un paese in cui il calcio femminile stava evolvendo in maniera molto repentina, l’attaccante zambiana aveva l’occasione di mettersi in mostra. Chance presa al volo: gol all’esordio aprendo le marcature nella netta vittoria per 5-0 dello Shanghai contro il Zhejiang Hangzhou. "E ora, Harry, usciamo nella notte e seguiamo la fugace tentatrice, l’avventura”. L’attenzione su Barba Banda è esplosa definitivamente sulla scena internazionale alle Olimpiadi di Tokyo nel 2021, quando è diventata la prima donna nella storia olimpica a segnare due triplette, peraltro consecutive, nello stesso torneo. Lo Zambia ha faticato durante la competizione, perdendo 10-3 contro i Paesi Bassi e pareggiando 4-4 contro la Cina, ma il talento di Banda è rimasto impresso negli occhi di tutti. Tanto che la sua avventura calcistica è proseguita con il definitivo salto di qualità. Certo, un salto nel vuoto se si pensa alle fortissime giocatrici che ha in rosa l’Orlando Pride, ma la società della Florida l’ha voluta fortemente e Barbra non ha avuto dubbi. E a marzo di quest’anno il Pride ha acquisito l'attaccante zambiana dallo Shanghai Shengli per 740.000 dollari . È la seconda cifra più alta nella storia del calcio mondiale, superata solo dal trasferimento della compagna di nazionale Racheal Kundananji, acquistata dal Bay FC, neonata squadra del campionato statunitense . Il contratto di Banda con l’Orlando Pride è un contratto quadriennale del valore di circa 2,1 milioni di dollari inclusi i bonus, che la rende una delle giocatrici più pagate della NWSL. Prima di vincere il titolo negli Stati Uniti, l’avventura calcistica di Barbra l’ha vista protagonista con le 'Copper Queens' alle Olimpiadi di Parigi, dove ha stabilito un nuovo record: segnando quattro gol, inclusa una tripletta nel primo tempo contro l’Australia, è diventata la miglior marcatrice africana di sempre nella storia del calcio olimpico con 10 reti, sia a livello maschile sia femminile. "Sono le scelte che facciamo, Harry, che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità” E pensare che Barbra a 16 anni si era pure preparata un piano B. Ispirata da Catherine Phiri, prima pugile zambiana a vincere un titolo WBC, mentre continuava a giocare a calcio aveva iniziato anche con la boxe. E aveva un gran talento anche nel tirare pugni, tanto da collezionare cinque vittorie in cinque incontri professionistici. “Sono brava, davvero molto brava, ma la mia mente è sempre stata troppo concentrata sul calcio, ecco perché non potevo dedicarmi pienamente alla boxe. Ho deciso di seguire la strada in cui mi sentivo più a mio agio”, ha spiegato poi in un’intervista. E sul suo percorso c’è stato anche tempo per lanciare nel 2021 in Zambia la 'Barbra Banda Foundation', che mira a ridurre la povertà, promuovere l'uguaglianza attraverso lo sport e sensibilizzare su questioni che riguardano le ragazze. L’intenzione è quella di ampliare le opportunità per le giovani donne nel suo paese, utilizzando il calcio come strumento di emancipazione. Barbra è diventata simbolo di perseveranza e di speranza per la prossima generazione di atleti africani. "Presto, tutti quanti ci troviamo faccia a faccia con la scelta tra fare quello che è più giusto o quello che è più facile fare". Come tanti, anche Barbra Banda è sicuramente una grande fan di Harry Potter, ma non è per questo che all’interno di questo racconto leggerete le citazioni tratte dai libri del maghetto più famoso del mondo. Il motivo è, infatti, un altro. Lo scopo sarebbe quello di portare all’attenta riflessione della profondità delle parole contenute nei testi dei libri di Harry Potter, che ispirano inclusività, ricacciano le discriminazioni e portano in trionfo i più deboli. Eppure… Eppure “nemo propheta in patria”. Il premio assegnato dalla BBC ha, purtroppo, scatenato polemiche a causa di un episodio avvenuto a luglio del 2022, quando Barbra Banda e altre tre sue compagne della Nazionale dello Zambia (tra cui anche la ricorrente Rachel Kundananji, furono escluse dalla Coppa d’Africa per presunti livelli troppo elevati di testosterone. Mai fino a quel momento le calciatrici zambiane avevano fallito un test sull’identità di genere. I test erano stati eseguiti dalla confederazione calcistica africana , che utilizza parametri sul testosterone molto restrittivi e, nonostante i dettagli di quel test non siano mai stati divulgati, la Zambian Football Association dichiarò che Barbra Banda non aveva superato l’idoneità. Dopo quell’episodio l’attaccante dell’Orlando Pride ha eseguito e superato i test con i parametri di FIFA e CIO che le hanno permesso di partecipare sia ai Mondiali del 2023 sia alle Olimpiadi di Parigi. Ma J.K. Rowling non ci sta. Già nota per le sue posizioni transfobiche, la scrittrice ha postato sui suoi canali social: “Presumo che la BBC abbia deciso che fosse più efficiente questo che andare porta a porta a sputare direttamente in faccia alle donne”. Ora, che Banda abbia livelli di testosterone naturalmente alti, è evidente. Ma altresì è un dato di fatto che Barbra sia nata biologicamente donna. Tutto ci riporta con il pensiero alla scorsa estate con il caso della pugile algerina Imane Khelif che si è dovuta difendere dai pugni e dalle accuse. Meno male che anche Barbra è avvezza con la boxe, perché - ahimè - le previsioni negli Stati Uniti dicono che ci sarà più che mai da lottare… "Tutti abbiamo luce e oscurità dentro di noi. Ciò che conta è la parte su cui scegliamo di agire. Ecco chi siamo veramente".

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Gaia Brunelli