Barcellona, Quique Sétien si presenta: "La mia filosofia di gioco è chiara"

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La presentazione ufficiale del nuovo allenatore blaugrana: "Pronto per questa sfida, voglio dare la mia filosofia alla squadra e continuare quanto di buono ha fatto Valverde. Suarez? Grave perdita, ma prima di pensare al mercato devo conoscere i miei nuovi ragazzi"

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Ieri era a casa, mai si sarebbe aspettato la chiamata del Barcellona: "Ma a volte, anche il migliore dei sogni si può avverare", si presenta alla stampa Quique Sétien da nuovo allenatore blaugrana. "Grazie a questa istituzione, al presidente e al club per l'opportunità che mi hanno dato. Sono una persona molto emotiva, per me oggi è un giorno molto speciale". L'ultima esperienza al Betis, anche un prestigioso 3-4 al Camp Nou che evidentemente ha lasciato il segno. "La cosa più importante è l'approccio con cui affronterò questa nuova avventura: voglio trasmettere ai calciatori il mio entusiasmo e questa voglia di vincere che ho dentro". Lunedì, la giornata decisiva: la chimata del Barça, l'esonero di Valverde, tutto è cambiato in pochissime ore. "Confermo, è stato tutto così rapido. Solo ieri passeggiavo nel cortile di casa, oggi alleno il FC Barcellona. I migliori giocatori del mondo, una squadra enorme". Poi un pensiero al predecessore: "Ho sempre avuto un buon rapporto con Ernesto Valverde", spiega Sétien, "e oggi lo voglio ringraziare. Per me è sempre stata una persona estremamente corretta e un rivale stimabile tutte le volte che l'ho incontrato. Do grande valore ai suoi principi, al lavoro che ha svolto qui. Ci sono tantissime cose del suo Barça che vorrò mantenere: è vero che ci sono state le difficoltà, la sconfitta in Supercoppa. Però non dimentichiamo che Valverde mi consegna la squadra capolista della Liga".

"Il mio Barça? Stile non negoziabile"

Nella mattina di oggi Sétien ha tenuto il primo allenamento alla guida del Barça. "Ho parlato con i giocatori, trovando straordinaria disponibilità da parte loro: sono sicuro che troveremo presto l'intesa perché molti dei concetti che proporrò già li sanno". Che Barcellona sarà, quello di Sétien? "Metteremo il lavoro davanti a tutto. Ho una filosofia di gioco molto chiara, che ho proposto in passato e che proporrò anche qui. Io ascolterò i giocatori e loro ascolteranno me: potranno esserci cambi rispetto al 4-3-3 o al 4-4-2 utilizzati ultimamente, più dello schema conta il modo in cui giocheremo". Calcio manovrato, squadra aggressiva, Guardiola il punto di riferimento. "Ma prendo spunto da tutti, è difficile togliermi dalla testa certi principi: se la mia squadra giocherà come voglio io, sarò il primo a difenderla. Lo stile non sarà negoziabile. E Il Barcellona deve riprendere la sua corsa: andiamo a migliorare tutto quello che si può migliorare, dobbiamo fare in modo che i calciatori trovino il miglior rendimento. Il mio obiettivo è vincere tutto quello che si può vincere. Non c'è altra scelta per questo club. E in più giocare bene, che è la strada migliore verso la vittoria".

 

"Mercato dopo ko di Suarez? Prima devo conoscere la squadra"

Il Las Palmas prima del Betis, passare al Barcellona è un salto enorme: "Non credevo, visto il mio passato, di poter essere preso in considerazione per questa panchina", la sorpresa di Sétien. "L'ho detto anche ad altri giocatori, non solo a Messi che certamente è un caso speciale: negli ultimi anni ero davanti alla tv a guardare questa squadra, che mi ha permesso di imparare ogni giorno. Ancora non mi rendo conto del tutto, cosa significa essere qui. Ma una cosa è l'ammirazione, un'altra è che ciascuno qui dovrà avere il suo ruolo. I ragazzi vedranno come sarò, una persona sincera e diretta e sono sicuro che avremo un ottimo rapporto". Il suo Barça dovrà iniziare senza Luis Suarez, out fino al termine della stagione: "Mi preoccupa certamente avere un giocatore importante come lui infortunato", ammette l'allenatore. "Però devo a pensare a chi c'è in questo momento, prima di pensare ad eventuali rinforzi di mercato. La realtà è che oltre all'idea del club conta vivere questa squadra tutti i giorni per capire al meglio come intervenire". Che impulso serve a questo Barcellona, per rialzarsi dopo il ko contro l'Atletico? "Ogni volta che subentra un allenatore arriva uno stimolo, tra tutti quelli che sono in spogliatoio, che si nota immediatamente. Già nell'allenamento di oggi si è visto e sarà nostro compito cercare di mantenerlo nel tempo", spiega Sétien. "Poi certamente nessun allenatore è uguale agli altri: abbiamo tutti il nostro modo di esprimere un concetto, di relazionarci con i giocatori. Non so se il mio è il migliore o il peggiore, però è il mio. E sono convinto di poter trasmettere tanti aspetti di calcio che mi piacciono. Vengo con un'energia enorme, sono perfettamente conscio di cosa sia il Barcellona anche attraverso le tante ore che ho trascorso alla tv analizzandolo da avversario. Sono pronto".

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La lettera di Valverde

Si è dunque interrotta lunedì sera con l'esonero, dopo due anni e mezzo, l'avventura di Ernesto Valverde alla guida del Barcellona. Una decisione che il consiglio d'amministrazione del club catalano non prendeva dal 2003 (quando a farne le spese fu Van Gaal) e che nella mattinata di martedì l'ormai ex allenatore blaugrana ha voluto commentare con una lettera d'addio a tutto l'ambiente Barça.

Cari sostenitori del Barça,

Il mio tempo alla guida del FC Barcellona è giunto alla fine. Sono stati due anni e mezzo intensi fin dall'inizio. In ciascun istante ho festeggiato momenti di gioia celebrando vittorie e trofei, ma anche altri che sono stati duri e difficili da affrontare. In ogni caso, più di tutto ci tengo a sottolineare la mia esperienza con i tifosi e l'affetto che mi è stato dimostrato durante il mio periodo da allenatore.

Voglio ringraziare il presidente Josep Maria Bartomeu e il consiglio d'amministrazione per avermi dato l'opportunità di allenare la prima squadra e la loro fiducia per tutta la durata di questo percorso. Voglio anche ringraziare tutte le persone con cui ho lavorato in questo Club per il loro supporto e per il trattamento che mi è stato riservato in queste due stagioni e mezzo, specialmente coloro che lavorano nella prima squadra e con cui ho condiviso così tanti momenti tra la Ciutat Esportiva e i viaggi in trasferta. Naturalmente, voglio ringraziare i giocatori per tutti i loro sforzi che ci hanno consentito di raggiungere quattro trofei. Da oggi, auguro loro e al nuovo allenatore Quique Sétien tutta la miglior fortuna del mondo.

Tutto il meglio a ciascuno di voi,

Visca Barça y Visca Catalunya.

Ernesto Valverde