
I numeri più strani scelti dai calciatori: Cristo indosserà la 33 dell'Udinese
L'Udinese ha da poco annunciato i numeri di maglia della stagione, e lo spagnolo Cristo Gonzalez indosserà il 33. In passato tanti altri giocatori hanno fatto scelte insolite. Ecco le più divertenti combinazioni nome-numero...

33. CRISTO (Udinese) - L'Udinese ha elencato tutti i numeri di maglia dei propri giocatori per la stagione 2020-21, e lo spagnolo Cristo - attaccante classe 1997 di ritorno dal prestito all'Huesca - indosserà il… 33.
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33. BERNARDESCHI (Juventus) - La mitica maglia numero 10 di Del Piero era passata sulle spalle di Tevez e Pogba, poi l'addio anche del francese e tra le candidature all'eredità anche quella di Federico Bernardeschi. Ma l'ex Fiorentina virò sul 33, lui per motivi religiosi. "Il 10 è un numero che ovviamente mi piace. È giusto che io me lo meriti. Perché il 33? Sono credente, sono religioso. Ecco il significato" - disse in sede di presentazione. E alla fine la 10 sarà di Dybala.

7. NANI (Lazio) - Non certo un numero insolito, ma l'accoppiata col nome scatenò tutti gli appassionati di calcio e non. Il portoghese giocava col 17, occupato da Immobile nella Lazio,. Scelse il 7. Sì, sette Nani.

44. GATTI (Perugia) - Forse il più iconico di sempre, un'accoppiata nome-numero entrata nel mito. "Ho scartato il 4 perché 'quattro Gatti' mi faceva tristezza - disse lui al tempo -. Avrei voluto il 5, però poi ho ceduto ai miei compagni che spingevano per il 44 . La filastrocca me la cantano sempre".

14. FORTIN (Siena, Vicenza e AEK Larnaca) - Quattordici può anche essere un numero comune (o storico, pensando a Cruijff), ma non per chi di cognome fa Fortin: "Quattordici in inglese si dice fourteen, la pronuncia del mio cognome. Fin da piccolo gioco con questo binomio numero-cognome. È il mio numero fortunato e l'ho sempre avuto" - aveva detto l'ex portiere.

10. LUPATELLI (Chievo) - Alcuni numeri colpiscono per l'accoppiata col cognome. Altri perché rappresentano semplicemente delle scelte bizzarre. E sicuramente il 10 sulla schiena di un portiere stupisce: lo indossò Lupatelli dopo una scommessa con gli amici.

9. CAMPOS (Messico) - Dal "portiere fantasista" a quello "goleador". Campos rese iconiche le divise sgargianti ricche di colori e fantasie indossate in carriera. E nel frattempo scelse anche il 9, non per caso: per quanto portiere, in carriera giocò anche come attaccante!

01. ROGERIO CENI (San Paolo) - Goleador, ma nel vero senso del termine, lo fu anche Rogerio Ceni, portiere autore di 129 reti in carriera in Brasile. Più che un numero strano, il suo fu unico. Motivo? "Una mossa di marketing del club" disse lui. Al tempo senza un 10, ma con uno 01 da leggenda.

7. BUCCI (Parma) - In fatto di portieri con numeri non convenzionali, in Italia non ci siamo fatti mancare nulla. Luca Bucci, per esempio, nella stagione 2005-06 giocò con il 7: scelta di sicuro impatto visivo.

5. BUCCI (Parma) - Non contento di aver indossato il 7, Bucci nella stagione 2007-08 scelse il 5.

8. SOVIERO (Reggina) - Altro portiere che è riuscito a distinguersi per scelte originali in fatto di numero di maglia fu Salvatore Soviero, che nella stagione 2006-07, quando difendeva la porta della Reggina, indossò l'8. Scelta ripetuta anche a Crotone e nella Juve Stabia. Sarà stato un omaggio a Jan Jongbloed, portiere dell'Olanda di Johan Cruijff che indossava proprio quel numero? Chissà...

2. VIVIANO (Sampdoria) - Ha scelto il 2 sin dalla stagione 2014-15. Oggi, in Turchia al Fatih Karagümrük, continua ad indossarlo. Il motivo? "A Genova l’1 era occupato e visto che i numeri alti non mi piacciono ho scelto l'unico numero libero dal 2 all’11".

2. DEMPSEY (Tottenham e Seattle Sounders) - Se il 9 o il 10 suona strano in porta, lo stesso effetto fa il 2 per un fantasista come l'americano. "Era quello che avevo al college e quando sono entrato in Mls, mia mamma fece incorniciare la maglietta e da allora è un numero che ha molto significato per me" - spiegò Dempsey al canale ufficiale del Tottenham.

1. DE GUZMAN (Chievo) - Alcuni portieri rifiutano l'1? De Guzman quel numero lo scelse. Da centrocampista. "Perché il numero 1 sulla maglia? Mi piace e non ci ho pensato un secondo - rispose lui -. L'aveva avuto Ardiles nell'Argentina e Davids in Inghilterra (al Barnet, ndr). Ora in questo elenco ci sono anche io…"

1. ARDILES (Argentina) - Non fu invece una vera e propria scelta quella del precursore dell'1 "di movimento". Sia ai Mondiali del 1978, che a quelli del 1982, la nazionale argentina fece combaciare la numerazione con l'ordine alfabetico. Piccola curiosità: nell''82 Maradona scambiò numero con Hernández per indossare la 10.

100. ADOLFO BAUTISTA (Chivas Guadalajara) - In carriera indosserà anche la maglia numero 1 (come Ardiles, Davids e De Guzman), ma fu il suo 100 a renderlo famoso.

69. MEGGIORINI (Chievo) - Anche nel suo caso nessun riferimento extra-sportivo, solo extra-calcistico. Il numero con cui gioca tuttora la punta del Chievo è un omaggio a Nicky Hayden, campione del Motomondiale scomparso nel 2017.

1+8 ZAMORANO (Inter) - Una maglia entrata nel mito. Breve riassunto: nell'estate del 1997 Ronaldo arriva all’Inter e reclama la maglia da centravanti, ma l’orgoglioso cileno non vuole cederla. Un anno dopo R9 si riconcilierà col suo numero-brand grazie a una soluzione semplice quanto geniale: un piccolo "+" artigianale nel numero 18 per far dire a Zamorano: "1+8 = sono un 9 anch’io!"

LE CITAZIONI: MICHAEL JORDAN - Altri numeri sono decisamente più comuni nel gioco del calcio: nessun eccentrico abbinamento col cognome o alcuna stranezza apparente. Ma molti hanno un significato. Alcuni dei "23" del pallone che hanno scelto di omaggiare sua altezza Michael Jordan sono, ad esempio, Ambrosini, Beckham e Materazzi.

I NUMERI "STRANI" DIVENTATI MITO - E poi l'elenco prosegue, lunghissimo. I 99 di Ronaldo e Cassano (ma anche di Lucarelli). Cruijff col 14, Zidane col 5, Balotelli col 45. Più è insolito e più forte è l'associazione con un calciatore. Tanti numeri "strani" o poco gettonati sono diventati autentici cult. Li ricordi?
QUANDO IL NUMERO "INSOLITO" DIVENTA MITO