Spagna Russia 4-5 d.t.r., Akinfeev regala i quarti ai padroni di casa: Hierro a casa ai rigori
120 minuti di sofferenza, poi i rigori decidono Spagna-Russia. 1-1 nei novanta minuti con l'autogol di Ignashevich e il pari di Dzyuba su rigore. Decisivi dal dischetto gli errori di Koke e Aspas, e la doppia parata di Akinfeev
RIVIVI LA PARTITA SUL LIVEBLOG
SPAGNA-RUSSIA 4-5 d.t.r.
12' aut. Ignashevich (R), 41' rig. Dzyuba (R)
Il tabellino
Spagna (4-2-3-1): De Gea 5.5; Nacho 6 (70' Carvajal 6.5), Piqué 5, Ramos 6.5, Jordi Alba 6.5; Koke 6, Busquets 5.5; Asensio 5 (104' Rodrigo 6.5), Silva 5 (67' Iniesta 6.5), Isco 7; Diego Costa 5.5 (80' Aspas 6). Ct: Hierro 5
Russia (3-4-1-2): Akinfeev 8; Kutepov 5.5, Ignashevich 5, Kudryashov 6.5; Mário Fernandes 6.5, Kuzyaev 6 (97' Erokhin 6), Zobnin 6.5, Zhirkov 5.5 (46' Granat 6.5); Semedov 6 (61' Cheryshev 6), Golovin 6; Dzyuba 7 (65' Smolov 5.5). Ct: Cherchesov 6.5
Ammoniti: 40' Piqué (S), 54' Kutepov (R), 71' Zobnin (R)
3-4 il parziale dopo quattro rigori.
2-3 il parziale dopo tre rigori.
2-2 il parziale dopo due rigori.
1-1 il parziale.
Sorteggio Ramos-Akinfeev. Inizia la Spagna. Iniesta sul pallone.
120' - Un solo minuto di recupero.
115' - Tutto buono per Kuipers e per gli uomini del Var. Nessun calcio di rigore.
114' - La punizione sfila sul fondo senza che nessuno tocchi. Ma tutti gli spagnoli protestano per una presunta trattenuta di Piqué di Ignashevich. Silent check in corso.
114' - Isco è l'ultimo ad arrendersi. Guadagna ancora una punizione dalla tre quarti campo. Salgono le torri spagnole.
113' - Dalla panchina Dzyuba arringa la folla del Luzhniki per l'ultimo decisivo sostegno alla squadra prima dei rigori.
105' - Un minuto di recupero segnalato. Piqué impatta di testa sulla punizione di Rodrigo, ma il tiro è centrale.
103' - Non cambia ovviamente nemmeno nei supplementari il copione della partita. La Russia non gioca più in avanti. Solo difesa. Asensio esce per Rodrigo, con Hierro che si gioca così l'ultimo cambio del match.
100' - Ci prova anche Asensio da fuori: parata facile per Akinfeev.
97' - Ecco il primo quarto cambio nella storia dei Mondiali. Erokhin subentra a Kuzyaev.
95' - Il possesso palla Spagna continua ad aumentare. Siamo ora oltre il 75%. Dominio territoriale.
90'+3 - Ci prova Smolov quasi all'ultimo istante. Palla persa da Alba sulla tre quarti campo difensiva e tiro del 10 dei russi. La palla esce però di molto larga rispetto alla porta di De Gea. Ancora senza voto in campo.
90' - Quattro i minuti di recupero.
90' - Alla fine il colpo di testa è di Ramos, altissimo sopra la traversa di Akinfeev.
90' - Tre corner consecutivi per la Spagna, che non si schioda dall'area di rigore russa.
89' - Grande sofferenza ora in campo. Spagna in avanti con un corner.
87' - Grande spreco di Smolov che fallisce il passaggio decisivo in un contropiede tre contro due. Sceglie Golovin sulla destra e non Cheryshev a sinistra. Campanello d'allarme spagnolo: occhio ai contropiedi!
81' - Fuori entrambe le prime punte "di peso". Dentro Smolov e Aspas tutta velocità. Sia Hierro che Cherchesov stanno cercando di pescare il jolly dal mazzo.
