Francia campione del mondo, il discorso di Pogba prima della finale: "Oggi si fa la storia"
MondialiIl centrocampista francese, autore del 3-1 contro la Croazia, ha voluto caricare i compagni in vista degli ultimi 90 minuti con delle parole da vero trascinatore. Sempre lui aveva trasmesso le giuste motivazioni anche contro l'Argentina di Messi
MBAPPE' MANTIENE LA PROMESSA, DENARO VINTO IN BENEFICENZA
FRANCIA, LE PROMESSE PRE MONDIALI CHE I GIOCATORI MANTERRANNO
Il salto di qualità che in tanti si aspettavano è arrivato puntuale al torneo più importante di tutti. Paul Pogba, dopo aver deluso al precedente Europeo nonostante il secondo posto finale, si è caricato la Francia sulle spalle e l'ha trascinata sul tetto del Mondo. Non solo tecnica e fisicità, le qualità per cui è ammirato e considerato tra i top ormai da un po' di anni, ma soprattutto tanto sacrificio e disponibilità al servizio dei compagni. La superficialità il Polpo questa volta l'ha lasciata a casa, mettendo in mostra prove ben oltre la sufficienza con impressionante continuità. La ciliegina sulla torta l'ha poi messa nella finale contro la Croazia, realizzando, dopo un'ora di gioco, la rete che ha consentito ai Bleus di aumentare il divario con gli avversari e chiudere a chiave lo scrigno con dentro la Coppa. Un gol di ottima fattura che va a sposarsi con lo scatto mentale compiuto dal centrocampista dello United in questo torneo. La sua crescita e predominanza sul terreno di gioco sono stati possibili solo grazie a un certo lavoro con la testa e la dimostrazione di questo straordinario passo in avanti si è avuto proprio nell'ultimo atto. Non solamente in campo però, ma anche negli spogliatoi, dove prima di scendere sul terreno di gioco ha rivolto un discorso ai compagni di squadra da vero leader. Da giocatore maturo e con alle spalle un bagaglio di esperienza raro per un calciatore di 25 anni. “Non voglio parlare troppo - ha dichiarato ai giocatori di Deschamps prima del match contro la Croazia, come svelato da un docu-film pubblicato da Telefoot -. Sappiamo tutti dove siamo, sappiamo tutti quello che vogliamo e conosciamo la strada che abbiamo attraversato. Lo posso vedere nei nostri cuori, nei nostri occhi. Siamo concentrati. Ragazzi non dimenticatevelo, siamo a soli 90 minuti da una storia incredibile. Non so quante partite così abbiamo giocato nelle nostre carriere, nelle nostre vite, ma qui cambierà tutto. Cambierà la storia: ci sono due squadre e una coppa, è lo stesso per loro, vogliono vincere. Noi abbiamo perso una finale, lo sappiamo. Ce l’abbiamo ancora qui, nel cuore e nella testa. Guardiamoci l’un l’altro e non permettiamo a nessun’altra squadra di prendere ciò che è nostro. Stasera ci dobbiamo guadagnare un posto nella memoria dei francesi, dei loro figli, dei loro nipoti. Oggi solo 90 minuti ci separano dalla storia. Quindi ora vi guardo, non voglio gridare. Andiamo in campo come guerrieri. E dopo voglio vedere le lacrime. Lacrime di gioia, non lacrime di tristezza. Lacrime di gioia sul campo e tutti che ci baciamo a abbracciamo. È chiaro?”. Il tutto seguito da urla motivanti e da uno spirito da combattenti che si è poi concretizzato in campo, in particolare dopo un messaggio arrivato anche dalla fortuna, con Mandzukic a deviare involontariamente verso la propria porta.
"Dobbiamo comportarci da guerrieri, Messi o non Messi a me non frega niente"
Paul Pogba non è nuovo però a discorsi d'incoraggiamento prima di partite da dentro o fuori. È stato sempre l'ex Juve a caricare i Bleus di Deschamps in vista degli ottavi di finale contro l'Argentina. Quell'incontro, terminato 4-2 a favore della Nazionale transalpina, è stato uno dei punti di svolta di questo Mondiale, la gara che ha certificato le potenzialità della squadra e dato ancora più convinzione di poter conquistare la Coppa. E se Mbappé è stato travolgente in campo, Pogba lo è stato negli spogliatoi, spingendo i compagni metaforicamente a dare la vita pur di uscire dal terreno di gioco con una vittoria. "Ragazzi voglio vedere dei guerrieri sul campo stasera - ha detto il centrocampista -. Non voglio andare a casa. Stasera io non ci torno, dobbiamo rimanere ancora in questo hotel e continueremo a mangiare quella c.... di pasta. Non me ne frega niente, oggi non andiamo a casa. Saremo felici alla fine, voglio festeggiare. Dobbiamo morire sul campo, ma nessuno deve lasciare il suo compagno di squadra, dobbiamo essere compatti. Guerrieri, soldati, oggi uccideremo gli argentini. Messi o non Messi a me non frega nulla, andiamo a prenderci questa c.... di Coppa del Mondo”. Il talento alla Nazionale francese non manca di certo, ma in questo Mondiale ha forse definitivamente trovato anche il suo trascinatore a livello mentale. Un passo in avanti che ha permesso di trasformare un semplice sogno in una bellissima realtà.