Il nuovo Ct spagnolo parla per la prima volta dopo l'ufficialità del suo incarico: "Non so se è un sogno, ma sono entusiasta e molto motivato. Le critiche non mi preoccupano, fanno parte di questo mestiere"
È l'uomo scelto dalla Federazione spagnola per guidare la Nazionale dopo la delusione per l'eliminazione dal Mondiale in Russia arrivata con Hierro in panchina e 'figlia' anche del caos generato dall'allontanamento dell'ormai ex Ct spagnolo Julen Lopetegui a pochi giorni dall'inizio della Coppa del Mondo. Intervistato da Deportes Cuatro, Luis Enrique non nasconde tutta la sua felicità per il nuovo incarico da Commissario tecnico della Spagna: "Non so se è un sogno, ma questo incarico mi entusiasma. Ho avuto la fortuna di far parte della Nazionale da giocatore, ho sofferto e giocato con la maglia della Spagna in tante manifestazioni e adesso sono molto contento e motivato. Le critiche? So cosa significa essere allenatore, la critica è annessa a qualsiasi carica in questo Paese", ha affermato Luis Enrique.
"Tratterò la stampa come merita, non cambierò a 48 anni"
Nella sua prima intervista da nuovo Commissario tecnico della Spagna, Luis Enrique ha poi proseguito: "Ho molta voglia e grandi ambizioni. Cosa dico a chi mi definisce antimadridista? Dico loro che li amo moltissimo". Chiusura finale sui rapporto con la stampa: "Saranno come sempre, tratterò i giornalisti come meritano. Ho 48 anni ed è difficile che cambi, sono cosciente di quanto sono arrivato lontano nella mia carriera”, ha concluso il nuovo commissario tecnico della Spagna Luis Enrique.