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Mondiali 2018 Russia. Brasile, vecchi e nuovi amuleti: dalla leggenda Clovis al russo Torskiy

Mondiali

La leggenda del tifo brasiliano, Clovis Fernandes, dopo aver seguito la Seleçao in 7 Mondiali, se ne è andato per un cancro nel 2015 e non ha potuto seguire la squadra in Russia. Ci hanno pensato i due figli a prenderne il posto, mentre i sostenitori verdeoro hanno individuato un terzo portafortuna: il russo Torskiy

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Il calcio è anche superstizione. Non basta sempre avere il talento maggiore per emergere e trionfare, a volte serve anche una buona dose di fortuna e di ... portafortuna. Nelle ultime 7 edizioni dei Mondiali, non contando quella attualmente in corso, il Brasile ha infatti potuto contare su un 12° uomo pronto a sostenere la Seleçao in ogni stadio e in ogni angolo del mondo. Si tratta di Clovis Fernandes, meglio conosciuto come Gaucho de Copa, una figura leggendaria sulle tribune che ha fatto sempre la sua comparsa a partire dal 1990. Dal torneo disputato in Italia, il tifoso verdeoro ha seguito la Nazionale in ogni occasione possibile, diventando con i suoi baffoni il soggetto preferito dai fotografi e accompagnato sempre dalla fedele riproduzione della Coppa del Mondo tra le mani. Un'icona divenuta celebre non soltanto tra i sostenitori brasiliani, ma in tutto il pianeta, e che ha vissuto da vicino il trionfo della Seleçao a USA 94 e nella finale di Yokohama di 8 anni dopo, decisa dalla doppietta di Ronaldo. La sua ultima immagine è quella che lo ritrae in lacrime, abbracciato alla sua Coppa, dopo il Mineirazo subito contro la Germania. Un tassello quasi imprenscindibile per la Nazionale guidata oggi da Tite e che, purtroppo, ha dovuto dare forfait in occasione del torneo in Russia. Tre anni fa infatti, dopo una battaglia durata quasi un decennio, un cancro se l'è portato via, lasciando un vuoto incolmabile. O quasi. Perché a proseguire la tradizione ci hanno pensato i suoi figli, Frank e Gustavo, che si sono recati nell'est Europa "armati" di baffoni come il padre e dotati dell'immancabile Coppa per dare supporto a Neymar e compagni. Un lungo viaggio che ha permesso alla formazione verdeoro di raddoppiare i portafortuna a disposizione e che sarà ora spinta a dare il massimo per regalare al suo più grande tifoso, volato in cielo, il terzo "personale" trionfo da seguace della Seleçao.

La storia di Torskiy

Il popolo brasiliano ha deciso però di non accontentarsi e di triplicare. I sostenitori verdeoro hanno infatti 'eletto' ad amuleto un tifoso russo presente sugli spalti della Samara Arena che, a quanto pare, ha portato bene alla squadra di Tite contro il Messico. Il suo profilo Vk, una sorta di Facebook in voga in Russia, è stato preso d'assalto dai supporters della Seleçao che lo hanno riempito di messaggi di gratitudine e lo hanno invitato a presentarsi allo stadio anche in occasione dei quarti di finale contro il Belgio, in programma venerdì a Kazan. Iuri Torskiy, questo il nome del ragazzo diventato una star, ha 34 anni e vive a Samara e lavora presso il Samara Space Center, dove vengono lanciati razzi russi, ma è nato a Minry, una città molto distante da Mosca. Ha dichiarato di aver acquistato la bandiera brasiliana nel 2011 in una cittadina francese, Cayenne, e il suo tifo sfegatato per Neymar e compagni è testimoniato anche dalla sua foto del profilo, un'immagine stilizzata in cartone animato di lui che mostra la bandiera verdeoro. Torskiy non ha potuto non notare l'interesse attratto e ha deciso di rispondere ai suoi fan, promettendo la partecipazione al prossimo match del Brasile, nonostante la sua Nazionale, quella russa, giocherà uno storico quarto di finale contro la Croazia: "Grazie a tutti! Mi dispiace non poter rispondere direttamente a ognuno di voi - ha scritto -. Siete incredibili. Sono molto felice di far parte del team brasiliano in questo torneo. Seguirò sicuramente il Brasile nelle prossime partite e spero possa vincere il Mondiale".