Il portiere della Juventus è tornato a parlare della mancata qualificazione della Nazionale italiana per i prossimi Mondiali: "Abbiamo tolto ai bambini la possibilità di avere il batticuore per un evento simile"
Una ferita che non si rimargina. Troppa, ancora, la delusione per quello che sarebbe stato l’ultimo Mondiale di una carriera straordinaria. A poco più di un mese di distanza dalla tragica notte di San Siro che ha decretato l’esclusione della Nazionale italiana da Russia 2018 dopo il doppio confronto nei playoff contro la Svezia, Gianluigi Buffon è tornato a parlare dell’eliminazione degli azzurri dalla Coppa del Mondo. Parole amare quelle rilasciate dal portiere della Juventus al settimanale tedesco Der Spiegel, dalle quali emerge ancora una volta tutto il rammarico per una mancata qualificazione inimmaginabile a priori.
Russia 2018, un rimpianto per tutta la vita
Sconfitta 1-0 nella gara di andata in Svezia, l’Italia non è stata in grado di ribaltare il risultato al ritorno a San Siro. Soltanto 0-0 per la squadra allenata da Giampiero Ventura e mancata qualificazione ai Mondiali a distanza di 60 anni dall’ultima volta. "Il Mondiale? Lo rimpiangerò per tutta la vita – si legge in un’anticipazione dell’intervista rilasciata dal portiere azzurro a Der Spiegel -. Abbiamo tolto ai bambini la possibilità di avere il batticuore per un evento come il Mondiale”. Non soltanto la delusione, Buffon ha anche parlato del suo futuro e del possibile ritiro imminente, prima di dare un giudizio sul portiere del Bayern Monaco e della Nazionale tedesca Manuel Neuer. “Io mi sento come un soldato - ha concluso il numero uno della Juventus -, sono al servizio della mia squadra e del mio Paese. Molto probabilmente smetterò, ma sarò sempre a disposizione sia della Juventus che della Nazionale. Cosa penso di Neuer? E’ un portiere di prima classe, di livello assoluto anche con i piedi. Il modo con cui interpreta il gioco è straordinario. E in più ha anche dei riflessi eccellenti".