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Capo Verde qualificata ai Mondiali 2026, curiosità sulla nazionale africana

Mondiali

Vanni Spinella

Introduzione

La festa è scattata dopo il 3-0 contro eSwatini, nelle qualificazioni africane al prossimo Mondiale. Capo Verde ha vinto aritmeticamente il suo girone, precedendo in classifica il ben più quotato Camerun, e per la prima volta nella sua storia ha staccato il biglietto per il Mondiale. Si tratta del Paese più piccolo mai qualificatosi. Ma su questi due punti – la “prima volta” e “il Paese più piccolo” – andrebbero fatte delle precisazioni. E se al Mondiale ci saranno il difensore reclutato tramite LinkedIn e il capocannoniere-eroe Livramento (lo ricordate al Verona?) non vedremo invece Totti e Platini, che con Capo Verde hanno giocato nel 2017...

Quello che devi sapere

Come se il Molise andasse al Mondiale

Partiamo dal possibile record di “Paese più piccolo ad aver mai partecipato a un Mondiale”. Se tenessimo conto della popolazione, Capo Verde si piazzerebbe al secondo posto in questa particolare classifica, alle spalle dell’Islanda (che partecipò nel 2018) e davanti a – nell’ordine – Paraguay, Trinidad e Tobago, Irlanda del Nord, Kuwait. Se invece consideriamo le dimensioni, Capo Verde “domina”. Ma iniziamo a inquadrarlo geograficamente. Capo Verde è un arcipelago composto da dieci isole nell'Oceano Atlantico, al largo della costa occidentale dell’Africa (di fronte al Senegal). Con una superficie complessiva di 4.033 chilometri quadrati (e una popolazione di circa mezzo milione di abitanti) in quanto a dimensione si avvicina… al nostro Molise (4.438 chilometri quadrati).

Come se il Molise andasse al Mondiale

Girone vinto davanti al Camerun (30 mln di abitanti)

Come detto, Capo Verde si è qualificato vincendo il suo girone davanti al Camerun di Anguissa e dell’ex interista Onana: 23 punti in 10 partite, frutto di 7 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta, un 4-1 in casa del Camerun, poi battuto 1-0 al ritorno, lo scorso 9 settembre. E così, a conti fatti, i “Leoni indomabili” (una sola sconfitta nel girone anche per loro) pagano i “troppi” pareggi, quattro, chiudendo il girone con 4 punti in meno di Capo Verde ed essendo costretti a passare dagli spareggi per cercare la qualificazione. Mezzo milione di abitanti per Capo Verde: 14mila di questi erano al National Stadium di Praia per celebrare la qualificazione ottenuta dopo il 3-0 a eSwatini, con la festa che si è immediatamente estesa a tutto il Paese. Cosa non troppo complicata, viste le dimensioni…

Girone vinto davanti al Camerun (30 mln di abitanti)
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E invece niente Coppa d'Africa

Curiosamente, se Capo Verde andrà ai Mondiali, per la Coppa d’Africa (che si giocherà tra dicembre e gennaio) non c’è stato niente da fare: in quel caso la qualificazione non è arrivata. Capo Verde ha chiuso il suo girone da quattro all’ultimo posto, dietro Egitto, Botswana e Mauritania, vincendo una sola partita su sei. Evidentemente, troppo concentrati sull’obiettivo Mondiale.

Quel pass Mondiale cancellato nel 2013 (per "colpa" di Varela)

La seconda “precisazione” riguarda “la prima volta”. I più pignoli potrebbero obiettare che Capo Verde, in realtà, si era già qualificato nel 2013 (per il Mondiale in Brasile del 2014). Quella volta, però, dopo aver ottenuto il pass, a Capo Verde venne assegnata la sconfitta a tavolino nel match decisivo contro la Tunisia (che poi fu ripescata e si qualificò) per aver schierato Fernando Varela, che non aveva ancora terminato di scontare una squalifica di quattro giornate. Dodici anni dopo quella delusione, ecco una “nuova” prima qualificazione al Mondiale.

