Messi e le sue origini italiane: il Comune di Recanati gli invia il certificato elettorale

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La Pulce, dopo la doppietta con cui ha steso il Liverpool, ha ricevuto dal Comune marchigiano il certificato elettorale che gli consentirebbe di votare tanto per le Europee quanto per le amministrative in programma il prossimo 26 maggio. Un legame, quello con l'Italia, che risale al trisavolo Angelo

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Tutto il mondo, per l'ennesima volta, si trova a parlare di Leo Messi. I due gol segnati al Liverpool, soprattutto la bellissima punizione, hanno mandato in estasi i tifosi del Barcellona e tutti gli appassionati di calcio. Ogni occasione è buona per parlare dell'argentino, che spesso capita in Italia. Ama il nostro paese, come più volte non ha mancato di confermare. Anche perché qui c'è parte delle sue radici. Il cognome della Pulce è legato a Recanati. Lui, il Leopardi del pallone. Tanto che a Messi è stato concesso di votare per le elezioni amministrative ed europee in programma il prossimo 26 maggio. Gli impiegati del Comune di Recanati hanno infatti provveduto a recapitare il certificato elettorale a tutti gli iscritti all'anagrafe del Comune marchigiano, compresi quelli residenti all'estero. Fra questi anche Leo Messi appunto: "Residente a Barcellona, nato il 24 giugno del 1987" Come si legge sul certificato. 

Le origini italiane di Messi

Ma da dove nasce il legame di Messi con la città di Recanati? Tutto merito del suo trisavolo Angelo Messi, nato nel 1866. Quest'ultimo decise, infatti, di lasciare l'Italia destinazione Argentina. Tutto per cercare fortuna, facendo quindi parte delle ondate migratorie che caratterizzarono il diciannovesimo secolo. Nel 2010 Jorge, il padre di Leo, si recò proprio a Recanati con l'obiettivo di far ottenere al figlio la cittadinanza italiana per far sì che gli venisse riconosciuto lo status di comunitario, ottenuto anche grazie alle origini spagnole della madre. Nel solo comune di Recanati risultano residenti ben 2.788 italo-argentini. Tante, ancora oggi, le famiglie che portano il cognome Messi. Nel 2013 l’allora presidente della Regione Gian Mario Spacca pensò di ingaggiare l'argentino come testimonial del turismo locale. La scelta cadde poi sull’attore Dustin Hoffmann, assai meno marchigiano.