Mondiali Russia 2018, Di Maria attacca il Real Madrid: "Non volevano che giocassi la finale per vendermi"
MondialiIl centrocampista del Paris Saint Germain ha attaccato la sua ex squadra che non lo voleva in campo nella finale del Mondiale 2014: "Volevano comprare James e io dovevo essere venduto: mi mandarono una lettera, la strappai in lacrime"
La vigilia della gara con la Nigeria, probabilmente, non è stato il momento più brutto vissuto da Angel Di Maria con la maglia della nazionale argentina. Il giocatore del Paris Saint Germain, nonostante l’esordio deludente dell’Albiceleste al Mondiale e i fantasmi dell’eliminazione, si è trovato a vivere momenti peggiori con la Selecciòn: per esempio nel 2014, quando il Real Madrid gli chiese di non giocare la finale del Mondiale contro la Germania. A raccontarlo è lo stesso Di Maria in una lettera aperta a The Players’ Tribune: dopo la sofferta vittoria ai rigori con l’Olanda, l’ex madridista non era al meglio ma pur di giocare la finale del Mondiale aveva deciso di stringere i denti con l’aiuto degli antidolorifici. Una scelta che non era piaciuta al Real, tanto da spingere le merengues a scrivergli una lettera di richiamo, fatta recapitare direttamente nel ritiro dell’Argentina.
"Non volevano che mi infortunassi per vendermi"
L’accusa al Real da parte dell’argentino è pesantissima: “A poche ore dalla finale mi consegnano una lettera proveniente dal Real Madrid – ha raccontato Di Maria - Chiedono allo staff dell’Argentina di non farmi giocare la finale del Mondiale per non peggiorare il mio infortunio. In realtà non gli interessava molto di me. Dovevano acquistare James Rodriguez e io ero destinato alla cessione. Non potevano correre il rischio che mi infortunassi. Solo una questione di affari. Io presi la lettera e la strappai senza neanche leggerla. E dissi a Sabella che avrebbe dovuto scegliere senza alcun condizionamento. Che volevo giocare dal primo minuto. Sono scoppiato in lacrime davanti a lui”. Alla fine, Di Maria quella partita non la giocò e l’Argentina perse il Mondiale: un epilogo che rese ancor più brusca la separazione dal Real.
L’aiuto dello psicologo
Nel suo sfogo-racconto, Di Maria ha parlato anche delle difficoltà nel gestire le pressioni dei tifosi e della stampa argentina, soprattutto nel momento in cui l’Argentina ha rischiato di non qualificarsi al Mondiale: una tensione altissima, paragonabile a quella di questi giorni. Momenti difficili, che Di Maria è riuscito a superare solo grazie all’aiuto di uno psicologo. “Di solito mi affido alla mia famiglia, ma in quel caso attraversavo davvero un periodo difficile. Mi sono rivolto a uno specialista, che mi ha aiutato parecchio a rilassarmi. – ha confessato il fantasista del Psg - Ho realizzato di far parte di una delle migliori squadre del mondo, ho preso coscienza che oltre a giocare per il mio paese potevo realizzare tutti i miei sogni che avevo da piccolo. A volte, travolti dal professionismo, dimentichiamo quanto siano importanti le piccole cose”.