Mondiali 2018 Russia, le peggiori squadre nella storia della Coppa del Mondo: simpatiche perdenti

Mondiali

Vanni Spinella

Panama saluta il Mondiale da squadra-simpatia: zero punti e 11 gol incassati. Nella storia dei Mondiali, però, c'è anche chi ha fatto peggio: dallo Zaire che fece ridere gli avversari alla Grecia del '94, una classifica "al contrario"

Zero punti, 11 gol subiti, 2 fatti, anche se uno di questi è in realtà un’autorete. Questo il magro bottino con cui Panama saluta il Mondiale dopo la prima partecipazione della sua storia. Il titolo di squadra-simpatia non glielo toglie nessuno, soprattutto dopo il modo in cui è stato accolto (baci, abbracci, lacrime di felicità) il primo storico gol, segnato dal più esperto del gruppo, il 37enne capitano Felipe Baloy: Panama, in quel momento, stava perdendo 6-0 contro l’Inghilterra. All’esordio ne aveva presi altri 3 dal Belgio, con la sconfitta per 2-1 contro la Tunisia (l’unica gara in cui poteva sperare di fare almeno un punticino) il totale dei gol subiti sale a 11, con differenza reti -9. Eppure, nella storia dei Mondiali, c’è chi ha saputo fare molto peggio.

Zaire (Mondiale 1974): 14 gol subiti, 0 fatti

Guida la classifica al contrario, senza dubbio, lo Zaire, che nel 1974 fece il suo storico esordio mondiale rimediando un accettabile 2-0 dalla Scozia, per poi incassare nel secondo incontro del girone una batosta indimenticabile: 9-0 contro la Jugoslavia, che poco dopo la mezz’ora era già avanti di 6 gol. Per anni quello Zaire venne addirittura deriso, soprattutto ripensando a un episodio rimasto nella storia dei Mondiali, quello della “punizione al contrario” di Joseph Mwepu Ilunga che si staccò dalla barriera mentre il brasiliano Rivelino si apprestava a tirare e calciò via il pallone. Si favoleggiò ipotizzando che i giocatori dello Zaire non conoscessero nemmeno le regole del gioco, mentre la verità dei fatti, svelata anni dopo, era purtroppo terribile e strettamente legata alla situazione politica del Paese. Raccontò infatti lo stesso Mwepu che il dittatore Mobutu, infastidito dal 9-0 incassato contro la Jugoslavia, avesse promesso ai giocatori di far trovare le loro tombe pronte al rientro in Patria se avessero perso con più di tre gol contro il Brasile. Facile immaginare dunque lo stato d’animo della squadra che, sotto 2-0 contro la Seleçao, si vide assegnare contro una punizione, con lo specialista Rivelino pronto a calciare una bomba delle sue. Mwepu lo “anticipò”, i brasiliani risero di lui: non sapevano che si trattava del gesto di un uomo che cercava solo di salvarsi la vita.

Arabia Saudita (Mondiale 2002): 12 gol subiti, 0 fatti

Un bel cappotto fu anche quello indossato dagli arabi nella loro prima al Mondiale nippo-coreano: 8-0 rimediato contro la Germania, in cui segnano Klose (tripletta), Ballack, Bierhoff e persino Jancker. Capite bene quanto potesse essere scarsa la difesa saudita. In realtà, dopo l’esordio-choc, il Ct Nasser Al Johar rivide qualche meccanismo e contro il Camerun, alla seconda, ne prese solo uno, e da Eto’o, che ci può stare eccome. Gran finale con la sconfitta per 3-0 contro l’Irlanda. Anche al Mondiale successivo l’Arabia uscirà dopo la fase a gironi, ma stavolta facendo un punto: storico 2-2 con la Tunisia (che pareggiò al 92°!), poi le sconfitte con Ucraina (4-0) e Spagna (1-0). Ancora meglio in questo Mondiale, chiuso addirittura con una vittoria: 2-1 all’Egitto dopo aver incassato un 5-0 (dalla Russia) e un 1-0 (dall’Uruguay) che facevano temere un’altra figuraccia mondiale.

