Rivolta araba contro il Mondiali in Qatar, ma era una “fake news”

Mondiali

Federica Frola

Si è rivelata una falsa notizia la richiesta di 6 Paesi arabi alla FIFA di togliere al Qatar i Mondiali di calcio del 2022, secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters

Da “news” a “fake News” in meno di 24 ore. Questo il caso: “Sei paesi arabi chiedono alla Fifa di revocare i Mondiali del 2022 al Qatar”. La notizia falsa sarebbe stata pubblicata su un sito copia del The Local Svizzero, con la pagina studiata nei minimi dettagli per riprodurre quella del sito originale e ingannare gli utenti. Da lì la storia è stata rilanciata dalle agenzie mondiali creando il fake vero e proprio. Tanto che alcuni giornalisti di Al Jazeera, rete televisiva del Qatar, hanno immediatamente contattato il The Local per chiarire il motivo della pubblicazione. La pagina fittizia, immediatamente cancellata, scriveva che Egitto, Arabia Saudita, Yemen, Mauritania, Bahrain e Emirati Arabi avrebbero spedito una lettera al presidente della Fifa Gianni Infantino per invitarlo a vietare al Qatar di ospitare i Mondiali, secondo l’articolo 85 del codice della Federazione che permette alcune azioni in caso di emergenza. La Fifa ha immediatamente dichiarato di non aver ricevuto alcuna comunicazione dagli Stati citati e la prima smentita è arrivata su Twitter, tramite le parole del co-fondatore del sito truffato: “Sono divertito dal fatto che le persone abbiano creduto che noi potessimo aver scritto queste ciance incoerenti, sgrammaticate e assolutamente sbagliate”

La questione si è quindi chiarita senza troppi danni collaterali, considerando la situazione già tesa che interessa il Medio Oriente. All'inizio di giugno l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi, il Bahrein e l'Egitto hanno, infatti, rotto le relazioni diplomatiche con Doha, chiudendo ogni tipo di canale e accusando il Qatar di sostegno al terrorismo e di ingerenza nei loro affari interni. Questa fake news è quindi solo l’ultima crepa all’interno di un panorama geopolitico in crisi, che rischia di incidere fortemente sugli eventi sportivi internazionali, primo fra tutti il Mondiale del 2022.