Mondiali 2018 Russia: Brasile-Messico a Rocchi, ma il favorito per la finale ora è l'iraniano Faghani

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Lorenzo Fontani

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Non soltanto il precedente del 2014, con la finale dell'ultimo Mondiale diretta dal suo designatore Rizzoli, ora sulla strada dell'italiano verso la finale si mette anche il collega iraniano Faghani. Che dopo l'eccellente direzione di Francia-Argentina soddisferebbe non solo la regola non scritta della geopolitica (nessun asiatico ha mai diretto una finale mondiale) ma anche quella del merito

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TABELLONE MONDIALE, IL QUADRO DEGLI OTTAVI DI FINALE

La terza designazione di Gianluca Rocchi ai Mondiali russi l'ha ufficializzata... Nicchi. È stato infatti il presidente dell'AIA, al termine della conferenza sui nuovi organici arbitrali, a congratularsi con il nostro rappresentante per essere stato scelto per l'ottavo tra Brasile e Messico. Una designazione prestigiosa e un bel segnale di fiducia da parte della Commissione presieduta da Pierluigi Collina dopo le ottime prestazioni in Portogallo-Spagna e Giappone-Senegal. Purtroppo per Rocchi però - anche in caso di terza prova superata a pieni voti - contro la prospettiva di approdare in finale rema la storia dell'altro protagonista della conferenza romana, il suo amico e designatore Nicola Rizzoli. Che lo ha incoraggiato a crederci, ma che sa bene come l'aver diretto lui stesso la finale del 2014 al Maracanà rappresenti un elemento a sfavore.
Non soltanto infatti si tratterebbe della seconda finale consecutiva diretta da un italiano, ma anche della terza consecutiva di un europeo. Entrambe le coincidenze si sono già verificate, ma molto indietro nel tempo, e la "geopolitica" resta comunque un fattore.
Ma soprattutto nella corsa alla finale potrebbe aver preso un vantaggio decisivo l'iraniano Alireza Faghani, la cui designazione sarebbe ineccepibile non solo diplomaticamente, visto che mai un arbitro della confederazione asiatica è arrivato all'ultimo atto di un Mondiale, ma anche meritocraticamente: alle ottime direzioni di Germania-Messico e Brasile-Serbia infatti Faghani ha aggiunto la ciliegina di Francia-Argentina, portata a termine con un'autorevolezza e una precisione tecnica invidiabili. E - anche se può sembrare strano visto il campionato di provenienza - vanta anche un curriculum notevole: ha diretto infatti una finale delle Olimpiadi, una del Mondiale per Club, una della Coppa d'Asia per Nazioni e una della Champions League asiatica. Oltre a svariati derby di Teheran, che non sono esattamente una passeggiata. L'Iran insomma, dopo essere uscito a testa alta e aver spaventato Spagna e Portogallo, potrebbe togliersi un'altra bella soddisfazione. E magari, quello sì, in cabina Var come per Francia-Argentina potrebbero esserci i Var italiani.