80' - Spagna tutta in orizzontale. La Russia si chiude e non riesce a ripartire. Pronto allora l'ultimo cambio nei novanta minuti per Hierro: out Costa, dentro Aspas.
76' - Timidissimo tentativo di ripartenza russa. Golovin sbaglia il controllo e si riparte da capo: Ramos, Piqué e via al possesso spagnolo.
75' - Con quindici minuti ancora da giocare Spagna sempre più padrona del campo. Manca Dzyuba a far salire la squadra e la Russia sta soffrendo ancora di più.
71' - Duro l'intervento di Zobnin su Jordi Alba. La Russia riparte in contropiede ma Kuipers giustamente ferma tutto. E ammonisce il russo.
70' - Secondo cambio anche per Hierro. Dentro Carvajal e fuori Nacho. Aumenta così la spinta spagnola.
66' - Ancora Golovin insidioso. Parte dalla fascia destra e penetra in area saltando Ramos. Il centrocampista del Cska Mosca scivola però sul più bello e la palla si perde sul fondo. Nel frattempo dentro il grande escluso, Iniesta per Silva.
65' - Terzo cambio della Russia con ancora mezz'ora da giocare. Esce proprio Dzyuba. Al suo posto Smolov. In caso di supplementari entrerebbe però in gioco il quarto cambio.
61' - Entra in campo Cheryshev. In Spagna da quando aveva cinque anni. Ex "cantera" del Real. Attualmente è nel Villarreal. Esce Samedov.
58' - Diego Costa allontana il pallone sul primo palo. Ritmi leggermente più alti nella ripresa.
57' - Occhio a un nuovo corner per la Russia.
55' - Sulla punizione palla allontanata senza troppe difficoltà dalla difesa russa.
54' - Isco guadagna una punizione sulla tre quarti campo, fascia di sinistra. Ammonito Kutepov per il fallo.
52' - Russia leggermente più aggressiva. Nel frattempo Iniesta sembra aver accelerato il riscaldamento.
47' - Jordi Alba si avvicina al gol. Isco raccoglie un pallone in area e crossa al centro per Diego Costa, sul secondo palo il terzino del Barcellona impatta il pallone con la pancia sfiorando il classico "gollonzo". Akinfeev para bloccando il pallone.
45'+2 - Si stappa nel finale la partita. Con la Russia che prova a colpire la Spagna in contropiede anche nell'ultimo minuto di recupero. Salva tutto Sergio Ramos.
45' - Isco prova a riportare subito avanti gli spagnoli. Sulla destra rientra e calcia, ma il destro è murato. Nel frattempo due minuti di recupero.
Sul corner Dzyuba incorna di testa il pallone, che impatta sul braccio largo di Piqué, anche ammonito.
34' - Ritmo lentissimo in campo. Ad entrambe la situazione va bene così.
33' - Ola sugli spalti del Luzhniki. Al momento l'unica emozione dopo l'autogol di Ignashevich.
30' - Sta prendendo piano piano coraggio la Russia. Schema classico: palla alta a Dzyuba pronto a far da sponda agli inserimenti dei centrocampisti. La Spagna chiude però bene gli spazi.
28' - Inspiegabilmente, il corner viene battuto corto. Senza riuscire ad arrivare nemmeno a un conseguente cross a centro area.
27' - Nuovo angolo per la Russia. È su palla inattiva che i padroni di casa possono essere realmente pericolosi.
Nel frattempo, statistiche Opta alla mano, Ignashevich è diventato il giocatore più vecchio di sempre a segnare un autogol in un Mondiale: 38 anni e 352 giorni.
23' - La Spagna allontana bene ma non riesce a ripartire. Arriva un nuovo cross per Dzyuba, ancora una volta però impreciso, ma soprattutto senza inserimenti dei centrocampisti per raccogliere una sua potenziale sponda.
22' - Si fa vedere anche la Russia. Su lungo rinvio dalla difesa Dzyuba prende posizione e guadagna un calcio di punizione in attacco, a circa 40 metri dalla porta buono per un cross al centro.
