Un gol di Otamendi ha deciso la sfida del Maracana, iniziata con quasi mezzora di ritardo a causa dei violenti incidenti sugli spalti. L'albiceleste in testa al girone di qualificazione ai Mondiali 2026, Brasile sempre più in crisi: 3^ sconfitta di fila. E a fine gara ha tenuto banco anche il possibile addio di Scaloni
Al Maracana i campioni del mondo dell'Argentina hanno inflitto al Brasile la prima sconfitta casalinga della sua storia nelle qualificazioni ai Mondiali, in un match iniziato con mezz'ora di ritardo a causa di incidenti sugli spalti. L'otto volte Pallone d'oro Lionel Messi non ha brillato, ma è stato Nicolas Otamendi a regalare la vittoria all'Albiceleste con un gol al 63'.
Scaloni se ne va?
"Ho molte cose sulle quali riflettere in questo momento. Il pallone si è fermato, devo fare le mie considerazioni. Questi giocatori mi hanno dato tanto, è un gruppo che pretende permanentemente. Il mio non è un addio, ma l’asticella è molto alta. Questa squadra ha bisogno di un allenatore che abbia tutta l’energia possibile, che stia bene. Lo dirò al presidente e lo dirò ai giocatori". Così il ct dell'Argentina Lionel Scaloni, in conferenza stampa, in merito ad un suo possibile addio alla nazionale albiceleste con la quale 11 mesi fa ha conquistato la Coppa del Mondo.
Crisi Brasile
Questa vittoria a Rio de Janeiro ha permesso all'Argentina di restare in testa alle qualificazioni sudamericane per i Mondiali del 2026 e di ritirarsi su dopo la sconfitta per 2-0 contro l'Uruguay giovedì, la prima dopo il titolo mondiale vinto in Qatar. Il Brasile dal canto suo sprofonda nella crisi, con la terza battuta d'arresto consecutiva dopo aver perso con la Colombia e l'Uruguay. Gli uomini del ct Fernando Diniz scendono al sesto posto