L'attaccante dell'Udinese cacciato dal ritiro della Macedonia per gli insulti davanti alla telecamera dopo il gol segnato contro il Liechtenstein. "Rivolti a persone che hanno minacciato la mia famiglia", la sua spiegazione. Inflessibile il Ct Angelovski: "Contento delle scuse, ma non può restare impunito". Salterà la sfida con la Germania
Il gol con la maglia della nazionale, poi gli insulti alla telecamera. Uno sfogo che è costato caro a Iljia Nestorovski, attaccante dell'Udinese convocato dalla Macedonia per le partite di qualificazione ai Mondiali, e che il Ct ha deciso di rispedire a casa per punizione: escluso dalla rosa, non giocherà la partita di mercoledì sera contro la Germania.
I fatti risalgono a domenica quando, dopo aver segnato su rigore il gol del 5-0 contro il Liechtenstein, fissando il risultato, Nestorovski ha esultato avvicinandosi alla telecamera e pronunciando una serie di insulti prima di portarsi il dito davanti alla bocca a "zittire" non si sa bene chi.
Cacciato dal ritiro e di ritorno a Udine, Nestorovski su Instagram ha provato a fare chiarezza dicendo che le sue parole erano rivolte a persone specifiche che nei giorni scorsi avrebbero minacciato la sua famiglia. "L'insulto era destinato a tre persone che hanno minacciato e insultato me e la mia famiglia. Loro sanno esattamente chi sono. Mi scuso con chiunque pensasse che le parole fossero rivolte al pubblico", ha scritto. Inflessibile però il Ct Angelovski: "Sono contento che si sia scusato e abbia spiegato il motivo del suo gesto - ha detto - ma un simile comportamento non può essere accettato, soprattutto quando si veste la maglia della propria Nazionale".