Messi, Scaloni: "Sta bene, è un mio diritto convocarlo e farlo giocare"
argentinaIl commissario tecnico argentino fa chiarezza sulle condizioni di Messi: "Si è allenato bene ed è disponibile". E risponde a Leonardo che, in un'intervista a Le Parisien, aveva sostenuto come in due mesi Leo abbia trascorso più tempo in Nazionale che al Psg: "Il loro punto di vista è comprensibile, ma non si può mettere in dubbio il fatto che io possa convocarlo. È un problema di calendario, non di scelte da parte di un club o di una selezione"
L'Argentina si appresta ad affrontare due partite fondamentali (e molto complicate) nel cammino verso la qualificazioni ai Mondiali 2022. L'albiceleste sarà infatti impegnata in trasferta sabato 13 novembre contro l'Uruguay e il mercoledì successivo affronterà invece il Brasile (al momento in testa al girone, con 6 punti di vantaggio proprio sull'Argentina). Una doppia sfida che con tutta probabilità vedrà in campo anche Leo Messi, nonostante le recenti dichiarazioni di Leonardo, direttore sportivo del Psg che ha spiegato come "Non sia d'accordo a lasciar andare un giocatore che non sta bene. Da quando Leo è arrivato, nei primi due mesi ha trascorso più tempo in nazionale che qui". Sulle condizioni fisiche di Messi ha fatto chiarezza il ct Lionel Scaloni, in conferenza stampa: "Messi sta bene, si è allenato in modo progressivo e ieri ha intensificato. In linea di massima è disponibile, se sta bene sapete cosa penso del suo modo di giocare e della sua posizione in squadra. Oggi pomeriggio prenderemo l'ultima decisione, ma ripeto, per ora va bene".
"Comprensibile il pensiero del Psg, c'è problema di calendario"
Scaloni ha poi puntualizzato sulle dichiarazioni di Leonardo: "Abbiamo una relazione con Leonardo, perché Walter Samuel era un suo compagno e ci ha parlato di recente. Il loro punto di vista è comprensibile, visto quello che sta succedendo con la date della Fifa e la Copa América, per i giocatori di club ci sono molte trasferte in Nazionale ed è quello che si sta discutendo con la Fifa. È del tutto comprensibile da parte del Psg, per una questione di calendario, ma non si può mettere in dubbio che lo possiamo convocare e, se è disponibile, che giochi. È una questione di calendario e non di scelte di un club o di una selezione. Le dichiarazioni non erano né cattive, né buone, è quello che sta succedendo e va risolto con il calendario".