El Salvador (Mondiale 1982): 13 gol subiti, 1 fatto

Tredici gol incassati, ma 10 di questi in una sola gara. È il triste record fatto registrare dalla nazionale centroamericana, che con il 10-1 contro l’Ungheria regalò ai magiari il primato di gol segnati in una sola partita nella storia dei Mondiali. E pensare che si trattava anche della sfida più semplice per il piccolo El Salvador, inserito in un girone che comprendeva anche Belgio e Argentina. Dopo la batosta, però, riuscì a limitare i danni: 1-0 dal Belgio e 2-0 dall’Argentina. Visto com’era iniziata l’avventura, poteva andare anche peggio. Intanto quello di Ramirez Zapata, gol della bandiera nel 10-1 con l’Ungheria, è ancora oggi l’unica rete segnata a un Mondiale da un giocatore salvadoregno.

Corea del Nord (Mondiale 2010): 12 gol subiti, 1 fatto

È il Mondiale della disfatta degli Azzurri, che ci arrivavano da campioni del mondo in carica e chiusero all’ultimo posto di un girone abbordabilissimo. Non può certo consolarci il fatto che ci fu chi fece peggio, come l’odiata Corea del Nord, alla sua seconda partecipazione dopo quella del 1966 che ci era costata cara. Inseriti in un girone di ferro, i nordcoreani persero solo 2-1 contro il Brasile (con Ji Yun-Nam che diventa eroe nazionale), poi però ne incassarono 7 (a zero) dal Portogallo di Cristiano Ronaldo (un solo gol per lui: era meno famelico all’epoca) e 3 (sempre a zero) dalla Costa d’Avorio di Drogba. Risultato: a casa con -11 di differenza reti; l’Italia ci tornò con -1, ma non per questo più allegra.

Grecia (Mondiale 1994): 10 gol subiti, 0 fatti

Arrivò al Mondiale americano dopo aver vinto il suo girone di qualificazione: si squagliò sotto il sole di Boston già alla prima partita, persa 4-0 contro l’Argentina (tris di Batistuta), gara diventata celebre per il gol (ma più per la successiva esultanza in faccia alla telecamera) di Maradona, accompagnato da un’infermiera all’uscita dal campo per il controllo antidoping, per un’altra istantanea consegnata alla storia dei Mondiali. Nelle due gare successive, altri 4 gol incassati dalla sorprendente Bulgaria e 2 dalla Nigeria, entrambe nazionali che l’Italia di Robi Baggio incontrerà sul suo cammino verso la finale. In sintesi: 4-4-2 per un totale di 10 gol presi; 0, invece, quelli fatti. Esattamente 10 anni dopo i greci sapranno risollevarsi vincendo un folle Europeo. Incassando solo 4 gol in tutto il torneo.

Cina (Mondiale 2002): 9 gol subiti, 0 fatti

Per il suo primo Mondiale, disputato nel suo continente, la Cina si affida all’esperto Ct giramondo Bora Milutinov. Risultato disastroso, con 3 sconfitte su 3 e una media di 3 gol incassati per match. 0-2 con la Costarica, 0-4 con il Brasile, 0-3 con la Turchia. Una sola attenuante: due partite su tre giocate contro squadre finite sul podio, tra cui i campioni del mondo brasiliani.

Corea del Sud (Mondiale 1954): 16 gol subiti, 0 fatti

Fuori classifica, ma solo perché disputò due partite nella fase a gironi anziché 3, è la Corea del Sud del 1954. Eppure, nonostante una partita in meno, i sudcoreani alla loro prima partecipazione Mondiale riuscirono a incassare ben 16 gol, senza farne nemmeno uno. Nove dall’Ungheria di Puskas, 7 dalla Turchia. Forse un bene che non ci sia stato un terzo match per loro.