Caos nel club che fu della famiglia Pozzo. Telecamere nascoste nei rilevatori di fumo e negli allarmi antincendio. Secondo El Mundo, la nuova cordata cinese avrebbe già individuato il colpevole…
In Spagna parlano di “Gran Hermano”, Grande Fratello: con le telecamere pronte a spiare ogni istante della vita dei protagonisti, questa volta inconsapevoli. I malcapitati? Giocatori, staff, dirigenti, arbitri ed eventuali avversari del Granada, squadra attualmente al terzo posto della “B” spagnola. La notizia porta la firma di El Mundo, che ha raccontato del ritrovamento di cinque telecamere nascoste per spiare quanto accadeva sia all’Estadio Nuevo Los Carmenes che al centro sportivo del club; tutte occultate nei rilevatori di fumo o negli allarmi antincendio. I luoghi? Gli spogliatoi, compreso quello dell’arbitro, il tunnel che porta al terreno di gioco e la stanza del direttore sportivo del club. La denuncia di questa strana vicenda di “auto spionaggio” è arrivata direttamente dalla nuova proprietà, che ha però puntato il dito contro un vecchio membro della società.
La ricostruzione
Il passaggio di consegne avvenne del maggio del 2016, dalla famiglia Pozzo, come ben noto legata all’Udinese, alla Desports Group, una holding cinese guidata dall'imprenditore Jiang Lizhang per circa 38 milioni di euro. Stando a quanto rivelato da El Mundo, la denuncia delle telecamere nascoste sarebbe stata fatta lo scorso ottobre, e la stessa società attualmente in carica a Granada avrebbe indicato come colpevole l’ex direttore del club Ángel González Segura. “Si vantava di aver installato una telecamera nella stanza del nuovo direttore generale, e raccontava conversazioni private di quest’ultimo” - si legge nella denuncia pubblicata dal giornale spagnolo. Una spy story destinata a creare grandi polemiche in Spagna.