Mondiali 2018 Russia, gesto di fair play di Thiago Silva contro Costa Rica: Neymar lo insulta

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Lo ha detto lo stesso capitano verdeoro nel post partita tra Brasile e Costa Rica. Succede tutto al minuto 83, Silva restituisce palla agli avversari e Neymar lo insulta, stizzito dalle continue perdite di tempo degli avversari. "Lui è il mio fratellino, sta sempre con me e cerco di dargli i consigli giusti, ma il suo comportamento mi ha reso molto triste"

NEYMAR SPIEGA IL MOTIVO DELLE SUE LACRIME

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La difesa chiusa, la palla che non entra, il risultato che rimane di 0-0 e la stizza. Tantissima. Poi Coutinho sblocca, e proprio lui raddoppia. Finisce 2-0 e la liberazione si sfoga in un pianto, quasi isterico. Neymar non trattiene le lacrime, e poi le spiega su Instagram: “Non tutti sanno cosa ho passato per arrivare fino a qui. Il mio pianto è di gioia, di liberazione, di grinta e voglia di vincere”. Perché il suo Brasile ha rischiato davvero di non trovare i tre punti nemmeno contro la Costa Rica, e allora la situazione sarebbe diventata complicata. E aggravata da un gol clamoroso sbagliato proprio da Neymar e da tanto nervosismo, quello che al minuto numero 81 aveva portato alla sua ammonizione per proteste e agli insulti, diretti però addirittura verso il proprio capitano. La conferma arriva direttamente da lui, Thiago Silva, ai microfoni della stampa nel post partita e come riportato in Brasile da Globoesporte: “Neymar è il mio fratellino, sta sempre con me e cerco sempre di dargli i consigli giusti, ma il suo comportamento mi ha reso molto triste”.

Il racconto di Silva

Il motivo? Un semplice gesto di fair play. Quello dove lo stesso Thiago Silva ha restituito il pallone alla Costa Rica proprio dopo l’infortunio di due Ticos (nell’ottica di Neymar, l’ennesima sceneggiata per guadagnare tempo) che aveva portato al giallo di O Ney per proteste: “Nel momento in cui ho restituito il possesso di palla lui mi ha insultato - ha detto il capitano verdeoro - ma alla fine ho avuto ragione io, perché non è stato quello il pallone che poi ci ha fatto vincere. Sono sereno, e sono solo un po’ triste per lui”. Tutta questione di nervosismo e di ansia, per una vittoria alla fine arrivata: “Quando vinci una partita del genere, questo ti dà automaticamente più tranquillità per le gare successive”. Alla squadra, e anche allo stesso Neymar: “Quando ha pianto nel finale di partita gli ho detto di farlo con serenità, perché solo lui sapeva cosa vuol dire avere addosso così tante pressioni, che ora è riuscito a togliersi”.