Mondiali 2018 Russia, Inghilterra e Southgate cancellano la maledizione rigori. E Kane è da record

Mondiali

Marco Salami

Tre volte ai rigori nei Mondiali. Tre volte sconfitti. E il Ct Southgate aveva ancora gli incubi per un errore fatale dal dischetto nella semifinale di Euro '96, giocata in casa. L'Inghilterra contro la Colombia sfata un tabù, e ora crede più che mai al sogno in Russia

INGLESI AVENTI, COLOMBIA KO AI RIGORI: LA PARTITA

KANE RE DEI BOMBER - IL TABELLONE DEI QUARTI DI FINALE

Pickford para. Dier è l’uomo della storia. E il ritornello del football is coming home torna di moda. Sì, a casa. Da loro che questo gioco l’hanno inventato, vincendo però soltanto un Mondiale, nel 1966, guarda a caso proprio in Inghilterra. Battuta la Colombia, quarti in tasca, in quello che è probabilmente il miglior abbinamento possibile sul tabellone. Poi, in proiezione la Croazia. Forte. Temibile. Ma mai quanto la Francia di Mbappé o il Brasile di Neymar. Questione di blasone. E gli inglesi ora ci possono credere per davvero, come mai prima d’ora, con la sorte che finalmente sembra aver cambiato parte. Spalle voltate prima, braccia aperte oggi. Perché non era mai successo che gli inglesi vincessero una partita ai rigori nei Mondiali. Mai. Non nel 2006, quando nei quarti passò il Portogallo, con gli errori che non ti aspetti di Carragher, ma soprattutto di Lampard più Gerrard. Non nel 1998, quando agli ottavi vinse l’Argentina, nella partita del rosso a David Beckham e sugli errori di Ince e Batty. E nemmeno nel 1990, al Delle Alpi di Torino, quando in semifinale risero i tedeschi dal dischetto. Quello maledetto, ora finalmente esorcizzato. Tre sconfitte tanto pesanti quanto dimenticate. Tre, come i leoni sul petto che in Russia continuano a far sognare la terra del football.

I fantasmi di Southgate

Esultano tutti allora. Kane e Rashford. Trippier e Dier. Anche Henderson che il suo rigore l’ha sbagliato, ma soprattutto Gareth Southgate, che gli incubi dal dischetto li ha ancora oggi. Lui, l’allenatore della riscossa con cui gli inglesi sono diventati finalmente squadra a tutti gli effetti. Con un pass per i quarti già in tascata e soffiato da Yerry Mina con l’inzuccata a tempo quasi scaduto. Avrà visto i fantasmi allora il secondo Ct più giovane in Russia ancora in corsa. Pensando al 1996, a Wembley, a tutti gli inglesi in lacrime e una semifinale degli Europei persa proprio ai rigori per un suo errore contro la Germania. Destro basso, incrociato ma piuttosto centrale, Köpke si getta su un lato e para. Qualche istante dopo Möller chiude la questione. E dire che nella partita precedente, dei quarti, era arrivata la vittoria proprio dal dischetto, sulla Spagna, un trionfo rivelatosi poi l’ennesima beffa del destino. Perché quella rimane l’unica vittoria su sette sfide tra Europei e Mondiali dagli undici metri. Poi ovviamente inutile. Loro, sfortunatissimi, e ko anche a Euro 2004 contro il Portogallo nei quarti e nel 2012, e sempre nei quarti, contro l’Italia. Rigori maledetti? Quasi un eufemismo.

Harry, ti presento Gary

Maledetti sì, ma ora senza più rancore. Inghilterra avanti così anche grazie alla lotteria, quella che loro non avevano studiato quando inventarono il gioco ormai due secoli fa. Decisivi tutti, Dier col rigore decisivo così come Kane nei novanta minuti. In gol nella serie. In gol durante la partita. Uno che in carriera dal dischetto ha segnato 24 volte su 30, e che col terzo centro in Russia dagli undici metri è diventato il primo dai tempi di Hristo Stoichkov nel 1994 a raggiungere questo bottino. Ma non finisce qui, perché quando Harry segna, si porta dietro di sé da prassi una marea di record, nel modo con cui un uragano si trascina dietro ogni cosa. Gol alla Colombia, e Kane come Gary Lineker, secondo inglese di sempre a segnare per sei volte in un Mondiale. Gol alla Colombia, e Kane come Tommy Lawton, unico altro inglese di sempre a segnare in sei partite consecutive per la nazionale, nel 1939. Gol alla Colombia, e Kane come, anzi meglio, di ben 29 diverse nazionali in Russia. Insomma, maledizione spezzata. Southgate cancella i fantasmi. Kane sempre più “on fire” come recita il suo coro Mondiale. E forse per il football, e la Coppa, può veramente essere giunto il momento di tornare a casa.