Neymar risponde alle critiche: niente maxi festa, Capodanno anti-Covid in famiglia. VIDEO

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Dopo le accuse di aver organizzato una festa a Rio con 500 persone, violando le restrizioni anti-Covid, Neymar risponde alle critiche mostrando nelle sue stories su Instagram come avrebbe trascorso in realtà il Capodanno: cena in famiglia, in un tavolo apparecchiato seguendo le norme del distanziamento sociale. "Così va bene?", chiede ironicamente l'attaccante

NEYMAR, INFORTUNIO ALLA CAVIGLIA

Secondo le indiscrezioni dei media brasiliani, Neymar avrebbe tenuto a Capodanno nella sua residenza di Rio de Janeiro un party con 500 persone con musica, animazione e telefoni vietati per evitare video che potessero fornire prove di assembramenti. La festa era stata ironicamente definita "Neymarpalooza". Eppure è stato lo stesso attaccante del PSG a scherzare sulla vicenda attraverso le sue stories su Instagram, in cui prima di tutto ha mostrato di essersi sottoposto a un tampone prima della festa, proprio come hanno fatto gli altri membri della sua famiglia. Nelle immagini successive si vede un tavolo preparato rispettando le norme anti-Covid: sopra ci sono circa 60 coperti. Neymar, infatti, sottolinea nel video: "C’è il distanziamento sociale, abbiamo fatto tutti il test, festeggerò solo con famiglia e amici, ma non ci saranno 500 persone… Così va bene?".

L'indagine sulla festa

Intanto prima del Capodanno la giustizia brasiliana ha aperto un'indagine sulla presunta festa organizzata da Neymar nella sua villa sulla costa di Rio de Janeiro, nonostante i divieti imposti dalla lotta alla pandemia. L'entourage dell'attaccante brasiliano ha negato, così come fatto dallo stesso giocatore sui social, ma il procuratore di Rio ha dichiarato in un comunicato di aver aperto un'indagine dopo aver ricevuto "diverse denunce, sulla base di informazioni divulgate dalla stampa, riguardanti gli eventi organizzati da Neymar". Il procuratore ha chiesto alla star della Selecao, oltre che al condominio dove si trova la sua villa e ad un altro complesso residenziale adiacente, di fornire dettagli "urgenti sul numero degli ospiti, l'organizzazione della festa ed eventuali misure sanitarie adottate". Le autorità locali raccomandano di limitare i contatti per evitare che la pandemia, che ha già ucciso quasi 194mila persone in Brasile, si aggravi. Ma legalmente lo Stato di Rio de Janeiro non vieta feste in residenze private e il municipio di Mangaratiba ha ammesso di "non avere il potere" di intervenire.