Introduzione
In patria l'unica religione si chiama rugby, loro sono nati soltanto nel 2004 ma sono anche la squadra con più partecipazioni nella storia del Mondiale per Club. Nel 2014 sfiorano una finale col Real ma perdono ai supplementari col San Lorenzo di Papa Francesco. Tutti hanno un secondo lavoro: il vice capitano Adam Mitchell fa l'agente immobiliare e ogni giocatore in rosa vale più o meno 150mila euro sul mercato. Stando all'Opta Power Ranking sono la squadra numero 4.948 al mondo e avranno al seguito — parola del dg Gordon Watson — circa quaranta tifosi, cinquanta se va bene
Quello che devi sapere
È la squadra più presente nella storia del Mondiale per Club
In terra neozelandese e ad Auckland c'è una sola religione sportiva, e si chiama rugby. Eppure il piccolo Auckland City - la più piccola squadra del nuovo Mondiale per Club del 2025 - è anche quella che conta più partecipazioni nella storia della competizione: 11. Più del Real Madrid, per dire, fermo soltanto a quota 6. La stranezza è facilmente interpretabile col meccanismo della competizione che apre le porte a tutti i campioni continentali: bene, l'Auckland ha vinto la OFC Champions League (la Champions dell'Oceania) tredici volte e sempre nelle ultime quattro edizioni. Praticamente degli habitué del Mondiale per Club.

La finale col Real sfiorata nel 2014 (e persa contro il... Papa)
Ovviamente, del Mondiale per Club sono anche la squadra statisticamente peggiore, visto che in diciassette partite hanno raccolto appena tre vittorie, due pari e ben dodici sconfitte, con una poco onorevole differenza reti di -19. Eppure nel 2014 stava accadendo il miracolo con un Real (fresco di Decima vinta con Ancelotti) soltanto sfiorato. Una scalata da film: il piccolo Auckland parte dai turni preliminari e supera ai rigori i marocchini del Moghreb Tétouan, poi batte di misura 1-0 gli algerini del Setif: è semifinale. Il sogno Real è a un passo, ma si spegne ai supplementari contro il San Lorenzo del Papa (da poco insediato a Roma). Poco male, la finale del terzo posto è un nuovo trionfo, ancora ai rigori, battendo i messicani del Cruz Azul.

Nati nel 2004, ogni giocatore sul mercato vale circa 150mila euro
L'Auckland City è, tra l'altro, un club relativamente giovane, niente a che vedere con gli squadroni secolari che sfideranno negli Usa. La fondazione risale solo al 2004. Una scalata immediata: dieci volte campioni del campionato neozelandese (un record), delle tredici Champions oceaniche ne abbiamo già parlato. Sono logicamente il fanalino di coda del torneo: 4,58 milioni è la valutazione aggregata di mercato Transfermarkt dei suoi ventinove giocatori in rosa, ultima della classifica del Mondiale per Club. La prima è il City (1,33 miliardi). Il valore medio di ogni singolo giocatore dell'Auckland City è di 158mila euro (il primo al mondo è Yamal con una valutazione di 200 milioni).
Sono la 4.948^ squadra al mondo
E all'esordio sfideranno il Bayern Monaco, sesto. Questa particolare classifica non arriva altro che dall'Opta Power Ranking, il sistema di algoritmi sviluppato da Opta che assegna un punteggio da zero a cento a ogni squadra del mondo e classifica oltre tredicimila club sparsi per il globo. Bene, l'Auckland City si trova alla posizione numero 4.948, con un indice da zero a cento di 55.0. La prima della classifica mondiale è il Liverpool con un indice di 100.0. Il Bayern Monaco è sesto a quota 97.2. Le altre avversarie nel girone sono il Benfica (24° a 91.7) e il Boca (131° a 82.6). Praticamente un abisso.
Quaranta-cinquanta tifosi al seguito
Il Boca Juniors, appunto, sarà l'ultima avversaria dell'Auckland nel girone: argentini, caldissimi; più che un tifoseria, dei fedeli; più di un gioco, una religione. Ecco, ad Aukland le cose sono un po' diverse. La popolazione cittadina è ampia (1,7 milioni di abitanti), ma di tifosi ce ne sono un po' di meno, per usare un eufemismo. Lo stadio di casa - il Kiwitea Street, in foto qui sotto - conta 15mila posti, ma a far presenza alle partite "normalmente ci sono tra le ottocento e le milleduecento persone" - parole del direttore generale del club Gordon Watson a Fox Sports Australia. Tifosi attesi al Mondiale: "Circa quaranta o cinquanta". Va detto, in mezzo ci sono anche venti ore di volo…

La parata di sciarpe nella pancia dello stadio
Ne spunta anche una della Lazio, e poi Werder Brema, Wimbledon, Dinamo Zagabria, squadre giapponesi e inglesi. Nota di colore: prima di una partita a Auckland una birra al Kiwitea Street è praticamente un regola.

Il vice capitano fa l'agente immobiliare
Va da sé, il piccolo Auckland che proverà a sfidare (e magari battere) il Bayern onnipotente in Germania e il bomber Harry Kane non è una squadra di professionisti. Il vice capitano Adam Mitchell lavora anche come agente immobiliare, attualmente ha in vendita una proprietà a Browns Bay e una Greenhithe, due sobborghi di Auckland: "Rappresenteremo il 99% delle squadre di club dilettantistiche del calcio mondiale, qui abbiamo tutti un lavoro fisso, di quelli dalle nove alle cinque" — ha detto sempre a Fox Sports Australia. Nel gruppo squadra ci sono pure barbieri, magazzinieri, attrezzisti e rappresentanti di commercio.

Il talento da tenere d'occhio: Ryan De Vries
Nessuno dei ventinove giocatori nella rosa allenata dallo spagnolo Albert Riera conta una presenza in Champions o Europa League, e nemmeno in uno dei campionati top tra Italia, Inghilterra, Spagna, Germania o Francia; ma dall'elenco dei calciatori spunta un preliminare di Conference League. L'esperto del gruppo porta il nome di Ryan De Vries. Attaccante che vanta, appunto, un preliminare di Conference con gli irlandesi dello Sligo Rovers. È tornato ad Auckland dal gennaio del 2022 e con la maglia degli underdog del Mondiale per Club conta 89 gol e 44 assist in 200 partite. In fondo, sognare non costa nulla…