Italia, Pirlo recupera. Ma contro la Slovacchia è in dubbio

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Il centrocampista azzurro si è ripreso dall'infortunio al polpaccio sinistro e giovedì prossimo sarà a disposizione di Marcello Lippi. Non è detto però che il ct lo usi dal primo minuto: "Voglio prima valutare bene". GUARDA L'ALBUM MONDIALE E IL VIDEO

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Un recupero lampo: venti giorni dopo l'infortunio che rischiava di tagliarlo fuori dal Mondiale, Andrea Pirlo tornerà a disposizione dell'Italia. Anche se non è detto che Marcello Lippi lo usi dal primo minuto. "Recuperato mi sembra un po' tanto: non si allena da quindici giorni, voglio prima valutare bene", ha frenato il commissario tecnico. Restare abbottonati sulla formazione fa parte del repertorio, e non è detto sia questo il caso. Ma di certo, Lippi sa di avere un'arma in più contro la Slovacchia. Ieri il regista azzurro fermato a Bruxelles da una distrazione di secondo grado al polpaccio sinistro, ha prima corso e poi si è unito per la prima volta al resto della nazionale per calciare il pallone: qualche minuto di addestramento tattico palla a terra, a ritmo blando, senza forzare. Ma senza fastidi. E Pirlo ha ritrovato il sorriso. Un po' come Buffon: per lui il dolore si è attenuato, ieri primo giorno in tuta a fare qualche esercizio in palestra, ma senza alcuna previsione per il futuro.

Nelle prossime ore sarà invece Pirlo a dover intensificare i ritmi, poi Lippi deciderà se il giocatore ha abbastanza autonomia per essere rischiato. Farlo giocare subito con la Slovacchia è comunque un rischio; la ricaduta di un infortunio del genere è sempre dietro l'angolo. Forse per questo la via scelta sarà quella di un eventuale ingresso a partita in corso. Però l'obiettivo fissato è stato raggiunto: il protocollo dello staff medico del professor Enrico Castellacci, in collaborazione col giocatore nei giorni in cui si è curato a casa, era un mix di applicazioni fisioterapiche tradizionali e nuovi macchinari. Così il giocatore è stato restituito a Lippi.

"Voglio valutare bene le scelte di formazione, ponderare le condizioni dei giocatori, coinvolgerli", ha specificato Lippi, forse riferendosi alla risposta che anche Pirlo dovrà dare. Dall'impiego o meno del regista, dipende parte dell'assetto della prossima Italia. L'alternativa, per sostituire Marchisio, è Gattuso. Le altre ipotesi riguardano un ritorno all'originaria idea di spostare Chiellini a sinistra, in difesa, con una coppia centrale Bonucci-Cannavaro, ma i margini di rischio sono davvero esigui visto che finora gli avversari hanno tirato solo due volte, e fatto gol altrettanto. In avanti, il rebus più difficile. Gilardino sembra out, Pazzini non ha sfruttato la chance offerta. Quagliarella è l'unico tra le punte a garantire il minimo sindacale, quanto a Di Natale è oramai chiaro che la posizione ricoperta in campionato con l'Udinese, centravanti di movimento, è quella che ne esalta meglio le doti. Lippi ha due giorni per decidere.


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