
LA FOTOGALLERY. Neymar contro Messi, con la Pulce che si gioca una fetta importante di qualificazione mondiale. Ma anche un Coutinho al top e un Aguero ultimamente appannato. Non mancano gli interpreti “prestati” dalla Serie A. Chi sta meglio?

Si gioca a Belo Horizonte e per il Brasile non è una grande notizia. A meno che la partita contro l’Argentina non diventi l’occasione per cancellare lo spettro del Mineirazo che aleggia sulla Seleçao dal 2014, quando la Germania la demolì 7-1 in semifinale. Molto è cambiato, da quella sera: oggi il Brasile guida il girone di qualificazione mondiale con 21 punti in 10 partite, mentre l’Argentina di Messi rischia, sesta con 16 punti -
Brasile-Argentina, oggi come ieri è sempre show
Sarà soprattutto sfida tra i compagni di club nel Barcellona Neymar e Messi, con la Pulce reduce da una partita super contro il Siviglia (con gol... su assist di Neymar). L’argentino guida la classifica marcatori della Liga con 8 reti (e 3 assist), il brasiliano è a quota 4 (con 4 assist). Normale che le rispettive nazionali si affidino a loro -
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Anche se… il Brasile può contare anche su un Coutinho che sta attraversando un momento di forma straordinario. In testa alla Premier con il Liverpool, è uno dei principali attori quando va in scena la macchina da gol perfezionata da Klopp. Cinque gol e 5 assist finora in stagione, l’ultima grande performance nel 6-1 al Watford -
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Difficilmente partirà titolare, ma tra i convocati c’è anche lui: Firmino, compagno di club di Coutinho con cui l’intesa è perfetta e ha già portato a 5 reti in Premier. Movimento continuo, capacità di giocare in più posizioni e altruismo ne fanno l’uomo perfetto da inserire a gara in corso -
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Buono ma non ottimo anche l’umore di Willian, che con il Chelsea sta riscoprendo il piacere di bazzicare le zone alte della classifica, ma che ultimamente non parte titolare nell’undici di Conte, che ha trovato un 3-4-3 con cui i Blues hanno trovato solidità e gioco. La Nazionale può essere un modo per mettersi in mostra e riprendersi un posto nel tridente del Chelsea in cui al momento è stato sorpassato da Pedro -
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Hanno il sapore amaro della beffa, invece, le ultime partite del Manchester City di Fernandinho. I Citizens che guidavano la classifica di Premier sono reduci dal pareggio con il Boro con cui hanno perso la vetta, anche se in Champions si sono esaltati battendo il Barça. Nell’occasione, Fernandinho-Messi 3-1 -
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Restando in casa City, ma passando all’Argentina, sono 8 i gol di Aguero in campionato. Anche per lui, finora, risultati altalenanti: inizio di stagione brillante con santificazione di Pep Guardiola, poi il calo improvviso che ha permesso alle inseguitrici di rimontare. A livello personale, per il Kun, il solito apporto di gol ma anche parecchie partite in cui non era riconoscibile… -
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Sicuro titolare Di Maria. Il suo Psg è terzo in Ligue1 (a 3 punti dal Nizza e a pari con il Monaco) ed è in serie positiva da 8 gare, tra cui le 3 vittorie nel girone di Champions con cui ha già raggiunto gli ottavi. Ancora a secco in campionato, si sta dedicando principalmente agli assist (5) -
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C’è anche Higuain, naturalmente: la sua Juve marcia indisturbata, i gol non mancano (7 finora), eppure il Pipita in occasione dell’ultima di campionato contro il Chievo non è uscito con il sorriso, quando Allegri l’ha richiamato in panchina. In gol in Champions contro il Lione, ma con l’1-1 finale la Juventus ha perso la testa del girone -
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Possibile l’impiego di Ever Banega, che nella sua prima stagione in A sta incontrando qualche difficoltà legata ovviamente al momento dell’Inter. Il cambio di allenatore, le polemiche e la contestazione del compagno e connazionale Icardi, un ruolo non ancora definito nello scacchiere nerazzurro. L’umore non è certo dei migliori -
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Sorride di più, o meglio ha ripreso a sorridere Biglia, reduce da un infortunio e convocato nella Seleccion. Mentre lui era fuori, la sua Lazio ha trovato il modo di arrampicarsi fino al quarto posto in classifica -
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Ci sarà un po’ di Italia anche nel Brasile, a partire dalla porta. Curiosamente, la Serie A non fornisce più giocatori d’attacco alla Seleçao ma solo brasiliani dediti alla fase difensiva. Tra cui il portiere della Roma, nessuna presenza finora in A e 4 in Europa League con 6 reti al passivo. Certo, fermare Messi aiuterebbe a mettersi in luce anche in ottica campionato… -
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In fascia Dani Alves: titolare in Champions con il Lione, 6 minuti contro il Chievo. Finora, per lui, 11 presenze e 2 gol con la maglia della Juventus tra campionato e Coppa. Era abbastanza prevedibile che un campione del suo livello non avrebbe avuto difficoltà ad ambientarsi anche se, ad essere onesti, ci si aspettava lasciasse il segno in modo ancora più marcato -
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E poi c’è Miranda, il terzo “italiano” convocato dal Brasile. Che non arriva certo con il sorriso all’appuntamento con Messi. Nonostante si faccia in quattro al centro della difesa dell’Inter, i nerazzurri hanno preso gol in tutte le sfide di campionato, tranne contro Empoli e Crotone. Un disastro, invece, in Europa League. Lui fa quel che può: la prima sfida di Pioli sarà proprio farlo tornare infallibile e insuperabile -
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