L'allenatore dei Blancos all'indomani della conquista della Liga: "Sono qui, mi diverto e vedremo per quanto tempo. Ma c'è ancora l'ultima partita di campionato, la Champions League: non si può parlare della prossima stagione senza aver ancora finito questa"
Un altro capolavoro alla guida del Real Madrid, la seconda Liga e l'undicesimo titolo da allenatore. È festa per Zinedine Zidane e i suoi ragazzi, che grazie al 2-1 sul Villarreal nella serata di giovedì si sono laureati campioni di Spagna con una giornata d'anticipo. Ma a far preoccupare i tifosi è proprio l'allenatore francese: "Se sarò sulla panchina del Real anche l'anno prossimo? Nessuno sa cosa accadrà da qui a fine stagione", ha dichiarato Zidane in conferenza stampa alla vigilia dell'ultimo match di campionato contro il Leganes. "Ho un contratto con il Real, sono contento qui e mi piace quello che faccio. Ma nel calcio tutto cambia da un giorno all'altro: manca ancora una partita di Liga, poi abbiamo il Manchester City in Champions. Non possiamo parlare della prossima stagione senza aver finito questa".
"Tutto questo finirà di nuovo"
Eppure il ritorno di Zidane ha ridato ancora una volta nuovo slancio ai Blancos, che sotto la sua guida hanno siglato l'impressionante score di un titolo ogni 19 partite. "Sono fortunato a lavorare con questi ragazzi", continua Zizou, "ma non mi sento l'allenatore ideale di questo club: penso solo a divertirmi ogni giorno, godendomi questi momenti perché tutto questo finirà. Come è già successo una volta". Questa è anche la prima Liga vinta dal Real senza Cristiano Ronaldo. "Quello che otteniamo è merito di tutta la squadra", spiega l'allenatore. "Non si deve trascurare nessuno, soprattutto al termine di un campionato così combattuto come questo. Benzema? Mi piacerebbe che vinca il trofeo Pichichi (il francese è a quota 21 gol in Liga, due sotto Messin, ndr). Se lo merita e quest'anno ha fatto benissimo. Vedremo come andrà a finire".