
In attesa della prossima edizione, in programma dal 23 maggio al 15 giugno in Polonia da seguire su Sky Sport, riepiloghiamo tutti i baby fenomeni che hanno conquistato il Pallone d'Oro negli appuntamenti precedenti dei Mondiali Under 20. Incontriamo futuri fuoriclasse come Maradona e Messi, Aguero e Pogba, tuttavia non mancano vincitori spariti dai radar del calcio che conta

In attesa della prossima edizione, in programma dal 23 maggio al 15 giugno in Polonia da seguire su Sky Sport, riepiloghiamo tutti i baby fenomeni che hanno conquistato il Pallone d'Oro negli appuntamenti precedenti dei Mondiali Under 20. Incontriamo futuri fuoriclasse come Maradona e Messi, Aguero e Pogba, tuttavia non mancano vincitori spariti dai radar del calcio che conta

VOLODYMYR BEZSONOV (1977, URSS). La prima edizione disputata in Tunisia registrò il trionfo dell’allora Unione Sovietica nel segno dell’ex difensore, 3 gol segnati (tra i quali una doppietta in finale contro il Messico) e nominato miglior giocatore del torneo. Bandiera della Dinamo Kiev per 14 anni, Bezsonov si è ritirato nel 1991 dopo aver vinto tutto agli ordini di Lobanovski

DIEGO ARMANDO MARADONA (1979, ARGENTINA). Non servono presentazioni per El Pibe de Oro, protagonista assoluto della rassegna archiviata in Giappone con 6 gol all’attivo e il successo dell’Albiceleste. Se il capocannoniere fu il compagno Ramón Díaz (8 centri), un giovanissimo Diego venne premiato come il miglior giocatore del Mondiale U-20 gettando le basi per una carriera da fuoriclasse assoluto

ROMULUS GABOR (1981, ROMANIA). Meno fortunata la carriera dell’ex attaccante rumeno, enfant prodige nell’edizione in Australia dove arrivò al 3° posto realizzando 2 reti e impressionando per le proprie qualità. Ciò nonostante la parabola di Gabor si è esaurita in Romania nel 1997 dopo un modesto contributo con la Nazionale maggiore (35 gare e 2 gol all’attivo)

GEOVANI (1983, BRASILE). Due anni più tardi fu invece il centrocampista verdeoro a sfruttare la ribalta mondiale direttamente dal Messico: trionfo della Seleção U-20 con 6 gol di Geovani, decisivo nella finale contro l’Argentina e premiato quindi come miglior giocatore e capocannoniere. Si trasferirà al Vasco da Gama e giocherà pure in Italia al Bologna (2 gol in 27 presenze nella stagione 1989/90) fino al ritiro nel 2002

PAULO SILAS (1985, BRASILE). La giovane Seleção si ripeterà nel torneo disputato nell’allora Unione Sovietica, quando a prendersi la scena fu il baby centrocampista del San Paolo (un gol e spettacolo da vendere). Collezionerà 34 presenze con la Nazionale maggiore e troverà spazio anche in Italia con le maglie di Cesena e Sampdoria tra il 1990 e il 1992 prima del ritiro nel 2004

ROBERTO PROSINECKI (1987, JUGOSLAVIA). Si parlava ancora di Jugoslavia nell’edizione svolta in Cile e vinta da un gruppo eccezionale: premio di miglior giocatore al centrocampista della Stella Rossa (al centro della foto) preferito al compagno della Dinamo Zagabria, trattasi di Zvonimir Boban (alla sua sinistra). Una carriera importante quella vissuta da Prosinecki attualmente Ct della Nazionale bosniaca

BISMARCK (1989, BRASILE). Fu 3° posto verdeoro in Arabia Saudita, piazzamento che tuttavia non negò il riconoscimento di miglior giocatore all’ex attaccante del Vasco da Gama con una lunga parentesi in Giappone. A trionfare fu il Portogallo, mentre il capocannoniere divenne Oleg Salenko in forza all’URSS

EMÍLIO PEIXE (1991, PORTOGALLO). Fu il 2° trionfo consecutivo per un gruppo che contava sulla presenza del giovane centrocampista dello Sporting Lisbona, eletto miglior giocatore di una squadra che annoverava pure Rui Costa, Capucho e Joao Pinto. Peccato che nella Nazionale maggiore il promettente Emilio abbia raccolto solo 12 presenze ritirandosi nel 2004

ADRIANO (1993, BRASILE). L’edizione in Australia tornò a celebrare la baby Seleção vittoriosa 2-1 in finale contro il Ghana. Pallone d’Oro consegnato all’ex centrocampista di Guaranì e San Paolo tra le altre, mai avvistato nella Nazionale maggiore e dal ritiro dall’agonismo datato 2009

CAIO (1995, BRASILE). I più attenti lo ricordano in Italia con le maglie di Inter e Napoli, tappa d’obbligo per chi si era consacrato nel San Paolo e pure nel Mondiale U-20 disputato in Qatar. A trionfare fu l’Argentina mentre il capocannoniere fu lo spagnolo Exteberria, tuttavia il premio di miglior giocatore venne assegnato all’ex attaccante che ha raccolto le migliori soddisfazioni in patria