Quel pass Mondiale cancellato nel 2013 (per "colpa" di Varela)
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Le convocazioni attraverso LinkedIn

Tra le storie incredibili legate a Capo Verde, c’è anche quella di Pico Lopes, difensore degli Shamrock Rovers convocato la prima volta… attraverso LinkedIn. Nato e cresciuto a Dublino da mamma irlandese e padre capoverdiano, Pico Lopes aveva iniziato nelle nazionali giovanili dell’Irlanda quando nel 2019 decise di rispondere allo stravagante appello dell'allora allenatore capoverdiano Rui Aguas, che si affidò appunto al noto sito di networking aziendale per reclutare giocatori per la nazionale. “Colloquio di lavoro” superato ed esordio in un'amichevole vinta 2-1 contro il Togo, il 10 ottobre 2019. Da quel giorno, Pico Lopes diventa una colonna della squadra, e quasi sei anni esatti dopo ecco il sogno impossibile che diventa realtà: parteciperà a un Mondiale grazie a LinkedIn.

L'ex Verona Livramento stella della nazionale

Ha segnato in Serie A, un solo gol, ma probabilmente quello che racconterà ai nipotini sarà un altro. Dailon Livramento, attaccante olandese naturalizzato capoverdiano, è l’autore della rete della qualificazione, quella dell’1-0 contro eSwatini. Di proprietà del Verona, con cui ha giocato nella scorsa stagione, oggi è in prestito al Casa Pia, 14° nella Primeira Liga portoghese. Con l’Hellas il suo esordio da favola un anno fa, il 18 agosto 2024, nella vittoria contro il Napoli di Conte (che poi vincerà lo scudetto) alla prima giornata: un 3-0 che porta anche la sua firma, l’unica in A. Di Capo Verde è stato il capocannoniere nelle gare di qualificazione, autore anche del fondamentale 1-0 sul Camerun. Fosse rimasto in A, sarebbe l’unico giocatore della sua nazionale a militare in uno dei cinque maggiori campionati europei. Ha scelto invece quello portoghese, per cui gli abitanti di Capo Verde vanno letteralmente matti: se il campionato nazionale delle dieci isole è seguito con tiepido trasporto, il “mondo” di Capo Verde si ferma di fronte alle partite di Benfica, Sporting o Porto.

L'ex Verona Livramento stella della nazionale
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Nani, Vieira, Larsson: quanti campioni originari di Capo Verde

Il legame con il Portogallo, di cui Capo Verde è stato colonia fino all’indipendenza proclamata nel 1975, resta forte. E non sono mancati i campioni di origine capoverdiana nella storia, che però hanno scelto altre nazionali. Su tutti Nani, ex nazionale portoghese ed ex Manchester United passato anche dalla Lazio, o Gelson Fernandes, ex Manchester City (in A di passaggio con Chievo e Udinese) che è nato proprio a Praia, la capitale di Capo Verde, ma scelse di giocare per la Svizzera. E ancora: Patrick Vieira, ex nazionale francese, è nato in Senegal da una comunità di Capo Verde, mentre Henrik Larsson, ex nazionale svedese, ha il papà originario di Capo Verde.

Nani, Vieira, Larsson: quanti campioni originari di Capo Verde

Anche Totti e Platini hanno giocato con Capo Verde

L’elenco dei “campioni” capoverdiani prosegue con… Platini e Totti. È il 2017 quando i due scesero in campo con la nazionale di Capo Verde nella vittoria contro il Sudafrica in una gara di qualificazioni Mondiali, entrando nella ripresa. Si tratta ovviamente di due omonimi – tra i più fantastici mai regalati dalla storia del calcio – che in realtà rispondevano rispettivamente ai nomi di Luis Carlos Almada Soares e Wuilito Paulo Tavares Fernandes. Detti “Platini” e “Totti” per via dei soprannomi che si erano guadagnati da piccoli, giocando nei campetti di Capo Verde. Wuilito (Totti) collezionò due presenze con la nazionale e si è ritirato dal calcio nel 2018, mentre Soares (Platini), che invece ha giocato per 25 volte tra il 2012 e il 2019, si vide anche in Europa con la maglia del CSKA Sofia. Entrambi si sono ormai ritirati. Peccato: avremmo potuto (ri)vederli in campo a un Mondiale.

Anche Totti e Platini hanno giocato con Capo Verde
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