Mondiali 2018 Russia, la geografia dei gol dei gironi. Real e Barça al comando, più Liga che Premier

Mondiali

Marco Salami

Nove centri per i blancos, nove per i catalani. Sono loro le squadre di club che hanno "segnato" di più in Russia. Seguono Tottenham e Man United. Liga avanti sulla Premier per un gol, Bundes terza ma senza il contributo del Bayern. Serie A alle spalle anche della Premier russa

TUTTI GLI OTTAVI DI FINALE DEL MONDIALE

TABELLONE DI RUSSIA 2018

La tripletta di Ronaldo alla Spagna. Coutinho che prende per mano il Brasile. Messi che segna nella partita più importante. Ma anche Kane capocannoniere e Lukaku a dare spettacolo con il suo Belgio. 122 le reti fin qui in Russia. E quella di Ben Youssef per il pareggio tra Panama e Tunisia è stata la numero duemila e cinquecento nella storia dei Mondiali… e uno. Perché poi Khazri ha ribaltato il parziale e siglato l’ultima rete della fase a gironi. Lui, ala del Rennes che ha contribuito all’ottavo centro per la sua Ligue 1, distante però anni luce dal contributo dato dai giocatori di Premier e Liga allo spettacolo Mondiale. Ora avanti in sedici. Sbagliare non è contemplato. E i gol peseranno ancora di più.

Liga-Premier, i soliti noti

Diciassette i diversi campionati nazionali che vantano almeno un gol nell’appuntamento più importante del gioco del calcio. Con però 18 diversi tornei. Motivo? Gli inglesi, sempre loro. Secondi nel girone e secondi anche nella classifica generale. 30 i gol arrivati dalla Premier, a cui si possono però aggiungere anche i tre dalla Championship, l’unica seconda divisione a gonfiare la rete in Russia. Merito di Jedinak (due su rigore per l’Australia) e Mitrovic in Serbia-Svizzera. Due che non a caso erano l’uno contro l’altro in Aston Villa-Fulham, la finale playoff per l’ultimo posto nella Premier 18-19. Ma a vincere è, in realtà, la Liga. In assoluto la lega più prolifica del Mondiale. 31 i gol, arrivati da 20 giocatori diversi, e in Spagna vincono anche per varietà di marcatori. Alle loro spalle (e degli inglesi), c’è allora la Bundes, con una clamorosa sorpresa. 10 gol da 10 diversi giocatori, ma nessuno di un Bayern che in realtà ne contava ben 11 tra i convocati. Merito (o colpa) del disfatta di Löw, di Muller, Kimmich, Boateng, ma anche di Lewandowski a secco e fuori dagli ottavi con la sua Polonia. La Serie A, orfana degli azzurri in favore di una Svezia addirittura prima proprio in quel girone, ha portato in dote solo 7 centri, per 7 giocatori. Meno degli 8 della Ligue 1 e anche della Russian Premier League. La rivelazione sotto porta con i sauditi. Tre infatti i gol targati Saudi Professional League, più un doppio centro dai campionati della prima divisione di Belgio, Turchia e Mls americana. E un gol per Olanda, Grecia, Cina, Messico, Guatemala, Argentina e Brasile.

Gol per campionati nazionali

Liga

31 gol da 20 giocatori diversi

Premier League

30 gol da 19 giocatori diversi

Bundesliga

10 gol da 10 giocatori diversi

Russian Premier League

8 gol da 5 giocatori diversi

Ligue 1

8 gol da 7 giocatori diversi

Serie A

7 gol da 7 giocatori diversi

Clásico del gol

Nei campionati nazionali vince a Liga. Nei club? Ovvio, Real e Barça. 9 centri, appaiate al primo posto come nella loro storica, ed eterna, rivalità. Un Clásico del gol dove Cristiano Ronaldo (4 reti e vice capocannoniere con Lukaku), Modric (2), più Isco, Kroos e Nacho danno battaglia sull’asse capitale-Catalogna ai bis di Coutinho, Luis Suarez e Yerri Mina, più i centri di Rakitic, Paulinho e Messi, il suo contro la Nigeria pesantissimo. Alle loro spalle inseguono gli inglesi, da copione, che portavano però ben 29 convocati in più in Russia rispetto agli iberici. 8 i gol a marca Tottenham, per lo più dall’uragano leader della classifica marcatori con appena due partite nelle gambe, Harry Kane. Con lui Son, giustiziere tedesco, ed Eriksen. Segue dunque lo United trainato da Lukaku, più Rojo e Lingard. Mentre l’Atletico Madrid di Diego Costa (3), e di Griezmann e Gimenez, si accontenta del quarto posto. Poi? Due squadre a quattro gol, Psg e il Villarreal di Cheryshev. Per un totale di 60 diverse squadre di club a segno in questi mondiali di Russia.

Gol per squadre di club

Real Madrid

9 gol (4 Cristiano Ronaldo, 2 Modric, 1 Isco, Kroos, Nacho)

Barcellona

9 gol (2 Coutinho, L. Suarez, Mina, 1 Messi, Rakitic, Paulinho)

Tottenham

8 gol (5 Kane, 2 Son, 1 Eriksen)

Manchester United

6 gol (4 Lukaku, 1 Rojo, Lingard)

Atletico Madrid

5 gol (3 Diego costa, 1 Griezmann, Giménez)

Serie A dietro la Premier russa

Il riassunto? È il solito dominio anglo-spagnolo. Del calcio. Come ormai da tanti anni. Fascino della Premier e spettacolo della Liga. Bottini assicurati sui mercati e porte aperte ai migliori talenti del mondo. Non a caso sono gli inglesi, in questo continuo rincorrersi di primati, ad aver mandato più squadre in gol. Tutte le ben note big six, chiaro, ma anche Southampton, Everton, Wba, Watford, Stoke e West Ham. Bundes con 8 squadre, L’Italia e la Serie A si fermano soltanto a sette, come la Liga, ma con grande varietà. Gol infatti sia per Juve che per Napoli, Roma, Inter, Fiorentina, Torino e Bologna. Rispettivamente con Cuadrado, Mertens, Kolarov, Perisic, Badelj, Niang e Dzemaili. Gli assenti di lusso? Il Milan, guardando alle tradizioni storiche dei club, che portava però in Russia appena cinque uomini (diventanti poi quattro col taglio Kalinic), a dispetto della catastrofe bavarese. È un Mondiale ricco di gol. Praticamente la solita festa. Con tutte le nazionali a segno almeno una volta e con appena un solo 0-0 in tutti i gironi, quello tra Danimarca e Francia.

Gol della Serie A

Juventus

Cuadrado (Colombia)

Napoli

Mertens (Belgio)

Roma

Kolarov (Serbia)

Inter

Perisic (Croazia)

Fiorentina

Badelj (Croazia)

Torino

Niang (Senegal)

Bologna

Dzemaili (Svizzera)