Rubiales-Hermoso, la Fifa apre procedimento per il bacio durante festa Spagna ai Mondiali

IL CASO

È arrivato l'intervento della Fifa nei confronti del presidente della Federcalcio spagnola, che aveva baciato Jenni Hermoso durante la premiazione dei Mondiali vinti dalla Roja. "La Commissione Disciplinare della Fifa ha informato oggi Luis Rubiales che aprirà un procedimento disciplinare contro di lui", si legge nella nota. Nelle ultime ore l'attaccante della Spagna aveva chiesto provvedimenti: "Gesti simili inaccettabili e da sanzionare"

"La Commissione Disciplinare della Fifa ha informato oggi Luis Rubiales, Presidente della Federcalcio spagnola, che aprirà un procedimento disciplinare contro di lui sulla base degli eventi accaduti durante la finale della Coppa del Mondo femminile Fifa del 20 agosto 2023". Ecco il comunicato del massimo organo calcistico internazionale in merito alla vicenda che ha visto protagonista Rubiales e Jenni Hermoso, attaccante della Spagna femminile campione ai Mondiali, baciata durante la premiazione per il titolo vinto in finale contro l’Inghilterra. "Gli eventi possono costituire violazioni dell'articolo 13, paragrafi 1 e 2 del Codice Disciplinare Fifa - prosegue la nota -. La Commissione Disciplinare della Fifa fornirà ulteriori informazioni su questi procedimenti disciplinari solo dopo aver emesso una decisione definitiva in merito. La Fifa ribadisce il suo fermo impegno a rispettare l'integrità di tutti gli individui e condanna fermamente qualsiasi comportamento contrario".

Cosa era successo a Sydney

Al termine della finale vinta 1-0 con le inglesi grazie al gol di Carmona (che aveva regalato il primo storico trionfo mondiale alla Nazionale di calcio femminile), durante la premiazione è andato in scena "il bacio delle polemiche". Protagonista il presidente federale Luis Rubiales che, davanti alla regina di Spagna Letizia e al presidente della Fifa Gianni Infantino, aveva baciato sulle labbra Jenni Hermoso. Durante i festeggiamenti nello spogliatoio della Spagna, Hermoso aveva risposto in video sorridendo alle compagne: “Eh, però non mi è piaciuto”. E nella diretta Instagram di Salma Paralluelo, altra giocatrice della Roja, Rubiales annunciava un viaggio premio a Ibiza per tutte le neo campionesse del mondo dove, diceva, "si festeggeranno le nozze di Jenni (Hermoso, ndr) e Luis Rubiales". Una battuta, probabilmente, per cercare di sdrammatizzare quanto successo durante la premiazione.

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Le scuse di Rubiales

La stessa Hermoso, in un'intervista post partita aveva parlato di "un gesto reciproco del tutto spontaneo, per la gioia immensa che dà vincere un Mondiale. Io e il presidente abbiamo un ottimo rapporto, il suo comportamento con tutte noi è stato da dieci ed è stato un gesto naturale di affetto e riconoscenza". Come riportato dai media spagnoli, Jenni e Rubiales non hanno legami sentimentali. E lo stesso presidente della Federcalcio si era scusato attraverso una dichiarazione istituzionale: "Sicuramente ho sbagliato, devo ammetterlo. Ma è stato un errore senza malafede in un momento di massima gioia. Qui lo abbiamo visto naturale, ma fuori si è formato in un trambusto". E dopo alcuni giorni, Jenni Hermoso ha deciso di rompere il silenzio con un durissimo comunicato.

"Quel bacio è inaccettabile"

Lo ha fatto attraverso una nota diffusa dal sindacato calciatori. Ecco il testo integrale: "La FIFPRO sostiene pienamente la dichiarazione del sindacato dei giocatori spagnoli AFE nel chiedere un'azione immediata per affrontare la condotta del presidente della federazione spagnola Luis Rubiales e chiede che le sue azioni siano indagate secondo il codice etico della FIFA. Ribadiamo che è profondamente deplorevole che un momento così speciale per i giocatori della Nazionale spagnola, che si è svolto davanti a un pubblico televisivo mondiale, sia stato macchiato dal comportamento inappropriato di un individuo in un ruolo di così tanta responsabilità. Gli approcci fisici non iniziati e non invitati nei confronti dei giocatori non sono appropriati o accettabili in nessun contesto, e soprattutto non quando vengono messi in una posizione di vulnerabilità da una persona che detiene una posizione di potere su di loro sul posto di lavoro”.

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