Samba Brasile: Juan-Luis Fabiano-Robinho affondano il Cile
MondialiTre a zero della squadra di Dunga, che venerdì alle 16 sfiderà l'Olanda in un fantastico quarto di finale. Difesa solida e la giusta concretezza: i verdeoro hanno trovato la formula, nonostante un Kakà non brillante. Cileni fuori a testa alta. FOTO, VIDEO
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BRASILE-CILE 3-0
34' Juan, 38' Luis Fabiano, 59' Robinho
LE PAGELLE
Guarda la cronaca
Balla il Samba il Brasile di Dunga. Lo fa sui resti di un Cile troppo spregiudicato. Quasi quattro punte per sfidare Dunga non le può reggere una squadra che paga caro anche le assenze dei difensori squalificati, Ponce e Medel. E così il 3-0 arriva quasi naturale. Il Brasile è forte, a tratti dà l'impressione di essere fortissimo. Perché le fasce funzionano a meraviglia, Ramires (che, ammonito, salterà i quarti) ha un altro passo rispetto a Felipe Melo. E soprattutto, convince anche senza il miglior Kakà.
Mark Gonzalez, Beausejour, Sanchez e Humberto Suazo. Tutti dentro per spaventare Julio Cesar. In realtà il Cile ha la pretesa di essere fin troppo bello e raffinato per essere anche cattivo e pericoloso. Suazo riesce a calciare verso la porta di Julio Cesar solo al 75': è la foto di un Cile che ha voglia, ha anche classe. Ma manca completamente di concretezza.
Dunga invece sceglie, data l'assenza di Elano, di proporre la fascia destra sulla carta più devastante del mondo: Dani Alves davanti a Maicon. Ma non solo. Il Brasile è solido, quasi impenetrabile. La forza dei verdeoro arriva da dietro. Perché, oltre a non prenderli, i gol arrivano da lì. Juan stampa la difesa cilena con lo stacco dell'1-0 che apre la partita. Il Cile prova a buttarsi avanti, ma in tre passaggi Luis Fabiano è in porta: sul tocco al velluto di Kakà, 'O Fabuloso' salta bravo e deposita in rete. In quattro minuti la partita è in ghiaccio.
Non è un Brasile di funanmboli, ma chi si può permettere un terzino come Bastos? O un mediano come Ramires? Il centrocampista del Benfica spezza letteralmente in due un Cile rassegnato e serve a Robinho la palla del 3-0. La pesante punizione non toglie ai cileni la voglia di perseverare nel fraseggio corto, nei tocchi di fino. Lodevole, ma inutile. Sanchez è brillante, ma i tiri pericolosi verso la porta di Julio Cesar a fine partita sono solo due. Anche dopo i cambi il Brasile prova a divertirsi, con i terzini super-protagonisti. E allora, che arrivi in fretta venerdì. Olanda-Brasile sarà un super quarto di finale.
L'ALBUM DEI MONDIALI
FANTASCUDETTO MONDIALE
BRASILE-CILE 3-0
34' Juan, 38' Luis Fabiano, 59' Robinho
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Balla il Samba il Brasile di Dunga. Lo fa sui resti di un Cile troppo spregiudicato. Quasi quattro punte per sfidare Dunga non le può reggere una squadra che paga caro anche le assenze dei difensori squalificati, Ponce e Medel. E così il 3-0 arriva quasi naturale. Il Brasile è forte, a tratti dà l'impressione di essere fortissimo. Perché le fasce funzionano a meraviglia, Ramires (che, ammonito, salterà i quarti) ha un altro passo rispetto a Felipe Melo. E soprattutto, convince anche senza il miglior Kakà.
Mark Gonzalez, Beausejour, Sanchez e Humberto Suazo. Tutti dentro per spaventare Julio Cesar. In realtà il Cile ha la pretesa di essere fin troppo bello e raffinato per essere anche cattivo e pericoloso. Suazo riesce a calciare verso la porta di Julio Cesar solo al 75': è la foto di un Cile che ha voglia, ha anche classe. Ma manca completamente di concretezza.
Dunga invece sceglie, data l'assenza di Elano, di proporre la fascia destra sulla carta più devastante del mondo: Dani Alves davanti a Maicon. Ma non solo. Il Brasile è solido, quasi impenetrabile. La forza dei verdeoro arriva da dietro. Perché, oltre a non prenderli, i gol arrivano da lì. Juan stampa la difesa cilena con lo stacco dell'1-0 che apre la partita. Il Cile prova a buttarsi avanti, ma in tre passaggi Luis Fabiano è in porta: sul tocco al velluto di Kakà, 'O Fabuloso' salta bravo e deposita in rete. In quattro minuti la partita è in ghiaccio.
Non è un Brasile di funanmboli, ma chi si può permettere un terzino come Bastos? O un mediano come Ramires? Il centrocampista del Benfica spezza letteralmente in due un Cile rassegnato e serve a Robinho la palla del 3-0. La pesante punizione non toglie ai cileni la voglia di perseverare nel fraseggio corto, nei tocchi di fino. Lodevole, ma inutile. Sanchez è brillante, ma i tiri pericolosi verso la porta di Julio Cesar a fine partita sono solo due. Anche dopo i cambi il Brasile prova a divertirsi, con i terzini super-protagonisti. E allora, che arrivi in fretta venerdì. Olanda-Brasile sarà un super quarto di finale.
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