"Italia 1982- Una storia azzurra", il docu-film stasera su Sky Sport
su sky sport unoArriva su Sky Sport l’entusiasmante film, uscito in estata al cinema, con tutte le testimonianze e le emozioni di quello storico Mondiale di calcio in cui la squadra italiana uscì, dopo numerose criticità, vincitrice. Appuntamento stasera alle 20.30 su Sky Sport Uno e disponbile on demand
Dopo l’anteprima mondiale al festival di Taormina nel giugno scorso con alcuni dei Campioni del mondo di Spagna ‘82 - Fulvio Collovati, Beppe Dossena, Franco Selvaggi e Marco Tardelli - riuniti sul palco del Teatro Antico, e poi distribuito nelle sale in estate, "Italia 1982, una storia azzurra", approda finalmente su Sky Sport con il suo carico di memorie e suggestioni. Appuntamento sabato 3 dicembre alle ore 20.30 su Sky Sport Uno e disponbile on demand.
Immagini mai viste, fotografie d'archivio e interviste
Quel 1982 in Spagna arrivò il magnifico e inaspettato suggello di un periodo difficile per la storia d’Italia e per la nazionale guidata da Enzo Bearzot. In un Paese oppresso dall’incubo del terrorismo e della crisi economica, la parabola azzurra rovescia trionfalmente una prima fase critica in cui il grande Paolo Rossi, bomber designato, non aveva trovato la strada del gol e il gruppo era investito da polemiche e perplessità. È qui che ha inizio il documentario: nel momento in cui ogni speranza sembra perduta e una bufera mediatica si abbatte sugli azzurri. Il documentario si snoda tra interviste ai protagonisti e immagini d’epoca inedite e rarissime di Giuseppe Mantovani che ritraggono gli Azzurri a Puerta Del Sol in una veste insolita e molto intima. Un racconto costruito grazie alle immagini del fotografo Cesare Galimberti (archivio La Presse) che includevano anche molti scatti di Daniele Massaro, autorizzato da Bearzot a scattare foto, del tutto inconsuete, degli Azzurri a bordo campo. E poi il calcio giocato, con i “rushes” degli archivi FIFA che restituiscono le azioni e il campo in tutta la loro verità e immediatezza, e uno sguardo sulla storia privata dei giocatori - gli allenamenti, le partite, le polemiche, il tempo libero, ma anche le inquietudini e i loro pensieri più segreti - in contrappunto alla storia del Paese, guidato da Sandro Pertini, un partigiano come Presidente e ineguagliabile punto di riferimento.
Un racconto inedito di un'impresa che ha segnato un'epoca
In quel momento la squadra è lo specchio dell’Italia. E quella vittoria, trionfale e inaspettata, restituisce al paese l’orgoglio, il senso di appartenenza, una gioia che sembrava perduta. E' una vittoria di tutti quella che risuona nell’urlo di Tardelli dopo il gol capolavoro del 2-0 contro la Germania, dopo quello segnato da Pablito. In quell’urlo liberatorio, divenuto iconico, c’è tutta la passione e la voglia di riscatto di un gruppo e di un popolo capace di compattarsi nei momenti più difficili, la consapevolezza di avere archiviato mesi complicati e l’euforia di chi sa di aver inciso una firma indelebile nella storia. Tutti ricordiamo l’esplosione di gioia dopo la vittoria dei Mondiali dell’82, ma pochi conservano la memoria di tutto ciò che è accaduto prima. Le polemiche, la sofferenza e la tenacia che hanno portato gli azzurri e Enzo Bearzot ad alzare la coppa, scuotendo l’intero Paese. Grazie a una rigorosa e vastissima ricerca di materiali di repertorio, che ha permesso di recuperare immagini mai viste, questo documentario è un racconto inedito di un’impresa epica che ha segnato un’epoca.
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Il docu-film nato da un'idea di Marco Tardelli
Italia 1982-Una storia azzurra è prodotto da Simona Ercolani con la regia di Coralla Ciccolini e la direzione artistica di Beppe Tufarulo. Una produzione Stand By Me e Vision Distribution in collaborazione con Sky. “Tutto nasce da un’idea di Marco Tardelli – spiegano i realizzatori - che in questo caso è stato un po' di più del “goleador”, ma anzi ci ha ispirato e ci ha guidato. Noi poi ci siamo messi al servizio di questa storia; avendo raccontato storie di sport per venti anni, devo dire che questa è la più bella storia di sport che ho incontrato nella mia vita. Siamo anche andati a cercare immagini di repertorio che nessuno aveva mai visto e per la prima volta li vedremo sullo schermo per dare pieno risalto a questa grande storia”.