Mondiali, c'è già una classifica: Germania 22esima, peggior ranking di sempre

Mondiali

Giorgio Sigon

Le 16 nazionali eliminate si possono già collocare in una classifica finale definitiva, che per la prima volta non vede posizioni di ex aequo per via del fair play. Per la Germania si tratta del peggior piazzamento di sempre al Mondiale, per le africane è stato un vero e proprio flop

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TABELLONE MONDIALE, GLI ACCOPPIAMENTI DEGLI OTTAVI DI FINALE

Giunti agli ottavi di finale restano 16 squadre in corsa mentre le altre 16 hanno già una classifica finale. Nelle edizioni precedenti, in caso di assoluta parità (punti, differenza reti e gol fatti) si arrivava nella stessa posizione, ma quest'anno si può utilizzare il fair play anche per determinare la posizione finale. Utilizzando questo parametro possiamo ricavare la classifica dalla 17^ alla 32^ di Russia 2018.

17° Senegal
18° Iran
19° Korea
20° Peru
21° Nigeria
22° Germania (meglio della Serbia per cartellini)
23° Serbia
24° Tunisia
25° Polonia
26° Arabia Saudita
27 ° Marocco
28° Islanda (meglio di Costa Rica e Australia per cartellini)
29° Costa Rica (meglio di Australia per cartellini)
30° Australia
31° Egitto
32° Panama

Per la Germania si tratta del peggior piazzamento di sempre al Mondiale. Prima di questa edizione, la più nefasta per i tedeschi era stata quella del 1938 con un 10° posto finale (nel 1930 e nel 1950 non ha partecipato al Mondiale).

Un po' di statistiche curiose

Dopo la fase a gironi di questo mondiale, la classifica all-time delle squadre vede Germania e Brasile appaiate in testa alla classifica dei gol fatti. Sono 226 per entrambe col Brasile che può quindi prendersi la testa solitaria.

Sempre in tema di gol segnati all-time, la Spagna è a quota 98. Dovesse arrivare a 100 sarebbe la sesta nazione ad arrivare in tripla cifra.

Il Messico è la squadra che ha perso più volte agli ottavi di finale (6 volte), considerando ottavi di finale anche i primi turni dei Mondiali senza gironi (tipo quello del 1934). In questa speciale classifica il Belgio è secondo con 5 eliminazioni agli ottavi.

L'Argentina, se vuol vincere il Mondiale, deve sfatare un tabù: nelle ultime 8 edizioni del Mondiale (da Messico 1986 a Brasile 2014) la vincitrice del Mondiale era sempre arrivata prima nel proprio raggruppamento. L'ultima seconda fu l'Italia nel 1982 (intendendo per raggruppamento, il primo  girone).

C'è stato solo uno 0-0 fin qui ma Russia 2018 non è il Mondiale con più gol nella fase a gironi: come dato assoluto, considerando le edizioni con 32 squadre, i 122 gol segnati fin qui sono dietro ai 136 di Brasile 2014, ai 130 del 2002 e ai 126 del 1998. La media gol a partita è stata di 2,54. Anche qui siamo indietro rispetto al passato: è la stessa media gol a partita del Mondiale del 1970 (61 gol ma con 4 gruppi da 4 squadre).

Il gruppo più prolifico è stato il gruppo G con 24 reti totali; non se ne vedevano così tante dal 1982 (26 gol nel gruppo F). Il record assoluto è di 32 reti nel gruppo B del Mondiale 1954 (sempre considerando i primi gironi).

La formazione titolare più giovane di questi mondiali è stata della francia contro l'Australia (24 anni e 197 giorni).

La formazione titolare più vecchia di questi mondiali è stata quella dell'Islanda contro l'Argentina (30 anni e 322 giorni).

Il differenziale più altro in termini di altezza dell' undici titolare in questi mondiali è stato quello tra Islanda e Argentina con 9,7 cm di differenza (altezza media Argentina 176,5 cm, altezza media Islanda 186,2 cm).

Africa flop

L'eliminazione beffa del Senegal è l'ultimo tassello del fallimento delle nazionali africane a Russia 2018. In precedenza erano già tornate a casa Nigeria, Egitto, Tunisia e Marocco. La fase a eliminazione diretta non vedrà in campo nessuna squadra del continente africano, evento che non si era mai verificato dal 1986. Nel mondiale messicano il Marocco fu eliminato negli ottavi dalla Germania Ovest. A Italia '90 il Camerun fece sognare i suoi tifosi e non solo, prima di essere fermata dall'Inghilterra ai tempi supplementari nei quarti di finale. Quattro anni più tardi negli Stati Uniti, la Nigeria ci fece tremare ma poi Roberto Baggio regalò la qualificazione all'Italia di Arrigo Sacchi. In Francia nel 1998 fu ancora la Nigeria a qualificarsi nella fase a gironi, per poi essere nettamente sconfitta 4-1 dalla Danimarca negli ottavi. Nell'edizione 2002 il Senegal riuscì ad avanzare fino ai quarti: prima la vittoria contro la Svezia, poi lo stop contro la Turchia. A Germania 2006 il Ghana arrivò secondo nel girone dell'Italia, ma poi pescò il Brasile con cui perse 3-0. Nel mondiale casalingo, quello sudafricano del 2010, il Ghana fece sognare un intero continente ma si fermò nei quarti contro l'Uruguay ai rigori. Quattro anni fa, in Brasile, Algeria e Nigeria raggiunsero gli ottavi ma si dovettero arrendere a Germania e Francia.