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Nizza, giocatori aggrediti da alcuni ultras: colpiti Boga e Moffi

francia

Follia ultras a Nizza con la squadra aggredita domenica sera dopo il ritorno da Lorient. A farne le spese in particolare l'ex Atalanta e Sassuolo Jeremie Boga e Terem Moffi che hanno sporto denuncia contro ignoti. Nel mirino di circa 400 ultras nizzardi anche Florian Maurice, il direttore sportivo del club reduce da sei sconfitte consecutive fra campionato e Europa League. Il Nizza ha condannato gli incidenti con un comunicato: "Violenze inaccettabili" 

La violenza ultras torna a bussare forte in Francia. Protagonisti alcune centinaia di tifosi del Nizza che dopo la sesta sconfitta consecutive dall’1 novembre scorso (tra campionato ed Europa League) hanno fatto scattare la follia davanti al centro di allenamento del Nizza. Circa 400 ultras, ricostruiscono l’Equipe e RMC Sport, ha atteso la squadra al rientro dalla trasferta di domenica a Lorient. Una delegazione avrebbe chiesto e ottenuto di salire sul pulmann della squadra per manifestare la propria delusione e poi, nel momento in cui i giocatori sono scesi per andare a recuperare le loro macchine, si sarebbero verificati veri e propri atti di violenza che hanno coinvolto, come spiega l’Unfp il sindacato dei calciatori francesi, in particolare Jeremie Boga e Terem Moffi. A rimetterci è anche il direttore sportivo Florian Maurice, spinto e strattonato mentre provava a ripararsi verso l’auto. Gli episodi sono durati alcuni minuti e le polemiche sono subito scattate fra chi parla di “mancanza di protezione adeguata” e di sicurezza insufficiente nella gestione del ritorno della squadra. Boga ha avuto un certificato di malattia di 5 giorni. Moffi di 7 giorni. Entrambi hanno sporto denuncia contro ignoti e il club ha garantito loro tutto il sostegno necessario.

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L'episodio arriva al culmine di un momento negativo della squadra condotta da Frank Haise, uno dei pochi risparmiati dalle critiche dei tifosi. In Ligue 1 sono 17 i punti conquistati ma dopo l'ultima sosta sono arrivati il pesante 1-5 interno contro il Marsiglia e il 3-1 subìto in rimonta dal Lorient. Ancora peggio la campagna europea dove la squadra nizzarda ha messo insieme 5 sconfitte in altrettante partite di Europa League contro Roma, Fenerbahce, Celta Vigo, Friburgo e Porto. Più o meno lo stesso rendimento della scorsa edizione quando in 8 gare il Nizza collezionò 3 pareggi e ben 5 ko. L'ultima vittoria in Europa risale al 2023. Numeri impietosi ma che certo non possono giustificare l'aggressione di domenica sera

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Comunicato del Nizza: "Incidenti inaccettabili"

"Domenica – scrive il Nizza in un comunicato -, al loro ritorno da Lorient, gli Aiglons sono stati accolti davanti al Centro di allenamento da un folto gruppo di persone. Il club comprende la frustrazione generata dalla serie di prestazioni deludenti e di prestazioni al di sotto dei propri valori. Tuttavia, gli incidenti accaduti durante questo raduno sono inaccettabili. Diversi membri della squadra sono stati presi di mira. Il Nizza offre loro tutto il proprio sostegno e condanna questi atti con la più grande fermezza". 


"Violenze intollerabili che non possono essere generate da alcuna frustrazione sportiva"

Dura presa di posizione del sindacato dei calciatori francesi, l’Unfp (Union nationale des footballeurs professionnels), che condanna "con la massima fermezza gli atti di violenza inammissibili di cui sono stati vittime, ieri sera, i giocatori dell'Ofc Nice Terem Moffi e Jérémie Boga al loro rientro dalla partita contro il Lorient. Queste violenze fisiche sono intollerabili e non possono essere giustificate da alcuna frustrazione sportiva. Nulla può scusare simili gesti che ledono gravemente la loro integrità fisica e psicologica e contraddicono tutti i valori che il calcio, anche quello professionistico, deve rappresentare". Dall’Unfp aggiungono: "Abbiamo immediatamente contattato i giocatori coinvolti per esprimere loro il proprio sostegno. Di fronte a queste aggressioni – si legge ancora - e alle denunce presentate, il nostro sindacato si riserva il diritto di costituirsi parte civile nell’ambito delle procedure giudiziarie in corso, per garantire che i responsabili rispondano delle loro azioni davanti alla giustizia. Invitiamo l’insieme degli attori del calcio a mantenere la massima vigilanza e a condannare senza riserve ogni forma di violenza dentro e fuori dagli stadi".

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