Chi il giocatore più vecchio di un Mondiale? E il capitano più longevo? Gol, ma anche porta inviolata, la partita più giocata di sempre e vittorie ai rigori. Ecco 8 primati che in Russia potrebbero essere battuti o scritti per la prima volta. Una anticipazione: il Barcellona sarà il primo club a spedire un proprio calciatore in ogni singolo girone della Coppa del Mondo
Trentadue giorni, sessantaquattro partite, e la possibilità di entrare nella storia del calcio. Mancano appena due settimane al più importante torneo di sempre, perché nel Mondiale ogni giocata rimane eterna, così come ogni gol, vittoria, impresa o statistica. Porta involata, reti, presenze, primati per i giocatori ma anche per le squadre, nazionali e di club da dove provengono i vari talenti. Sono tanti i numeri che stanno alle spalle del gioco, e - a Mondiale non ancora iniziato - ci sono già molti record pronti ad essere infranti. Il Bleacher Report ne ha elencati otto, per altrettanti calciatori o squadre pronti a scrivere, e riscrivere la storia.
Chi è il calciatore più vecchio di sempre?
Essam El-Hadary è un portiere egiziano, classe 1973, nato in gennaio, e con 45 anni già compiuti portati degnamente sulle proprie spalle. Gioca in Arabia Saudita, nel Al-Taawon, ma anche e soprattutto nella nazionale egiziana. Capitano e titolare nell’ultima Coppa d’Africa, e così anche per le Qualificazioni Mondiali. Dovesse scendere in campo, e già nella prima dell’Egitto il 15 giugno contro l’Uruguay - a 45 anni, 5 mesi e 12 giorni - strapperebbe in un colpo solo ben tre primati: giocatore più vecchio di un Mondiale, il capitano più vecchio e il calciatore più vecchio all’esordio. Battendo rispettivamente Faryd Mondragon (Colombia, 43 anni nel Mondiale 2014). Peter Shilton, (capitano inglese a 40 anni a Italia ’90). E David James all’esordio, anche lui nell’Inghilterra, nel 2010.
Chi ha giocato più Mondiali da capitano?
Il re della classifica è il messicano Rafa Marquez, che in Russia potrebbe battere se stesso stabilendo un nuovo primato a quota cinque. L’ex del Barcellona, ma anche del Verona, si è ritirato dal calcio lo scorso 20 aprile, nell’Atlas in patria dopo una vittoria per 1-0 contro gli storici rivali del Guadalajara. Nella lista per Russia 2018 El gran capitan c’è, e con l’infortunio di Guardado potrebbe essere ancora una volta lui, e per la quinta circostanza, a guidare la sua nazionale in campo. In più Marquez toccherebbe anche quota 130 presenze (alla prima contro la Germania) col Messico in carriera.
Quale club ha mandato più giocatori in un Mondiale?
La strapotere della Premier come qualità e bellezza del proprio campionato è ormai indiscusso da molti anni, eppure soltanto il Chelsea è riuscito recentemente ad affermarsi in Europa, mentre la Nazionale ha sempre regalato ai propri tifosi più delusioni che gioie. Eppure, per quanto riguarda la vastità di giocatori spediti a un Mondiale sono sempre loro i primi in questione. Il record attuale è ancora detenuto dall’Arsenal di Wenger, che in Germania nel 2006 mandò ben 15 calciatori diversi. Un primato a rischio, con il Manchester City di Guardiola, salvo infortuni dell’ultima settimana, che arriverà a quota 17. Ben quattro da Brasile e Inghilterra (rispettivamente Fernandinho, Gabriel Jesus, Danilo e Ederson, più Walker, Delph, Sterling e Stones). Due per l'Argentina (Otamendi, Aguero), la Germania (Gundogan, Sané) e per il Belgio (De Bruyne, Kompany), più uno per Spagna (David Silva), Portogallo (Bernardo Silva) e Francia (Mendy).
Un giocatore per ogni girone: è mai successo?
Non esiste attualmente primato per questa speciale statistica: una squadra di club che abbia mandato un proprio calciatore in ogni singolo gruppo nel girone. Questione non solo di qualità della rosa, ma anche di sorteggio, in questo senso, “fortunato”. Il record sarà allora stabilito in Russia dal Barcellona, fresco di doblete in Spagna. I catalani avranno infatti Luis Suarez nel gruppo A con l’Uruguay; Piqué, Busquets e Alba nella Spagna nel B. Umtiti e Dembélé per la Francia nel gruppo C. Messi e Rakitic a sfidarsi in Argentina e Croazia nel girone D. Coutinho e Paulinho nel Brasile del gruppo E. Il tedesco Ter Stegen nell’F. Più Vermaelen (Belgio) e Yerri Mina (Colombia) in G e H.
Chi detiene il record di clean sheet?
Attualmente è una parità tra due storici portieri come Peter Shilton e Fabian Barthez. Il primo, con l’Inghilterra tra 1982 e 1990 tenne la propria porta inviolata per ben dieci partite, esattamente come il francese tra 1998 e 2006. Chi potrebbe superarli? Manuel Neuer, dovesse realmente tornare in squadra e subito titolare dopo un anno passato in infermeria. Il tedesco del Bayern è a quota sette (tra 2010 e 2014), e potrebbe strappare il nuovo record già in questa edizione di Russia 2018.
Chi ha vinto più partite ai rigori?
Di certo non l’Italia. Noi in Russia non ci saremo, e salvo la gioia del Mondiale 2006 i rigori furono comunque tremendi sia in casa nel 1990 (fuori con l’Argentina), sia nel 1994 nella finale col Brasile, sia nel 1998 ai quarti contro la Francia. Tra le varie antagoniste azzurre è l’Argentina che detiene il primato: 4, a pari merito però con la Germania. La prima che riuscità a vincere un duello dagli undici metri, o comunque quella delle due che ne vincerà di più in Russia, diventerebbe la nuova primatista.
Qual è la partita più giocata?
Altro primato, altro pareggio, anche questo in ottica nuovo record in Russia. I primatisti attuali sono, con 7 faccia a faccia nei Mondiali, Brasile contro Svezia, e Germania contro Argentina. Possibilità di incrocio? Ci sono. Dovesse vincere il gruppo E il Brasile (altamente probabile) e gli svedesi finire secondi nel proprio girone F (se la giocheranno con Messico e Corea del Sud), ecco allora che negli ottavi si avrà la sfida numero otto. Per le due finaliste dell’ultimo Mondiale, invece, si potrebbe prospettare un incrocio in semifinale dovessero entrambe trionfare nel proprio gruppo.
Chi ha segnato più gol nei Mondiali?
Nome ben conosciuto: Miro Klose, che in Russia sarà assistente di Löw in panchina. Il potenziale candidato per il sorpasso è allora Thomas Muller, comunque molto distante a quota dieci. Sette reti in un solo Mondiale sono tante, ma ormai i tedeschi hanno abituato il mondo intero anche alle goleade, persino nelle semifinali. E in Russia nulla sarà impossibile.