Qualificazioni Russia 2018, Argentina-Perù in esclusiva dalle 24. Anche Javier Zanetti è su Sky

Mondiali

Luca Cassia

La foto della Bombonera pronta ad ospitare Argentina-Perù, twittata dal presidente del Boca Angelici (twitter @TanoAngelici)

Vietato sbagliare per l'Albiceleste di Sampaoli (in esclusiva su Sky Sport 1 all’1.30), attesa dagli Incas del ct argentino già decisivo in questa sfida nel 1985. Crocevia alla Bombonera per Messi e compagni sulla strada di Russia 2018. Da mezzanotte il prepartita del match su SkySport1HD e SkySuperCalcioHD. Con Cattaneo e Adani, super ospite Javier Zanetti: recordman di presenze con l'Albiceleste

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Es la hora de alentar, praticamente un mantra in Argentina. "È il momento di spingere" verso un’impresa tutta da conquistare: alentar traducibile pure con respirare, d’altronde chi annaspa e rischia di perdere il Mondiale è proprio l’Albiceleste, potenza del calcio internazionale per due volte sul tetto del mondo (1978 e 1986) e sconfitta in tre occasioni all’ultimo passo. Lo dice la classifica del girone sudamericano, intrigo che vede gli uomini di Sampaoli a quota 24 punti al 5° posto accanto al Perù (in vantaggio per differenza reti) e tallonati dal Cile indietro di una sola lunghezza. Piazzamento che ad oggi vale lo spareggio con la Nuova Zelanda per accedere alla Coppa del Mondo in Russia, destino tutt’altro che coerente con lo spessore e la tradizione della Selección. Ecco quindi che gli ultimi 180’ delle qualificazioni non ammettono errori per Messi e compagni, attesi dall’esame Perù prima dell’ultimo atto a Quito contro l’Ecuador. Primo appuntamento alla Bombonera dall’atmosfera unica, "Qualcosa che non s’è mai visto" per dirla come Alessandro Baricco incantato da un Superclásico tra Boca Juniors e River Plate.

Hoy tenemos que estar todos más unidos que nunca! 💪🏼 #vamosargentina

Un post condiviso da Paulo Dybala (@paulodybala) in data:

Benedetto o Icardi?

Situazione delicata per l’Argentina degli "italiani" Dybala e Icardi, Biglia e Papu Gomez, Fazio e Pezzella ma non Higuain escluso tra le polemiche da Jorge Sampaoli. Ct quest’ultimo subentrato lo scorso aprile a Edgardo Bauza per 8 mesi alla guida della Nazionale, quanto basta per compromettere il Mondiale per la prima volta dal 1970. In realtà l’allievo di Bielsa, votato al 3-4-2-1 e allo strapotere di Messi, ha racimolato solo due punti dal suo avvento contro Uruguay e Venezuela mantenendo il peggior attacco del girone sudamericano con 16 gol all’attivo. L’allenatore divenuto simbolo in Cile convive con il dubbio del '9' tra l’interista Icardi e Darío Benedetto, attaccante di casa alla Bombonera e già a segno 5 volte in altrettante gare di campionato con il Boca Juniors: naturalmente in patria è lui il favorito a discapito di Maurito a lungo esiliato dalla Selección. Anche per via di alcuni problemi muscolari di cui soffre il capitano dell'Inter: lo ha confermato lo stesso Ct nella conferenza stampa della vigilia. Un tempio quello di Buenos Aires chiamato a spingere l’Albiceleste nel nome della Doce, curva bollente del Boca in passato protagonista di episodi violenti: si parla addirittura di 6.000 biglietti gestiti dalla tifoseria stessa per riempire lo stadio dove l’AFA ha disposto il divieto per famiglie con bambini. Un ambiente infernale che ha spinto il Perù a correre ai ripari a partire dalle bottigliette d’acqua, portate da casa per evitare che vengano contaminate. "In quell’arena non si esce vincitori se non prestando attenzione a tutto: la gente ti urla nelle orecchie per 95 minuti, negli spogliatoi offrono alle squadre avversarie dell’acqua che crea sonnolenza". Queste le accuse pesanti giunte da Lima.

El Tigre Gareca

Non può che essere Lionel Messi a suonare la carica verso il big match: 4 reti per la Pulga nel girone sudamericano, bottino condiviso dai peruviani Cueva e Flores oltre al Depredador Paolo Guerrero ovvero il miglior marcatore di sempre della Blanquirroja (32 reti). Un gruppo reduce da 3 vittorie di fila, lontano 35 anni dall’ultima partecipazione ai Mondiali e dal 2015 allenato da Ricardo Gareca, nome chiacchierato alle nostre latitudini per il forcing nei confronti di Gianluca Lapadula, madre peruviana e gol a valanga con la maglia del Pescara. Argentino classe 1958, ex attaccante svezzato dal Boca Juniors al fianco di Maradona, El Tigre esclude timori reverenziali nonché la marcatura a uomo riservata al cinque volte Pallone d’Oro. Sicurezza dettata dai risultati recenti della sua squadra e dalla familiarità con la Selección, camiseta già indossata in passato.

