Non perderti dirette, news e highlights
Arrow-link
Arrow-link

Chelsea-Psg: la ricostruzione della rissa e la 'gaffe' di Trump

Mondiale per club

Introduzione

Il Mondiale per Club è finito con una maxi rissa. Al termine della finale tra Chelsea e Psg, vinta nettamente 3-0 dagli inglesi, si è scatenato un parapiglia che ha coinvolto sia diversi giocatori delle due squadre che gli allenatori. In particolar modo Luis Enrique che, secondo quanto riportano dalla Spagna, rischierebbe una squalifica che potrebbe fermarlo pure in campionato e in Champions. Tra i più nervosi anche Donnarumma, calmatosi solo dopo l'intervento di Maresca. La ricostruzione di quanto successo, con un finale a sorpresa: la presenza di Donald Trump, durante la premiazione e.... oltre!

 

IL RACCONTO DI CHELSEA-PSG 3-0

Quello che devi sapere

Una finale nervosa

Chelsea-Psg è stata una partita sorprendente: i blues hanno superato 3-0 i campioni d'Europa in carica, segnando tutti i gol nei primi 45 minuti e facendosi apprezzare per la qualità, l'intensità e il coraggio nella prestazione. Sin da subito però il match si è rivelato nervoso e spezzettato per diversi battibecchi tra i giocatori in campo. Nel primo tempo Enzo Fernandez è stato il più battagliero, nella ripresa anche Delap, entrato dalla panchina, non è sembrato tra i più pacifici e ha fatto in tempo a litigare con Donnarumma e altri giocatori del Psg. Nei minuti finali è arrivata in più l'espulsione di Joao Neves per aver tirato i capelli a Cucurella

Una finale nervosa

Atto I: Donnarumma e Hakimi contro Joao Pedro

Al triplice fischio il nervosismo esplode. Donnarumma e Hakimi si scagliano a centrocampo contro il brasiliano Joao Pedro, autore del gol del 3-0. Giocatore del Chelsea solo dallo scorso 2 luglio, si è messo subito in mostra con la doppietta in semifinale al Fluminense e poi timbrando anche in finale. La sua esultanza a fine partita con il connazionale Andrey Santos viene giudicata provocatoria e genera il parapiglia. Si avvicina anche Luis Enrique con l'intenzione iniziale di placare gli animi, stando alla ricostruzione di Marca

Atto I: Donnarumma e Hakimi contro Joao Pedro
pubblicità

Atto II: il colpo di Luis Enrique

A quel punto però l'allenatore spagnolo, nonostante fosse trattenuto dal suo giocatore Kimpembe, alza il braccio sinistro verso Joao Pedro come per prenderlo al collo. L'attaccante crolla a terra e la rissa deflagra. "Sono stato sciocco. Lui sta fermo, mi spinge, lo tocco e si butta", avrebbe detto Luis Enrique ai suoi collaboratori dopo la partita, stando sempre al racconto di Marca. Secondo il quotidiano spagnolo, l'allenatore sarà quasi sicuramente multato e squalificato dalla Fifa, che starebbe però valutando l'idea di estendere la punizione anche in Ligue 1 e in Champions League. In conferenza stampa Luis Enrique ha confermato che la sua volontà era di separare i giocatori, anche se è sembrato trasparire un certo nervosismo: "In questi momenti difficili si scopre davvero chi è dalla tua parte e chi no", ha detto a proposito della sconfitta

Atto II: il colpo di Luis Enrique

Atto III: la pace tra Maresca e Donnarumma

Dopo il "crollo" di Joao Pedro, il caos si è esteso e nella mischia si è unito anche Enzo Maresca. L'allenatore del Chelsea ha allontanato in maniera vigorosa i suoi giocatori e, sfruttando la lingua comune, è riuscito a calmare anche Donnarumma. I due si sono allontanati insieme dalla zona calda, hanno parlato a lungo e si sono separati un gesto d'intesa, con Maresca che ha abbraccitoa il portiere. Leggendo il labiale, sembra quasi che l'allenatore del Chelsea dica a Gigio: "Avete vinto tutto...". Fortunatamente anche il focolaio a metà campo si spegne e la situazione torna a fatica alla normalità

Atto III: la pace tra Maresca e Donnarumma
pubblicità

Epilogo: il Chelsea alza il trofeo (con Trump)

Dopo che gli animi si sono placati, è arrivato il momento dell'assegnazione dei vari titoli individuali e della premiazione. Reece James, capitano del Chelsea, è diventato il primo calciatore ad alzare al cielo il nuovo trofeo del Mondiale per Club. Lo ha fatto trovando accanto a sè un ospite particolare, Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti, dopo aver preso parte alla consegna delle medaglie assieme al numero uno della Fifa Gianni Infantino, è rimasto in mezzo ai giocatori del Chelsea per la festa. Lo stesso James non ha nascosto la sorpresa nel post-partita: "Pensavo che ci consegnasse il trofeo e andasse via, invece è rimasto lì con noi". Chissà se anche la nazionale che vincerà il Mondiale il prossimo anno, in programma sempre negli Stati Uniti (oltre che in Canada in Messico), avrà la foto con la coppa e il presidente americano.

Epilogo: il Chelsea alza il trofeo (con Trump)
pubblicità