15' - Il vantaggio non sembra cambiare gli equilibri della partita. Spagna sempre in possesso e Russia sempre chiusa. Ora però è già tutto nelle mani della squadra di Hierro.
10' - Come largamente prevedibile la difesa a tre della Russia è, in fase difensiva, una difesa a cinque. Chiusissima. Palleggio spagnolo orizzontale, con Nacho che guadagna una punizione interessante dalla tre quarti di campo, fascia di destra.
7' - Isco è il giocatore che svaria di più nel centrocampo spagnolo. Si abbassa a raccogliere il pallone. Si allarga a destra e anche a sinistra già in questi pochi minuti di gioco. Sarà lui il jolly di Hierro.
5' - Primo spunto di Golovin che infiamma il Luzhniki. La stella del Cska, desiderio di mercato di mezza Europa, guadagna un corner poi ben allontanato dalla difesa spagnola.
4' - Pochissimi secondi di gioco, che lasciano però già intravedere l'ovvio approccio tattico della partita. Spagna a giostrare il possesso palla. Russia chiusa, linee strette. Difficile verticalizzare per la squadra di Hierro e padroni di casa pronti a ripartire.
1' - Il primo possesso è per la Spagna. Entrambe le squadre con la classica divisa di casa. In rosso gli spagnoli. In bianco la Russia.
Arbitro del match l'olandese Kuipers.
Tocca ora all'inno russo. Da Luzhniki si alza il canto dei tifosi di casa. Altissimo.
Si parte con l'inno spagnolo. La Marcha Real. In tribuna anche il re Filippo VI di Spagna.
Meno di dieci minuti all'inizio. Le squadre sono nel tunnel e stanno per entrare in campo. I 70mila russi sfidano i 3mila spagnoli sugli spalti. Tifo infuocato.
Due parate di Akinfeev. Una facile, con Koke che calcia centrale e a mezza altezza. L’altra clamorosa con il piede. Sbaglia Aspas, che aveva però quasi spiazzato il portiere russo. Sotto pressione per tutta la partita in un match che definire a senso unico sarebbe un eufemismo. Alla fine premiata la costanza dei russi. Barricati per 120 minuti e caparbi dal dischetto. Senza sentire la fatica. Senza pressioni. E di fatto il paradosso è che David De Gea chiude praticamente la partita senza voto. Perché quello del Luzhniki è stato un match bloccato. Bloccatissimo. Con la Russia che entra in campo con una difesa a cinque mascherata a tre. Con linee strettissime e senza dare nessuno sbocco alla Spagna. Nessun pressing. Nessuna difesa alta. Solo traiettorie di passaggio intasate e spagnoli sempre costretti all’orizzontalità. Tanti passaggi, tantissimi. Nel primo tempo la squadra di Hierro ne stabilisce addirittura il record storico nei Mondiali dal 1966. Alla fine saranno più di mille e cento. E quello che allora stupisce più di ogni altra cosa è che nei primi 45 minuti arrivino ben due gol, anche se come ampiamente prevedibile entrambi sugli sviluppi di un calcio piazzato. Prima la punizione di Asensio e il movimento di Ramos sul secondo palo che propiziano l'autogol di Ignashevich. Poi l'ingenuità di Piqué, che nello sforzo di anticipare l'altissimo Dzyuba su un corner allarga troppo il braccio e concede il rigore alla Russia, che lo stesso Dzyuba non fallisce dal dischetto. Poi? Una ripresa dal ritmo leggermente più alto, ma senza quei due episodi che nei primi 45 minuti avevano rotto l'equilibrio. Isco continua a provarci praticamente da solo, e ottiene man forte solo da Iniesta che si avvicina al gol negli ultimi dieci minuti. In una ripresa dove i due Ct decidono di sostituire entrambe le prime punte: Dzyuba da una parte, Costa dall’altra, chi entra non riesce a dare quel qualcosa in più che sia realmente decisivo in tutti i novanta minuti. Nei supplementari poi, senza colpi di scena, stesso canovaccio. Col solo Rodrigo (ottimo il suo ingresso) a provarci nel secondo supplementare, trovando però i guantoni di Akinfeev a mettere il punto prima dei calci di rigore. Dove sempre lui sarà l'eroe della giornata.