Coronavirus, Rustu: "Sono stato molto male, il Barcellona mi ha restituito la vita"

la storia

L'ex portiere, colpito duramente dal COVID-19, ha parlato del grande conforto arrivato dal Barcellona, con cui firmò nel 2003: "Non dimenticherò mai tutto ciò che ha fatto per me mentre stavo morendo a causa del virus. Mi ha restituito la vita"

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Rüştü Reçber è stato una leggenda del calcio turco. E' uno dei pochi ad aver giocato sia per il Beşiktas che per il Fenerbahçe. Il punto più alto della sua carriera lo ha toccato però nel 2003, quando ha firmato per il Barcellona di Frank Rijkaard dopo il grande Mondiale del 2002. Oggi ha 46 anni ed è guarito dal Coronavirus, che lo ha colpito duramente. L'ex portiere, ricoverato in ospedale in gravi condizioni, ha vinto la sua battaglia. Con l'aiuto di tutti, la famiglia ma non solo: "Il Barça mi ha dato grande supporto - ha raccontato intervistato ad As - in particolare, Carlos Naval (delegato del club) e Chemi Teres (Area comunicazione) mi hanno portato gli auguri del presidente e di tutta la società. In momenti come questi, i piccoli dettagli non devono essere dimenticati. Non dimenticherò tutto ciò che il Barcellona ha fatto per me quando stavo morendo a causa del coronavirus. Mi ha resituito la vita. Voglio esprimere il mio infinito ringraziamento a tutti, specialmente al signor Bartomeu". 

"Xavi allenatore farà grandi cose"

Reçber a Barcellona era circondato da fenomeni, da Ronaldinho a Xavi. Quest'ultimo ha come obiettivo non nascosto quello di diventare un giorno l'allenatore dei blaugrana: "Come persona è il top - ha commentato l'ex portiere - ha anche una grande conoscenza del calcio ai massimi livelli. Quando era calciatore, ha fatto ottime cose con il club. Penso che ci riuscirà anche come allenatore. Qualcuno con conoscenza e abilità è vitale per una squadra così grande. Luis Enrique è l'esempio perfetto, che dimostra come sia importante fidarsi dei vecchi giocatori. Sono modelli di riferimento in un club così grande".