Inter, Moratti compie 78 anni: i migliori giocatori acquistati. FOTO
IL COMPLEANNO
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Papà Angelo negli anni '60 con la "Grande Inter", il figlio Massimo con il triplete del 2010. La famiglia Moratti ha segnato la storia del club nerazzurro. Caso del destino, il derby di ritorno della semifinale di Champions League coincide con il 78esimo compleanno di Massimo Moratti, che dieci anni fa, nell'ottobre 2013, cedeva il club a Thohir. Tra i suoi più grandi colpi di mercato, c'è chi sta facendo ancora la storia nerazzurra dopo di lui
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- "Passione, dedizione e successi hanno fatto in modo che il suo nome fosse per sempre legato alla storia dell'Inter", si legge in un messaggio del club nerazzurro, "nel 2018 la famiglia Moratti è infatti entrata far parte della Hall of Fame nerazzurra. Nel giorno del suo compleanno, a Massimo Moratti vanno i migliori auguri di FC Internazionale Milano e di tutti i tifosi".
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- È questa la squadra che il neo presidente Massimo Moratti eredita da Ernesto Pellegrini: nella rosa - tra gli altri - ci sono Walter Zenga, Dennis Bergkamp, Nicola Berti, Ruben Sosa e il capitano Beppe Bergomi. Per l'imprenditore milanese è un sogno che si avvera: il padre Angelo era stato patron dei nerazzurri dal 1955 al 1968, portandoli sul tetto d'Europa e del mondo.
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- Nella stessa estate del 1995 alla Pinetina sbarcano Fresi, Centofanti, Ganz, Caio e il talentuoso brasiliano Roberto Carlos, acquistato dal Palmeiras per 10 miliardi di lire. A fine stagione, dopo 34 presenze e 7 gol, il tecnico Roy Hodgson - ritenendolo "indisciplinato tatticamente" - gli preferisce Alessandro Pistone, favorendo la cessione del terzino al Real Madrid, dove andrà a ridisegnare la storia del suo ruolo nel calcio.
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- L'altro grande acquisto di quel calciomercato interista del '95 è il centrocampista inglese Paul Ince, subito idolo dei tifosi, in arrivo dal Manchester Utd, presentato alla stampa... che non era ancora stato ufficializzato. Già: la moglie Claire non è convinta del trasferimento e Moratti fa di tutto per accontentarla, proponendole alcune delle ville più lussuose sul lago di Como, finendo per convincerla...
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- Nell'estate del 1996 è il turno di Djorkaeff, Angloma, Zamorano (il trio nella foto con Sandro Mazzola), ma anche Galante, Winter, Kanu e Sforza...
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- Commovente la storia del nigeriano Nwankwo Kanu, cui già nelle visite mediche fu diagnosticata una disfunzione cardiaca che lo avrebbe costretto a smettere. L'Inter avrebbe potuto risolvere il contratto - l'Ajax non aveva informato la società delle condizioni del giocatore - ma il presidente Moratti si occupò personalmente della vicenda pagando di tasca propria l'intervento per la sostituzione di una valvola aortica. Kanu tornò in campo nel 1998, segnando all'Atalanta il suo unico gol in maglia nerazzurra prima di volare all'Arsenal.
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- In quell'Inter figurava anche il centrocampista svizzero Ciriaco Sforza, che passerà alla storia interista soprattutto per la scena di "Tre uomini e una gamba" in cui Giacomino, finito all'ospedale per un'intossicazione da cozze, indossa la maglia-pigiama numero 21 del calciatore elvetico perché "quella di Ronaldo era finita".
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- Nella stessa sessione sbarca a Milano il giovane mancino uruguaiano Alvaro Recoba, che già all'esordio con il Brescia conquisterà per sempre il popolo nerazzurro e il presidente, di cui sarà considerato il "cocco", come Mario Corso lo era per il padre Angelo.
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- Il brasiliano voluto da Lippi e amico di Ronaldo doveva essere il "Tardelli moderno", ma sarà silurato proprio dal campione di Spagna '82, che nel frattempo aveva preso il posto dell'allenatore viareggino. Tra gli altri acquisti Keane, Hakan Sukur, Frey, Macellari e Cirillo.
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- Il terzo anno di Cuper - completato dal subentrante Alberto Zaccheroni - conta su una rosa rivoluzionata con i nuovi Cruz, Stankovic (nel mercato invernale, insieme al ritorno di Adriano), Kily González, Luciano, Van der Meyde, Helveg, Lamouchi, Karagounis, Bréchet.
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- Nell'estate del 2006 lo svedese cede alla corte dell'Inter e lascia la Juventus, retrocessa in B dopo la sentenza Calciopoli. Con Zlatan vengono prelevati anche Maicon, Vieira, Maxwell, Grosso e Mariano Gonzalez, cui si aggiunge il ritorno di Crespo.
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- Finalmente il presidente Moratti può sollevare al cielo del Bernabeu l'agognata Coppa dalle grandi orecchie: il 22 maggio del 2010 l'Inter batte il Bayern Monaco 2-0 grazie alla doppietta di Milito e si laurea campione d'Europa
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- Per Cassano - tifoso dell'Inter sin da bambino - un sogno che si avvera. Insieme al barese arrivano Palacio, Mudingayi, Belec, Silvestre, Gargano, Pereira, Carrizo, Rocchi, Kuzmanovic, Kovacic, Schelotto
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- L'ultimo, grande acquisto di Moratti - prima di cedere le quote azionarie al magnate indonesiano Erick Thohir - è Maurito Icardi, prelevato dalla Sampdoria per 13 milioni di euro. L'argentino, che è stato anche capitano dell'Inter, è rimasto fino al 2019. La fascia però era stata già assegnata prima a un altro giocatore "morattiano"...
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- Anello di congiunzione tra il passato di Moratti e il presente di Suning. Il portiere sloveno è stato acquistato dall'ex presidente nell'estate 2012 per sostituire Julio Cesar ed è diventato una bandiera della squadra, con cui ha vinto uno scudetto, una Coppa Italia e due Supercoppe Italiane, titoli alzati da capitano
- C'è ancora una traccia di Moratti nell'Inter attuale, che si gioca una semifinale di Champions 13 anni dopo quella del Triplete. Moratti stavolta sarà "solo" tifoso