L'Argentina non teme turbolenze: in volo con 22 hooligans

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I giocatori dell'Argentina in partenza per il Sudafrica (immagine da ole.com.ar)
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Sull'aereo di linea che ha trasportato la Selección di Maradona in Sudafrica c'era anche un gruppo di ultrà. Sono i "barras bravas", noti per gli incidenti che quasi ogni domenica provocano negli stadi e considerati responsabili di gravi fatti di sangue

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Dopo la grande festa alla partenza, con alcune migliaia di tifosi, canti e balli, il trasferimento della Nazionale argentina in Sudafrica, dove la comitiva è arrivata questa mattina, ha prodotto la prima polemica. Sull'aereo di linea che ha trasportato la Selección c'erano anche 22 ultrà, che i media chiamano "barras bravas", noti per gli incidenti che quasi ogni domenica provocano negli stadi e indicati anche quali responsabili di gravi fatti di sangue.

I giornali ne parlano ed alcuni ricordano che del gruppo fa parte, tra gli altri, Ariel Pugliese, capo del club Los Perales, inquisito per l'omicidio di Marcelo Cejas, il tifoso della squadra del Tigre ucciso il 25 giugno 2007, e protagonista di altri gravi incidenti in uno dei quali è stato, a sua volta, accoltellato.

Malgrado questi precedenti, ricorda il quotidiano sportivo Olé, Pugliese è stato scelto quale guardia del corpo di Lionel Messi lo scorso anno quando il giocatore del Barcellona è rientrato in Argentina per giocare con la Nazionale.

Questi tifosi si sono imbarcati portando tamburi, trombette, bandiere, ma anche striscioni che evocano personaggi equivoci e precedenti episodi di violenza. I media riferiscono che i gruppi beneficiano sicuramente di appoggi nel mondo del calcio e della politica e a loro si uniranno nei prossimi giorni perlomeno altri 200 ultrà.

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