In particolare Gareca vanta un precedente illustre in Argentina-Perù datato giugno 1985, ritorno della doppia sfida che vale l’accesso a Messico 1986. All’Albiceleste basta un pareggio a Buenos Aires eppure gli andini conducono 2-1 fino all’81’, minuto nel quale il subentrante Gareca ribadisce in rete l’iniziativa di Valdano. Suo il gol qualificazione che tuttavia non convincerà il selezionatore Carlos Bilardo a convocarlo per i Mondiali, edizione poi esaltata dalle magie di Maradona fino al trionfo iridato. Un campione mondiale mancato, scartato pure a Italia '90 e prossimo all’incrocio con la sua Argentina tra orgoglioso e rivalsa, lui che ha fatto dell’incrocio alla Bombonera una questione personale. Sentimenti che animano altri incroci degni di nota tra le due Nazionali: nel 1969 il 2-2 maturato proprio alla Bombonera negò la vetrina mondiale ai padroni di casa, spettatori cinque anni prima della tragedia di Lima quando nella calca persero la vita 320 spettatori. Il clamoroso 6-0 del 1978 tra ombre e dittatura militare spalancò le porte delle finalissima vinta dalla Selección di Kempes contro l’Olanda. Infine nel 2009, quando sotto il diluvio del Monumental l’eroe nazionale divenne Martin Palermo al 93’ per la gioia di Maradona che planava sul manto ormai allagato. Partite epiche alle quali partecipa di diritto Gareca con uno storico gol ormai lontano 32 anni: in quell’occasione rimandava il Perù poi bocciato al playoff, ora proverà a centrare i Mondiali alla guida della Blanquirroja ai danni della sua Argentina. Davvero curioso il destino del Tigre.

La Noche del Fútbol su Sky Sport

Bolivia-Brasile (ore 22.00, diretta su Sky Sport Plus HD)

Venezuela-Uruguay (ore 23.00, diretta su Sky Sport 3 HD)

Argentina-Perù (ore 1.30, diretta su Sky Sport 1 HD e Sky Super Calcio HD)

Cile-Ecuador (ore 1.30, diretta su Sky Sport 3 HD)

Colombia-Paraguay (ore 1.30, diretta su Sky Sport Plus HD)


Classifica: Brasile 37, Uruguay 27, Colombia 26, Perù 24, Argentina 24, Cile 23, Paraguay 21, Ecuador 20, Bolivia 13, Venezuela 8.

Ricco prepartita con Javier Zanetti

Senza dimenticare il ricco prepartita da mezzanotte con la Noche del Fútbol (SkySport1HD e SkySuperCalcioHD) ad anticipare il match alla Bombonera, la serata sudamericana prenderà il via a La Paz dove il Brasile già qualificato rende visita alla Bolivia senza obiettivi. Con Marco Cattaneo e Lele Adani ci sarà anche un superospite: Javier Zanetti, recordman di presenze con l'Albiceleste.

La Seleção potrebbe piuttosto complicare i piani dell’Argentina nell’ultima sfida del girone: attualmente confinato al 6° posto ed escluso dai Mondiali, il Cile farà tappa a San Paolo con l’imperativo di vincere per sperare fino all’ultimo. I maligni sostengono che la squadra di Tite possa spianare la strada ai cileni come sgarbo agli arcirivali argentini attesi invece a Quito. La Roja del ct Pizzi e della coppia Vidal-Sanchez (entrambi a 6 gol), trionfante in Copa America nelle ultime due edizioni, rischia in primis a Santiago contro l’Ecuador all’ultima spiaggia a -4 dal 5° posto. Più agevole il compito dell’Uruguay di Cavani, bomber delle qualificazioni con 9 centri, prossimo alla trasferta a San Cristobal dinanzi al Venezuela fanalino di coda. Attenzione tuttavia all’involuzione della Celeste di Tabarez, seconda forza del girone eppure tornata alla vittoria ad Asunción non senza fatica dopo 4 turni a digiuno. Indietro di un punto dall’Uruguay figura infine la Colombia all’esame Paraguay, altro incrocio dalle velleità contrastanti: chiudere il discorso mondiale a Barranquilla da una parte, acciuffarlo al fotofinish dall’altra. Destini incrociati per la bagarre sudamericana giunta ai titoli di coda, finale che promette tuttavia altri colpi di scena.