Mondiale Russia 2018, Islanda: omaggio a Ikeme. E lui: "Sto guarendo dalla leucemia"

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Durante dei normali controlli col Wolverhampton a Carl Ikeme era stata diagnosticata una grave forma di leucemia. Questo gli aveva impedito di partecipare al Mondiale. L'Islanda lo ha omaggiato con un bellissimo gesto prima della gara contro la "sua" Nigeria. Ora l'emozionante messaggio del portiere: "Sto guarendo, sto scoprendo giorno dopo giorno quello che succederà"

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Una storia, fortunatamente, a lieto fine. Che va oltre il calcio. Storia di vita. Di un portiere, Carl Ikeme, che ha dovuto affrontare la più difficile delle sfide della sua esistenza: la leucemia. Malattia che gli fu diagnosticata durante dei normali controlli effettuati con il suo club, il Wolverhampton. Da quel giorno il 32enne portiere è stato costretto a lasciare da parte il calcio per curarsi, perdendo anche la possibilità di giocarsi i Mondiali di Russia con la Nigeria. Dopo un anno, però, la notizia della sua guarigione, annunciata dallo stesso Ikeme su Instagram: "Dopo un anno difficile e una chemioterapia intensa, vorrei far sapere a tutti che sono in completa guarigione. Ho ancora degli ostacoli da superare per essere curato, ma ora posso sperare di andare avanti con un po' di normalità. Vorrei ringraziare i miei familiari e amici per iniziare, chi è andato oltre per me. Il sostegno che ho ricevuto da Wolves e Nigeria, dal mondo del calcio e da persone provenienti da tutto il mondo è difficile da esprimere a parole. Non posso non ringraziare tutti quelli dell'ospedale di Heartland per esserci presi cura di me. Che cosa succederà dopo lo sto scoprendo giorno dopo giorno", il suo emozionante messaggio.

Il gesto dell'Islanda

E un bellissimo gesto di vicinanza è arrivato anche dal ritiro della Nazionale islandese, proprio alla vigilia della sfida poi persa contro la Nigeria. Nell'Islanda c'è Bodvarsson, ex compagno di Ikeme al Wolverhampton. E proprio quest'ultimo, insieme al resto della squadra, ha posato in una foto con la maglia numero 1 dell'Islanda con il nome Ikeme. Perchè ci sono il calcio e la rivalità, ma prima c'è la vita. E l'Islanda, nonostante una sfida con la Nigeria alle porte, si è sentita di fare questo bellissimo gesto. Proposto da Bodvarsson, ma ovviamente appoggiato dall'intera squadra. "Siamo una grande famiglia", ha detto il capitano Gunnarsson. Ancor più emozionante il messaggio del Ct Hallgrimssson: "E' la dimostrazione che ci sono cose ben più importanti del calcio".