Mbappé: "Volevo lasciare la nazionale, non gioco per chi mi chiama scimmia"

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L'attaccante del Paris Saint Germain rivela a Sport Illustrated un retroscena post Euro 2020, quando la Francia è uscita di scena agli ottavi di finale contro la Svizzera ai calci di rigore con un penalty sbagliato da Mbappé: "Non ho lasciato la nazionale perché è un messaggio per le giovani generazioni dire che siamo più forti di così". E sul rinnovo con il Psg: "Il presidente Macron mi ha chiesto di restare"

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Lasciare la nazionale francese. Un pensiero passato nella testa di Kylian Mbappé dopo Euro 2020, concluso dalla Francia agli ottavi di finale proprio con un penalty sbagliato dall'attaccante del Paris Saint Germain nella lotteria dei rigori. "Non posso giocare per delle persone che pensano che io sia una scimmia, pensavo di non giocare più con la nazionale" ha raccontato Mbappé a Sport Illustrated. Dopo settimane di riflessione, però, la scelta di proseguire e lanciare un messaggio ai giovani per sensibilizzarli contro il razzismo: "Non ho lasciato la nazionale perché è un messaggio per le giovani generazioni dire che siamo più forti di così - spiega Mbappé - Mi sono preso del tempo per riflettere con tutte le persone che giocano con me e mi sono convinto a continuare. Penso che non sia un buon messaggio arrendersi quando le cose non vanno come ci si aspetta. Penso di essere un esempio per molte persone".

"Macron mi ha chiesto di restare al Psg"

Tra i tanti temi toccati da Mbappé nell'intervista a Sport Illustrated c'è anche il suo rinnovo con il Paris Saint Germain. Una trattativa che si è rivelata un vero e proprio affare di Stato. Come spiegato dall'attaccante francese, infatti, nei mesi clou per il prolungamento è intervenuto anche il presidente francese, Emmanuel Macron: "Ci sono state diverse chiamate tra noi due - ha raccontato - Ci sono stati colloqui a dicembre, gennaio, febbraio e marzo. Macron mi ha chiamato per dirmi: "So che vuoi andartene. Quello che voglio dirti è che sei molto importante in Francia. Non voglio che te ne vada. Hai la possibilità di fare la storia qui, tutti ti amano". Gli ho detto che l'ho apprezzato, ma era una cosa assolutamente folle. Il presidente ti chiama e ti dice di continuare".

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"Sarebbe stato più facile andare al Real, ma..."

Fresco di convocazione a Qatar 2022 dove la Francia arriva da campione in carica, Mbappé ha parlato anche del pressing del Real Madrid e delle motivazioni che lo hanno spinto a restare a Parigi: "Sarebbe stato più facile andare al Real Madrid, ma ho questa ambizione personale - spiega - Sono francese, sono un figlio di Parigi e vincere qui è molto speciale. È come essere in grando di scrivere il tuo nome nella storia del tuo paese per tutta la vita".