NICOLÁS OLIVERA (1997, URUGUAY). Terzo titolo per l’Argentina in Malesia, trionfo in finale contro la Celeste dell’enfant prodige all’epoca in forza al Defensor Sporting. A lui venne assegnato il Pallone d’Oro con il brasiliano Adailton capocannoniere, lui che da attaccante si è tolto più di una soddisfazione in Spagna prima di ritirarsi due anni fa

SEYDOU KEITA (1999, MALI). Festa della Spagna nell’edizione disputata in Nigeria, vittoria ai danni del Giappone con il 3° posto del sorprendente Mali dell’ottimo Keita: all’epoca in forza al Marsiglia, l’ex centrocampista ha convinto in Europa vestendo le maglie di Siviglia, Barcellona, Valencia e pure della Roma tra il 2014 e il 2016 ritirandosi due stagioni fa

JAVIER SAVIOLA (2001, ARGENTINA). Arriviamo così nel nuovo millennio inaugurato dal 4° titolo dell’Albiceleste U-20 nell’edizione casalinga: un plebiscito assoluto per El Conejo, bomber con 11 gol e miglior giocatore per distacco della rassegna. Si è ritirato nel 2016 dopo aver indossato divise prestigiose (Barcellona e Real Madrid) facendo tappa anche in Italia al Verona

ISMAIL MATAR (2003, EMIRATI ARABI UNITI). Nell’appuntamento seguente fu il Brasile ad eguagliare i 4 titoli dell’Argentina grazie ai 6 gol di Dudu Cearense, ma il Pallone d’Oro venne riservato con qualche perplessità al centrocampista emiratino uscito di scena ai quarti. Da sempre gioca in patria e lo trovate nell’Al-Wahda

LIONEL MESSI (2005, ARGENTINA). L’Albiceleste si regalò il 5° titolo nella competizione nel segno di un giovanissimo Leo, bomber con 6 reti e miglior giocatore nell’appuntamento disputato in Olanda. Non servono parole per il fuoriclasse del Barcellona e dell’Argentina, record e trofei a non finire con la maglia blaugrana e numeri invidiabile con la divisa della sua Nazionale

SERGIO AGÜERO (2007, ARGENTINA). Trofeo numero 6 nella rassegna U-20 per l’Albiceleste grazie al trionfo in Canada con un altro leader assoluto: il Kun realizzò 6 gol (capocannoniere) e venne premiato con un Pallone d’Oro indiscusso. Analogamente a Messi, Aguero ha rispettato le premesse consacrandosi come uno dei migliori attaccanti su scala mondiale

DOMINIC ADIYIAH (2009, GHANA). Uno dei misteri nell’albo d’oro della competizione riguarda invece l’attaccante ghanese, 29enne finito a giocare in Thailandia dopo un Mondiale U-20 vinto da eroe: Pallone d’Oro e capocannoniere (8 reti) in Egitto come Messi e Aguero, peccato che al Milan fu un flop e si è perso nella periferia del calcio internazionale

HENRIQUE (2011, BRASILE). Titolo numero 5 per la giovane Seleção nel segno di un protagonista indiscusso, trattasi dell’attaccante classe 1991 votato miglior giocatore e pure capocannoniere con 5 gol insieme a Lacazette. Se il francese è un nome noto in Europa, Henrique attualmente milita al Belenenses in prestito dal Gremio

PAUL POGBA (2013, FRANCIA). Il primo storico titolo U-20 dei Bleus ebbe il “Polpo” tra i suoi prodigi assoluti, d’altronde a lui venne conferito il Pallone d’Oro con buona pace del ghanese Assifuah (6 gol). La carriera di Pogba ha successivamente rispettato il trionfo in Turchia dai successi coi club (Juventus e Manchester United) al Mondiale vinto con la Nazionale maggiore francese

ADAMA TRAORÉ (2015, MALI). Un piccolo eroe maliano come accaduto a Keita nel 1999, merito del centrocampista all’epoca in forza al Monaco dove figura tuttora. In Nuova Zelanda a trionfare fu la Serbia nella finalissima contro il Brasile, tuttavia la scelta del Pallone d’Oro non riservò alcun dubbio a beneficio dell’ottimo Traoré

DOMINIC SOLANKE (2017, INGHILTERRA). E arriviamo quindi all’ultimo appuntamento U-20 disputato in Corea del Sud con il trionfo dei Tre Leoni, vittoriosi 1-0 in finale contro il Venezuela. Primo titolo inglese e premio d’obbligo per l’ex Chelsea, ceduto al Liverpool e successivamente al Bournemouth dopo aver segnato 4 reti nel torneo. Meglio di lui fece l’italiano Orsolini, bomber a quota 5 centri

Ci affacciamo quindi alla 22^ edizione in programma in Polonia dal 23 maggio al 15 giugno, ribalta ideale per celebrare i nuovi talenti del calcio mondiale. Da tenere d’occhio l’ecuadoregno Campana protagonista all’ultimo Sub-20 sudamericano, il francese Moussa Diaby, il portoghese Gedson Fernandes fino all’argentino Balerdi. E per l’Italia c’è Scamacca del Sassuolo