Un gol al 104’ condanna la Nazionale di Nicolato alla sconfitta e al 4° posto finale nel Mondiale. Gli azzurri, in avvio di supplementare, sprecano la possibilità del vantaggio con il rigore fallito da Olivieri. Decide la finalina Mina, con un guizzo sotto porta sugli sviluppi di un calcio di punizione
NICOLATO: CON ECUADOR OCCASIONE PER DIMOSTRARE CHI SIAMO
ITALIA-ECUADOR 0-1
104' Mina
Italia (3-5-1-1): Carnesecchi; Gabbia, Bettella, Ranieri; Candela, Esposito (62' Colpani), Del Prato, Alberico, Tripaldelli (83' Pellegrini); Capone; Gori (62' Olivieri). All. Nicolato
Ecuador (4-2-3-1): Ramirez; Espinoza (60' Mina), Porozo, Vallecilla, Palacios; Cifuentes, Alcivar (112' Loor); Plata, Rezabala, Alvarado; Campana. All. Celico
Ammoniti: Candela (I), Vallecilla (E), Capone (I), Quintero (E), Plata (E), Olivieri (I), Gabbia (I)
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Finisce con un ko e il 4° posto finale l’avventura dei ragazzi di Nicolato al Mondiale U20. L’Italia, mezza rivoluzionata a causa dei tanti infortuni, soffre tanto la pressione dell’Ecuador nella ripresa, ma ha l’opportunità di sbloccare dopo pochi minuti dall’inizio del primo tempo supplementare. Olivieri si guadagna il tiro dagli 11 metri e lo fallisce, prima che – pochi giri di orologio dopo – Mina, entrato a gara in corso, non emetta la sua sentenza, firmando il gol dell’1-0. Il finale del match regala più nervosismo che emozioni. A far festa alla fine è la Nazionale di Celico, mentre gli azzurrini si devono accontentare di chiudere a un passo dal podio. Una sconfitta che non cancella il loro straordinario percorso.
Olivieri sbaglia, Mina no
Nicolato deve fare i conti con le tante assenze e sceglie il 3-5-1-1 di partenza, con Capone alle spalle dell’unica punta Gori. Il primo squillo è di marca Ecuador, con Plata che ci prova dalla distanza ma non riesce ad angolare il tiro. L’Italia risponde con il destro da fuori area di Esposito, fuori di un soffio dallo specchio della porta. Con il passare dei minuti la partita cala di intensità e non regala grandi emozioni, se non un tentativo di Esposito, troppo morbido per impensierire il portiere. Ad inizio secondo tempo i sudamericani costruiscono – sempre dalla distanza – tre opportunità nel giro di tre minuti. Al quarto Campana colpisce un clamoroso palo: il suo mancino è indirizzato all’angolino basso, ma Carnesecchi si distende e dice di no. Ancora il portiere azzurro protagonista poco dopo, quando respinge il mancino sul primo palo di Palacios. Sugli sviluppi del corner è Cifuentes a provarci, ma il suo tiro al volo non trova di poco lo specchio. I giovani ragazzi di Celico insistono, in particolare con Campana, ma ad andare più vicino al gol è Rezabala che va via in dribbling e fa partire il mancino a giro, a lato di centimetri. L’Italia fatica a farsi vedere in attacco, se non con il diagonale pericoloso di Colpani – entrato nella ripresa – a dieci minuti dal termine, non sufficiente a evitare i supplementari. In avvio di extratime la Nazionale di Nicolato ha la più grossa chance della partita. Olivieri viene steso in area da Quintero e ottiene calcio di rigore. Dal dischetto si presenta lo stesso attaccante della Juve U23 che, però, si fa ipnotizzare da Ramirez. Pochi secondi dopo, l’azzurro rischia anche di essere espulso per un pestone a palla lontana ma l’arbitro, dopo la revisione al Var, decide di estrarre solo un cartellino giallo. Dopo il danno arriva anche la beffa perché al 104’ è l’Ecuador a sbloccare il punteggio, con Mina che batte da pochi passi Carnesecchi. L’ultima chance per gli azzurrini capita sul sinistro di Ranieri che, spostato in avanti per l’assalto finale, calcia dal limite, ma strozza la conclusione e non trova lo specchio. Vince l’Ecuador, l’Italia termina 4^ a testa alta.