Spagna, Piqué annuncia l'addio alla Nazionale: "Decisione presa da tempo, testa solo al Barcellona"
MondialiFinisce la carriera di Gerard Piqué con la maglia della nazionale spagnola, lo ha annunciato in conferenza pre Supercoppa: "Ho già parlato con Luis Enrique, scelta meditata e presa da tempo. Voglio pensare solo al Barcellona". È la fine di un rapporto non idilliaco, visto il grande amore da sempre dichiarato dal centrale per la Catalogna
Finisce dopo 103 partite, un Europeo e un Mondiale l’avventura di Gerard Piqué con la maglia della nazionale spagnola. Lo ha annunciato lo stesso difensore del Barcellona nella conferenza stampa pre Supercoppa di Spagna dove il suo Barcellona è atteso dal Siviglia. Chi lo aspettava era però anche Luis Enrique, nuovo Ct della Spagna e anche suo ex allenatore proprio al Barça. Attesa inutile, perché le sensazioni post Russia sono state ora confermate anche in via ufficiale, e Luis Enrique dovrà così fare a meno di lui: “Già da un paio di settimane ne avevo parlato col Ct - ha detto Piqué, come riporta anche Marca -, gli ho detto che la decisione era stata presa e che era anche stata meditata a lungo. Per me è stato un periodo molto bello e sono molto felice di aver fatto parte di una nazionale così ricca di successi. Ora voglio concentrarmi sul Barcellona, mi restano alcuni anni e voglio godermeli”.
La sua storia
L’ultima partita di Gerard Piqué in nazionale rimarrà allora quella contro la Russia negli ottavi dell’ultimo Mondiale. Un fallimento con l’eliminazione ai rigori dove però lui non aveva sbagliato. Nella Coppa vinta del 2010 in Sudafrica e nell’Europeo vinto del 2012 Piqué giocò sempre titolare e non perse mai un minuto in entrambe le competizioni, nonostante un rapporto mai di vero amore visto il grande legame del centrale con la Catalogna e la relativa voglia di indipendenza. Nella sua conferenza stampa tante altre domande su varie tematiche. Innanzitutto gli obiettivi stagionali del Barcellona: “Prima di tutto la Liga. Non abbiamo mai vinto la Champions senza prima vincere il campionato, quindi puntiamo a quello”. Poi i quattro capitani della Masia (Messi, Busquets, Piqué stesso e Sergi Roberto): “È un segnale, un bel messaggio. È vero che nel calcio moderno ci sono molti investimenti, molti soldi e alcuni giocatori che danno prevalenza all’aspetto economico, ma sarebbe di grande aiuto rimanere fedeli ai propri club, e affidarsi di più a chi c’è già in casa”. Infine, tra le altre, battuta anche sulla tecnologia (al debutto in Spagna proprio in Supercoppa): “Var? Renderà questo sport più giusto. Ci saranno ancora polemiche ma diminuiranno, e tutto questo aiuterà gli arbitri”.