Il difensore del Barcellona si è dichiarato colpevole di "crimini contro la sicurezza del traffico": ad agosto era stato fermato con la patente senza punti. Già nel 2015 aveva pagato caro un diverbio con la Guardia Urbana per colpa di un parcheggio del fratello
Quarantottomila euro di multa. Ecco quanto è costato a Gerard Piqué l'ennesimo comportamento inappropriato al volante: il difensore del Barça ha testimoniato questa mattina in tribunale in merito ai fatti del 31 agosto quando, fermato dalla Guardia Urbana in una strada centrale di Barcellona, era stato trovato senza più punti sulla patente. Poi è uscito più leggero, con 48mila euro in meno nel portafogli.
Tenuta sportiva, felpa e cappello invernale, naturalmente appiedato, Piqué si è presentato in tribunale e poi si è dichiarato colpevole di “crimini contro la sicurezza del traffico”, accettando la maxi-multa. Non la prima, nella carriera al volante del giocatore blaugrana, che nel 2015 era stato condannato a pagarne 10.500 dopo un diverbio con la Guardia Urbana, scatenato, in quell'occasione, dal fratello che aveva lasciato l'auto parcheggiata male (incorrendo a sua volta in una multa).
Piqué, all'uscita dal tribunale, sale in auto. Sul sedile del passeggero, ovviamente