Il terzino brasiliano difende il connazionale e spiega: "Neymar è il calciatore che fa andare più persone allo stadio. Se Messi avesse perso un pallone, al Barcellona avremmo corso come matti per recuperarlo e ridarglielo”
NEYMAR E LA 10 DEL BRASILE: "NON LA VOLEVO, MI HA OBBLIGATO DANI ALVES"
Dani Alves non è uno che le manda a dire. Se in passato il laterale brasiliano non aveva risparmiato critiche alla Juventus ai tempi dell'addio all'Italia, ora è il PSG, suo attuale club, a trovarsi nel mirino del 35enne ex Barcellona, che in carriera tra club e nazionale ha vinto ben 39 trofei. L'occasione per la severa analisi di Dani Alves è arrivata ai microfoni di “Team Duga”, programma diretto da Christophe Dugarry, ex attaccante di Milan, Barcellona e Bordeaux, sulle frequenze di RMC Sport. Una delle principali responsabilità dei compagni di squadra a Parigi, secondo Alves, sarebbe quella di non entrare in sintonia con la classe del connazionale Neymar. “Qui alcuni giocatori non lo capiscono – è lo sfogo del terzino - è un tipo di compagno che devi avere in campo tutto il tempo. Neymar ti assicura ciò che non hai. Gli dai la palla e lui sa già cosa fare”. Questione di feeling. Tecnico, ma anche con la piazza: “Neymar è il calciatore che fa andare più persone allo stadio – è il pensiero di Dani Alves - la gente paga il biglietto per vedere uno spettacolo. Se Messi avesse perso un pallone, al Barcellona avremmo corso come matti per recuperarlo e ridarglielo” .
Dani Alves chiede ascolto: “Ho vinto tutto, bisogna fidarsi dell'esperienza”
Neymar deve stare al PSG come Leo Messi sta al Barcellona. Quasi intoccabile, perché decisivo e tecnicamente superiore a tutti i compagni di squadra. La tesi di Dani Alves è esplicita e arriva in un momento della stagione molto particolare per O'Ney, messo in secondo piano e oggetto di critica dopo l'infortunio che lo tiene ai box da più di due mesi e l’esplosione di Kylian Mbappé. L'insoddisfazione di Dani Alves tocca anche l'operato del club, atteso da un'altra rivoluzione estiva che potrebbe coinvolgere anche il difensore, in scadenza di contratto : "So come si vince e come si perde. Quando dico che qualcosa va bene, sarebbe bello che mi seguissero non perché sappia più cose degli altri, ma perché ho già vissuto tutto” ha raccontato parlando della terza eliminazione di fila del Paris Saint-Germain agli ottavi di finale di Champions League, arrivata per mano del Manchester United. "Bisognerebbe ascoltare chi è passato per queste situazioni e affidarsi alla sua esperienza” è la certezza di Alves. Che nella sua critica risparmia il suo allenatore Thomas Tuchel: “Non ho mai visto nella mia carriera un professionista così. Tuchel è tanto intelligente e allo stesso modo molto disponibile con tutti”.
Neymar sr: "Mio figlio resterà al Psg"
"Abbiamo un contratto lungo (scadra' nel 2022, ndr) con il PSG, siamo solo alla seconda stagione e le voci sull'interesse dei grandi club non cesseranno mai di rincorrersi. Tuttavia, il desiderio di mio figlio e' di restare a Parigi. I tifosi possono stare tranquilli, perche' lui vuole proseguire il percorso intrapreso qui, all'inizio della scorsa stagione, e vuole aiutare il club a vincere". Cosi' Neymar Santos sr. padre e agente di Neymar jr., parlando ai microfoni di RMC Sport di futuro e non solo. "Mio figlio si trova bene a Parigi e restera', cercando di vincere il maggior numero di titoli possibili", ha sottolineato il padre del talentuoso attaccante brasiliano.