Spalletti al Festival di Trento: "L'Italia andrà ai Mondiali. Pio Esposito ricorda Vieri"
festival sportOspite al Festival dello Sport di Trento, l’ex Ct della Nazionale è tornato a parlare della sua esperienza azzurra, finita con l’esonero dopo il ko con la Norvegia: “Ho sbagliato a intasare i giocatori, a loro serve essere più leggeri”. Sull'Italia di oggi: "Andrà ai Mondiali, Gattuso è bravo. Pio' Ricorda Vieri". Poi su Acerbi: “Il campo aveva detto che era uno dei più forti e lo convocai, lui accettò e poi mi scrisse che ci aveva ripensato”
La fine dell’avventura con la Nazionale, le prospettive mondiali dell'Italia di Gattuso, la crescita di Pio Esposito e il caso Acerbi. Al Festival dello Sport di Trento l'ex Ct Luciano Spalletti ripercorre alcune tappe della sua carriera e torna a parlare anche della sua esperienza sulla panchina azzurra, terminata dopo lo 0-3 in casa della Norvegia. “Avrei preferito non fare la brutta figura in Nazionale ma purtroppo è andata così -ha detto Spalletti dal palco di Trento- Io ho commesso l’errore di trasferirgli troppo questo mio sentimento, questo mio amore per il calcio. Poi sono successe e ho sentito dire delle cose, ho tentato di trasferirgli il mio modo di vivere questo sport e la mia professione. E lì probabilmente ho sbagliato, perché li ho un po’ ‘intasati’ da un punto di vista di cose dette e richieste, mentre ai calciatori ora serve di più essere leggeri, perché le pressioni sono tante. Di arrivare alla partita e sentire musica dentro lo spogliatoio. Ho tentato di fargli capire che il calcio è una cosa seria. Gli sono entrato negli ingranaggi e per quello che è venuto fuori questo non ha fatto bene”.
Spalletti: “Italia andrà ai Mondiali, bravo Gattuso”
L’ex Ct ha parlato anche della Nazionale di oggi, guidata da Gattuso. "Questa Italia secondo me ha tutto. Anche se possiamo scegliere tra un numero abbastanza limitato, abbiamo 25 giocatori con cui costruire una squadra competitiva. Donnarumma è top come Di Lorenzo, Bastoni, Tonali, Barella. Pio Esposito ti dà la convinzione che avremo un padrone dentro l’area di rigore, un centravanti con queste qualità tecniche, questa sensibilità, ieri sera ha fatto un gol pazzesco per coordinazione e per come ha calciato la palla. Forse Bobo (Vieri, nrd) era qualcosa del genere, qualsiasi roba gli tiravi addosso te la restituiva pulita e sistemata, e Pio lo stesso. Io l’ho visto giocare l’anno scorso tante volte alla Spezia. L'Italia ci va ai Mondiali. Sicuri che ci va. Perché i giocatori sono forti, perché Gattuso ha trovato subito la quadra facendo giocare queste due punte in cui era necessario. È stato molto bravo, contro Israele l’ha vinta lui. Ha delle soluzioni. Questa Nazionale ha possibilità di diventare forte”
Spalletti: “Acerbi era uno dei più forti ma poi…”
“Sono sempre di più quelli che trovano scusanti o motivazioni per non assolvere i propri impegni e non prendersi responsabilità importanti -ha detto Spalletti tornando sul caso Acerbi, che era stato pre convocato per la sfida decisiva contro la Norvegia ma che poi aveva deciso di non rispondere alla chiamata della Nazionale- Sono sempre di meno quelli che ci mettono la faccia. In questo caso la possibilità c’era stata di dirmi quelle cose che mi ha detto ora. C’è una pre convocazione di due settimane prima, tu aderisci, poi il giorno prima della convocazione ti telefono e ti dico: ‘Guarda, avevi ragione tu’. Il campo aveva detto che era uno dei più forti, ed è ancora uno dei più forti, c’era stata la semifinale Champions col Barcellona. Prima avevo pensato di fare così per dare forza a un gruppo più giovane, per dargli spinta da un punto di vista di personalità e tranquillità. Poi il campo ha detto che ‘tu sei ancora un leader e avevo pensato di convocarti per una partita chiave”. Poi in quel momento c’erano Gatti, Buongiorno e Gabbia infortunati e tra lui e Mancini avevo scelto lui. Quando gli ho telefonato, chiamandolo più volte, gli ho detto: ‘Guarda che ti convoco’ e lui mi ha detto se mi dice così allora vengo. Poi dopo la finale di Champions, a tre o quattro giorno dalla partita, mi ha mandato un messaggio e mi ha detto ‘Ci ho pensato bene, io non vengo più”. Allora gli ho rimandato un messaggio e gli ho telefonato e lui ha ritirato fuori la situazione di Juan Jesus (l’accusa di razzismo durante Inter-Napoli, ndr). Se lui è contento così, sono contento per lui. Ma la cosa è andata diversamente da quello che racconta”.