Russia 2018, minaccia schock degli hooligan: "Sarà un Mondiale sicuro, ma i gay stiano attenti"

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L'allarme arriva direttamente da un esponente del tifo organizzato e violento russo in vista del Mondiale di giugno. Nel mirino omosessuali e ultras dei paesi considerati "nemici": "Inglesi e francesi? No, aspettiamo i croati"

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Il monito arriva direttamente dalla Russia. C'è un Mondiale alle porte e un pericolo per coloro che hanno intenzione parteciparvi. La minaccia arriva da Alexander Shprygin, che si è autoproclamato su "Le Parisien" capo degli hooligans russi dettando un vero e proprio vademecum - 'regole di comportamento' da seguire per evitare problemi sul territorio russo. "So che tutti sono preoccupati, isterici. Ma ci saranno misure di sicurezza senza precedenti. E poi i nostri avversari storici sono gli ucraini che non sono qualificati al Mondiale, oppure i croati, nemici dei nostri fratelli della Serbia. Oltre ai polacchi, ma gran parte di loro non avranno il visto per entrare in Russia. I nostri hooligan si focalizzeranno su questi tifi organizzato e non su quelli di inglesi e francesi. Gli inglesi li abbiamo dimenticati da tempo, ma forse loro non hanno dimenticato i fatti di Marsiglia. Ai francesi darò il benvenuto, ma se vogliono battersi, consiglio loro di farlo in occasione delle gare europee dei club. Razzismo? Non va cercato dove non ce n'è. In Russia non c'è razzismo, perché non abbiamo mai avuto schiavitù o colonie. I neri sono talmente rari da noi da essere una curiosità. L'altro giorno ne ho incrociato uno con il colbacco che mi chiedeva indicazioni: è stato troppo divertente. Neri, rossi, gialli, rosa sono tutti benvenuti da noi. Ma i gay devono rispettare la cultura del paese che visitano. Magari puoi venire con il tuo amichetto, prenotare la stessa stanza d'hotel, ma non baciarlo o tenergli la mano in Piazza Rossa".